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Over57 - Benessere socialePreservare l'autodeterminazione nell'anziano: un viaggio di scelte e consapevolezza

19.09.23 - 18:01
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Preservare l'autodeterminazione nell'anziano: un viaggio di scelte e consapevolezza

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L'autodeterminazione, intesa come la capacità di prendere decisioni in linea con i propri valori e desideri, assume un ruolo di primaria importanza nella terza e quarta età. Con il passare degli anni infatti possono presentarsi un maggior numero di sfide, ma è possibile adottare approcci concreti per conservare questa autonomia e tenerla radicata nella vita quotidiana.

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La preservazione dell'autodeterminazione richiede un impegno attivo. È un percorso di scelte consapevoli, che permette di plasmare la propria esistenza in armonia con le aspirazioni più profonde. Questo può implicare l'impegno costante in attività che appassionano e l'apertura a nuove sfide che stimolano la mente. 

Per mantenere una mente sveglia e performante, l'attività mentale è fondamentale. Sfide come puzzle, giochi di logica e l'apprendimento continuo, aiutano a stimolare la mente e a prendere decisioni basate su informazioni ponderate. E poiché un corpo sano sostiene una mente aguzza, l'attività fisica regolare - come passeggiate, ginnastica leggera o yoga - diventa un contributo prezioso alla preservazione delle capacità decisionali.

Anche la socialità è un pilastro, purtroppo spesso dimenticato, dell'autodeterminazione. Partecipare a incontri sociali, attività di gruppo ed eventi comunitari mantiene vive le relazioni e arricchisce la sfera cognitiva. Le interazioni con gli altri stimolano il pensiero critico e fanno sì che il processo decisionale sia sempre all'erta.

Il coinvolgimento della famiglia, dei medici e di altri professionisti rappresenta un elemento chiave. Questa collaborazione non diluisce l'autodeterminazione, ma piuttosto la arricchisce. Un'analisi informata, considerando tutte le opzioni, aiuta a fare scelte consapevoli e in linea con le proprie intenzioni. Da non dimenticare il ruolo importante delle direttive anticipate, uno strumento utile per preservare la propria autodeterminazione in merito alle scelte terapeutiche se la capacità di discernimento dovesse venir meno.

Inoltre, in questo percorso di preservazione a partire dalla terza età, gli ergoterapisti e i fisioterapisti possono rivelarsi validi alleati. Attraverso consigli pratici e strategie personalizzate, questi professionisti aiutano ad affrontare le sfide quotidiane in modo efficace, rafforzando la fiducia in se stessi e la capacità di prendere decisioni con sicurezza.

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Il concetto di autodeterminazione è anche molto importante all’interno delle case per anziani, dove è possibile adottare misure pratiche per garantire l'autodeterminazione più a lungo possibile. Offrire una varietà di attività, rispettare le preferenze individuali, ad esempio offendo menù personalizzati e creare spazi che riflettano la diversità delle scelte personali, possono contribuire a creare un ambiente in cui l'autodeterminazione non possa che prosperare.

In definitiva, l'autodeterminazione nell'anziano è un percorso di scelte consapevoli e consapevolezza di sé. Attraverso una mente attiva, un corpo sano, interazioni sociali, il supporto degli esperti e una rete di collaboratori fidati, è possibile preservare questa autonomia fino alla fine della propria vita. È un cammino che celebra il potere delle scelte e riafferma il ruolo di artefici del proprio destino.

 

Dr.med. Giorgia Lo Presti
Specialista FMH in Medicina Interna Generale Direttrice Sanitaria Tertianum Cornaredo Medico di famiglia presso MedicalVillage Manno


Questo articolo è stato realizzato da Associazione EKUOS, non fa parte del contenuto redazionale.
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