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GERMANIATest con cavie umane, sospeso il primo responsabile

30.01.18 - 14:28
La Volkswagen ha allontanato provvisoriamente il capo lobbista Thomas Steg
Keystone
Test con cavie umane, sospeso il primo responsabile
La Volkswagen ha allontanato provvisoriamente il capo lobbista Thomas Steg

BERLINO - In seguito alla notizia dei test dei gas di scarico su persone, la Volkswagen ha sospeso Thomas Steg, responsabile del Gruppo per la sostenibilità e le relazioni esterne. Insieme a Daimler e Bmw l’azienda automobilistica tedesca avrebbe commissionato test sulle emissioni diesel in cui sarebbero stati utilizzati scimmie ed esseri umani. La ricerca, in particolare, era stata fatta su 25 persone, in collaborazione con l'università di Aquisgrana.

Angela Merkel si è schierata con durezza: «L'indignazione di tante persone è assolutamente comprensibile. Questi test sugli animali e perfino sugli uomini non trovano alcuna giustificazione sul piano etico», ha detto attraverso il portavoce Steffen Seibert, il quale ha chiesto però quale fosse "il fine" delle ricerche: «L'industria dell'auto dovrebbe limitare le emissioni, non testarne l'innocuità». Un riferimento al dieselgate, e al sospetto che lo studio potesse essere stato concepito per migliorare l'immagine dell'industria tedesca rovinata dallo scandalo sulle manipolazioni.

Il policlinico universitario RWTH ha provato a sgomberare il campo almeno da questo equivoco: commissionato nel 2012 e realizzato fra il 2013 e il 2014, lo studio in questione «non ha avuto nulla a che fare col dieselgate», e neppure coi test sulle scimmie. A motivare la ricerca (i risultati sono stati pubblicati nel 2016) era la tutela dei lavoratori nelle fabbriche. I soggetti umani sono stati esposti a concentrazione di diossido di azoto pari a 0,01, 0,5 e 1,5 parti per milioni (ppm) (un livello inferiore rispetto all'habitat delle fabbriche).

Dopo 4 settimane in ognuno dei partecipanti sono state misurate funzionalità polmonari, segnali d'infiammazione nel sangue, in secrezioni nasali, saliva e respiro. Nessuno è rimasto danneggiato, per l'università. Per l'Oms il diossido d'azoto provoca effetti sulla salute se inalato a livelli superiori a 2 ppm. Che gli scarichi dei diesel facciano parte del gruppo 1 delle sostanze cancerogene, quello per cui ci sono più evidenze, lo decreta invece una monografia della Iarc, l'agenzia Onu per la ricerca sul cancro, pubblicata nel giugno del 2012.

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