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GERMANIATest su cavie umane, «noi non c'entriamo»

29.01.18 - 12:46
Le case automobilistiche prendono le distanze dalla società che li ha condotti e di cui, però, facevano parte. Merkel: «Inaccettabile»
Test su cavie umane, «noi non c'entriamo»
Le case automobilistiche prendono le distanze dalla società che li ha condotti e di cui, però, facevano parte. Merkel: «Inaccettabile»

BERLINO - Il gruppo automobilistico Daimler ha preso chiaramente le distanze dai test delle emissioni di gas di scarico delle auto su scimmie e cavie umane. La Süddeutsche Zeitung scrive che l'azienda ha affermato di «non avere avuto alcuna influenza sugli esperimenti».

«Prendiamo espressamente le distanze dalle ricerche dell'Eugt - afferma Daimler citando la società di ricerca che ha promosso i test (di cui il colosso faceva parte però con VW e Bmw) - Siamo sconvolti dal tipo di esami condotti. E condanniamo aspramente questi test». Daimler ha annunciato un'inchiesta.

Anche Bmw aveva preso le distanze, sabato scorso, dalle pagine di Bild che rivelò i test sulle scimmie fatti negli Usa. Vw aveva invece chiesto scusa affermando che gli esperimenti sulle scimmie fossero stati un «errore di valutazione di alcuni».

I test dei gas sulle scimmie «non sono in alcun modo accettabili» e chi ha sbagliato pagherà. Lo ha detto il presidente del Consiglio di sorveglianza di Volkswagen, Hans Dieter Pötsch, commentando gli esperimenti emersi sugli animali sottoposti ai gas di scarico.

«In nome di tutto il consiglio di sorveglianza, prendo le distanze con tutte le forze da pratiche del genere - ha affermato - Farò tutto il possibile perché vi sia un'indagine completa sulle procedure. E chi ha la responsabilità ne risponderà», ha concluso.

Intanto però Stephan Weil, presidente della Bassa Sassonia, il Land che rappresenta uno dei grandi azionisti di Volkswagen, chiede al colosso tedesco di fare subito «piena chiarezza».

Già sabato, a proposito degli esperimenti condotti sulle scimmie, Weil aveva affermato che si tratta di procedure «assurde e nauseanti», e questo, ha spiegato oggi in una presa di posizione, vale ovviamente a maggiore ragione se i test sono stati fatti su persone.

Weil ha affermato che va chiarito anche lo scopo: se i test non fossero stati promossi per tutelare i lavoratori in fabbrica, ma a scopi di marketing e per le vendite, «non trovo nessuna giustificazione accettabile per procedure del genere».

«Questi test sugli animali e perfino sulle persone non trovano alcuna giustificazione sul piano etico. L'indignazione di tante persone è assolutamente comprensibile», ha dichiarato Angela Merkel tramite il suo portavoce Steffen Seibert, rispondendo a una domanda oggi in conferenza stampa a Berlino.

I consigli di amministrazione e chi ha commissionato i test dovranno ora rispondere alle difficili domande su quale fosse lo scopo dei test, ha affermato Seibert. Le industrie dell'auto avrebbero dovuto limitare le emissioni e non dimostrarne la presunta innocuità, ha aggiunto.


 
 

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