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Il fascino immortale delle città fantasma

Disabitate, abbandonate ma mai così popolari. Le “ghost town” di tutto il mondo fanno il pieno di turisti. Il motivo? Social e influencer
Disabitate, abbandonate ma mai così popolari. Le “ghost town” di tutto il mondo fanno il pieno di turisti. Il motivo? Social e influencer

Hanno avuto la loro storia, gloriosa o meno, per secoli e secoli. Poi è successo qualcosa, una decisione politica, una calamità naturale che le ha spopolate.

Per anni dimenticate nel tempo sono diventate mete turistiche avendo così la loro seconda opportunità, la loro seconda vita. Sono le città fantasma “ghost town” così ribattezzate per la prima volta dal giornalista svedese Jan-Olof Bengtsson.

Abbandonate dai loro stessi abitanti nel corso del tempo e poi riscoperte in tempi più o meno recenti per il loro fascino vintage, tipico dell’abbandono come un’istantanea di quel momento che ha fermato il tempo.

Depositphotos (tupungato)Craco, Basilicata

L’Italia ne è piena, paesini più o meno grandi, in campagna e in montagna. Craco, in Basilicata, è forse il più celebre. Fino agli anni Sessanta era il paese del grano. Messo in pericolo dalle numerose frane è stato abbandonato nel 1974. Ciò che resta del vecchio borgo è stato il set di diversi film: da “La Passione di Cristo” di Mel Gibson al bondiano ”Quantum of Solacen; di Marc Foster.

Depositphotos (Pe3check)Pripyat, Ucraina

A soli 3 chilometri da Chernobyl, Pripyat è la città fantasma dell’Ucraina più famosa al mondo. È stata abbandonata dopo il disastro della centrale nucleare nel 1986. Tutto è rimasto intatto: dalle aule della scuola al parco giochi. È possibile vedere ancora la ruota panoramica che domina il parco.

DepositKolmaskop, Namibia

Si trova addirittura in Namibia la città di Kolmanskop che a inizi del secolo scorso fu creata dal nulla per ospitare i tantissimi minatori tedeschi che lavoravano nelle vicine miniere di diamanti. Sembrava una vera e propria città della Germania con scuola, teatro, ferrovia e quant’altro. Nel giro di pochi anni però le miniere si esaurirono e la città negli anni ’50 fu abbandonata. Oggi è invasa dalle sabbie del deserto del Namib che creano un effetto ottico di grande impatto visivo.

La stessa storia porta a Gwalia in Australia, un luogo incentrato su una delle più grandi miniere d'oro del Down Under: la miniera di Sons of Gwalia. Molti sono i luoghi che si possono ancora visitare come, per esempio, le abitazioni dei minatori, la casa del gestore della miniera, un hotel e una serie di attività minerarie industriali.

Depositphotos (PierreOlivier)Oradour-sur-Glane, Francia

Oradour-sur-Glane era un piccolo comune francese della Nuova Aquitania quando venne distrutto il 10 giugno 1944, quattro giorni dopo lo sbarco degli Alleati in Normandia. Le truppe tedesche vollero contrastare la resistenza con una rappresaglia e sterminarono tutti gli abitanti. Al termine del conflitto, il generale Charles De Gaulle decise che il villaggio non fosse più ricostruito, ma restasse come testimonianza degli orrori del nazismo.

DepositBodie, California

Bodie, la città abbandonata più famosa degli Stati Uniti. Qui il tempo sembra essersi fermato a causa delle sue auto arrugginite e le case traballanti che fanno da eco ai secoli passati. Negli anni '60 questo luogo è stato dichiarato Parco storico statale e da allora è stato protetto in uno stato di “decadimento arrestato”.

Depositphotos (toshket)Varosha (Famagosta), Cipro

Nella lista dei luoghi abbandonati più affascinanti del mondo compare un’altra isola questa volta nel Mar Mediterraneo, parliamo di Cipro e nello specifico di Varosha, una zona abbandonata della città di Famagosta. Un tempo molto nota come mondana area turistica Varosha ha conosciuto il suo apice fino al 1974 quando l’isola subì l’invasione dell’esercito turco.

Depositphotos (danileon2)Belchite, Spagna

In Spagna troviamo Belchite nella regione di Saragozza. Distrutta nel 1937, durante la guerra civile spagnola, Francisco Franco decise di ricostruirla proprio di fianco, lasciando le rovine del vecchio paese come ricordo del combattimento. Oggi la città fantasma di Belchite è un museo a cielo aperto degli orrori della guerra dove sono ancora ben visibili i muri degli edifici crivellati dalle pallottole o quel che rimane della vecchia chiesa.

TipresUna veduta di una parte di Prada.


Anche il piccolo Ticino ha una sua (davvero pittoresca) città fantasma. Si tratta di Prada, un antico borgo bellinzonese situato a mezza montagna sopra Ravecchia, nato intorno al 1200 (prima attestazione scritta 1381), e composto da più di una trentina di edifici. Originariamente faceva parte del contado di Bellinzona ma, a partire dalla prima metà del 1600, il villaggio fu abbandonato per una serie di cause ancora sconosciute. Si ipotizzano condizioni meteorologiche avverse quali alluvioni, siccità, lunghi periodi di freddo e scarsità di rendimento della terra. Anche l'epidemia di peste del che imperversò nella regione tra il 1629 e il 1630 potrebbe avere avuto il suo peso. Per quanto disabitato, il borghetto è una testimonianza importante del Ticino che fu, ed è attivamente preservata dalla Fondazione Prada. Per questo, sono in corso dei lavori di ristrutturazione entrati nel vivo a ridosso dell'estate.


Appendice 1

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DepositBodie, California

Depositphotos (tupungato)Craco, Basilicata

Depositphotos (Pe3check)Pripyat, Ucraina

DepositKolmaskop, Namibia

Depositphotos (PierreOlivier)Oradour-sur-Glane, Francia

Depositphotos (toshket)Varosha (Famagosta), Cipro

Depositphotos (danileon2)Belchite, Spagna

Depositphotos (hanswismeijer)Gwalia, Australia

TipresUna veduta di una parte di Prada.