Cerca e trova immobili

COP27COP27, tra polemiche, speranze e incognite: LIVE

19.11.22 - 16:48
Sta raccogliendo più toni amari che plausi il testo redatto alla fine della Conferenza sul clima delle Nazioni Unite
keystone-sda.ch / STF (Peter Dejong)
Sta raccogliendo più toni amari che plausi il testo redatto alla fine della Conferenza sul clima delle Nazioni Unite

Dopo Glasgow tocca ora a Sharm El-Sheikh. La località egiziana ospiterà la XXVII Conferenza delle Parti dell'UNFCCC (per esteso la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici), colloquiamente COP27, che si apre oggi, 6 novembre, e proseguirà fino al prossimo 18 novembre. Il tema cardine sarà l'attuazione delle misure di protezione del clima.

Le aspettative attorno alla COP27 sono tuttavia piuttosto basse. L'attivista Greta Thunberg, che non sarà presente, la considera un'operazione di greenwashing in grande stile. E poi c'è la cornice egiziana. Un paese che occupa i bassifondi delle classifiche quando si parla di libertà di stampa; notorio per la sua repressione nei confronti di giornalisti e attivisti. Non a caso, Amnesty International ha già definito l'edizione come «la COP più sorvegliata di sempre».

12:01

Cop27, per il capo della delegazione svizzera «lievi progressi»

Critico il fronte ambientalista, da Greenpeace ai Verdi: «sconcertati dall'inerzia della Confederazione».

Apri articolo

11:57

«Serve molto di più»
«Cop27 segna un piccolo passo verso la giustizia climatica ma serve molto di più per il pianeta. Abbiamo trattato alcuni sintomi ma non curato il paziente dalla febbre». Lo afferma la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in un comunicato dopo l'approvazione del documento finale alla conferenza di Sharm el-Sheikh. «Sfortunatamente" non è arrivato un impegno sulle emissioni o sul clima, osserva l'ex ministra tedesca. "Ma l'Ue manterrà la rotta, in particolare attraverso il Green Deal europeo e RePowerEu, perché è essenziale mantenere l'ambizione dell'accordo di Parigi a portata di mano».
«Sono lieta che la Cop27 abbia aperto un nuovo capitolo sul finanziamento delle perdite e dei danni e abbia gettato le basi per un nuovo metodo di solidarietà tra chi ha bisogno e chi è in grado di aiutare», prosegue la 64enne. «Stiamo ricostruendo la fiducia. Questo è fondamentale per andare avanti perché non ci può essere un'azione duratura contro il cambiamento climatico senza giustizia climatica». «L'Unione europea è già il principale contributore mondiale di finanziamenti internazionali per il clima e sono soddisfatta che abbiamo confermato il nostro impegno a sostenere i più vulnerabili del nostro pianeta attraverso un primo contributo in caso di perdite e danni», conclude von der Leyen. (Fonte ats)

09:10
keystone-sda.ch / STF (Peter Dejong)
08:48

Approvato il documento finale
L'assemblea plenaria della Cop27 ha approvato il documento finale della conferenza di Sharm el-Sheikh sui cambiamenti climatici. Il testo salva l'obiettivo di mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi dai livelli pre-industriali. Si sottolinea anche l'importanza della transizione alle fonti rinnovabili e si auspica l'eliminazione dei sussidi alle fonti fossili. Ma il documento chiede soltanto la riduzione della produzione elettrica a carbone con emissioni non abbattute, non l'eliminazione. Soprattutto, non dice nulla su riduzione o eliminazione dell'uso dei combustibili fossili, come avevano chiesto diversi Paesi.
Il testo concordato prevede peraltro per la prima volta un fondo per i risarcimenti delle perdite e dei danni del cambiamento climatico (loss and damage) nei Paesi più vulnerabili. Un Comitato transitorio dovrà preparare un progetto da presentare alla prossima Cop28 nel 2023 per l'avvio operativo del fondo.
La Cop27 riconosce che per mantenere l'obiettivo di 1,5 gradi è necessaria una riduzione delle emissioni del 43% entro il 2030 rispetto al 2019. Con gli impegni di decarbonizzazione attuali tuttavia il taglio di emissioni sarebbe solo dello 0,3% al 2030 rispetto al 2019. Per questo gli Stati che non hanno ancora aggiornato i loro obiettivi di decarbonizzazione (Ndc) sono invitati a farlo entro il 2023.
«Dobbiamo ridurre drasticamente le emissioni ora, e questo è un tema che questa Cop non ha affrontato», ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, in un messaggio per la chiusura della Cop27. «Un fondo per i loss and damage è essenziale, ma non è una risposta alla crisi climatica che spazza via una piccola isola dalla mappa, o trasforma un intero Paese africano in un deserto. Il mondo ha ancora bisogno di un passo da gigante sull'ambizione climatica. La linea rossa che non dobbiamo superare è la linea che porta il nostro pianeta oltre il limite di 1,5 gradi di temperatura».
Da parte sua l'Unione europea ha espresso «delusione per la mancanza di ambizione» nell'accordo finale della conferenza nella tabella di marcia per ridurre le emissioni di CO2. «Quello che abbiamo davanti non è abbastanza da costituire un passo in avanti per la popolazione del pianeta: non porta sufficienti sforzi aggiuntivi da parte degli inquinatori maggiori per un incremento e un'accelerazione delle loro emissioni», ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, chiudendo a Sharm El Sheikh la conferenza per il clima dell'Onu. (Fonte ats ans)

16:46

C'è l'accordo per i fondi destinati a perdite e danni
È stato raggiunto un accordo sul fondo per i ristori delle perdite e i danni del riscaldamento globale alla Cop27 di Sharm el Sheikh. Lo apprende l'agenzia di stampa italiana ANSA da fonti diplomatiche. Il documento finale complessivo della Cop27 tuttavia non è ancora chiuso, spiega ancora la fonte. L'Unione europea chiederà ancora qualche miglioramento sulla mitigazione del cambiamento climatico (cioè sugli impegni per il taglio delle emissioni di gas serra e il mantenimento del riscaldamento globale entro 1,5 gradi dai livelli pre-industriali). Alle 21 ora locale (le 20 in Svizzera) è prevista un'assemblea plenaria. Sul capitolo dei "loss and damage", l'Unione europea ha ottenuto che nel documento si indichi che i destinatari degli aiuti sono i Paesi più vulnerabili, e non tutti i Paesi in via di sviluppo (fra i quali ci sono anche superpotenze come Cina e India). Nel documento inoltre è stato inserito un cenno all'allargamento della base dei donatori: è un'altra richiesta della Ue, che vuole che anche Cina e altri emergenti versino contributi al fondo. Le reazioni non si sono fatte attendere: «Trent'anni di pazienza. Il giorno è arrivato. È fatta. Si, un nuovo fondo per ristorare le perdite e i danni nei paesi in via di sviluppo... Questo è un momento unico, una vittoria per tutti i cittadini del mondo. I capi delegazione hanno raggiunto l'accordo...», ha scritto su Twitter Alpha Oumar Kaloga, negoziatore della Guinea, capo del gruppo di negoziatori africani alla Cop27 di Sharm el-Sheikh. (Fonte ats)

15:01

La UE respinge la proposta dell'Egitto sul taglio delle emissioni CO2

L'Unione Europea ha ritenuto inaccettabile la proposta del Paese ospitante.

Apri articolo

14:58
KEYSTONE/AP/Peter Dejong / STF (Peter Dejong)
14:57

Cop27: passi avanti, ma negoziato prosegue
Passi avanti nel negoziato sul documento finale della Cop27 di Sharm el-Sheikh. Secondo fonti diplomatiche sentite dall'Ansa, è stata ottenuta dalla Ue la menzione dei più vulnerabili fra i destinatari degli aiuti (e non di tutti i paesi in via di sviluppo, fra i quali ci sono anche Cina e India). Inoltre la questione dell'allargamento della base dei donatori è stata in qualche modo abbozzata, in modo da poter inserire anche Cina e altri emergenti fra coloro che versano al fondo. Il testo tuttavia non è ancora chiuso e il negoziato prosegue. (fonte ats)

07:37
keystone-sda.ch / STR (Anmar Khalil)
07:36

«Un fondo per danni e perdite»
L'Unione europea ha proposto alla Cop27 di Sharm el-Sheikh l'istituzione di un fondo per i danni e le perdite dovute al cambiamento climatico nei Paesi più vulnerabili, nell'ambito dell'Accordo di Parigi. Il fondo dovrebbe essere istituito a questa conferenza e avere fonti innovative di finanziamento, fra le quali tasse sull'aviazione, il settore marittimo e i combustibili fossili. Lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans. Timmermans ha detto che «il prossimo anno dovrà essere impiegato in un veloce processo di mappatura delle carenze, guardando a quello che funziona in contesti differenti e assicurando che i fondi siano adeguati ai bisogni dei più vulnerabil». Il vicepresidente della Commissione europea ha ribadito che «dobbiamo rimanere sul percorso di mantenere l'aumento delle temperature entro 1,5 gradi. Se non alziamo le nostre ambizioni immediatamente, noi passeremo un punto di non ritorno, e nessuna somma per i loss and damage sarà sufficiente». (fonte ats)

17:46

Guterres: «O la borsa o la vita»
«Sono qui per fare appello a tutte le parti di essere all'altezza del momento e alla più grande sfida che affronta l'umanità. Il mondo sta guardando e ha un semplice messaggio: o la borsa o la vita». Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, nel suo intervento alla Cop27 di Sharm el-Sheikh.«Siamo a un momento cruciale dei negoziati - ha detto ancora Guterres -. La Cop27 finirà fra 24 ore, e le parti restano divise su numerose questioni rilevanti. C'è chiaramente una rottura della fiducia fra il Nord e il Sud, e fra i paesi sviluppati e le economie emergenti. Non è il momento di puntare il dito. Il gioco delle accuse incrociate è la ricetta per la reciproca distruzione». L'orologio del clima sta ticchettando - ha concluso Guterres - e la fiducia si consuma. Le parti alla Cop27 hanno una possibilità per fare la differenza, qui e ora. Chiedo loro di agire, e di agire alla svelta». (fonte ats)

14:21

Timmermans: «Chi può aiutare aiuti»
Sui ristori per le perdite e i danni del riscaldamento globale, per l'Unione europea «è equo che chiunque abbia i mezzi per contribuire, contribuisca. L'ho detto anche ai nostri partner cinesi. Loro dicono che sostengono il Santiago Network (uno strumento per gli aiuti varato alla Cop25 di Madrid nel 2019, n.d.r.). È una buona notizia, ma bisogna andare avanti. Dobbiamo parlare di come il mondo è nel 2022, non di come era nel 1992». Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, a una conferenza stampa alla Cop27 di Sharm el-Sheikh. Sui loss and damage «un accordo ancora non c'è. La bozza uscita oggi è un elenco delle proposte arrivate alla Presidenza egiziana. Spero che sia una base per raggiungere un consenso». «Dobbiamo essere pragmatici. Gli strumenti esistenti possono dare soldi subito - ha detto ancora Timmermans -. Se facciamo una nuova struttura, ci vorrà tempo. E non abbiamo tempo, i paesi vulnerabili hanno bisogno dei soldi ora». Il vicepresidente della Commissione ha aggiunto che «c'è stato il riconoscimento del fatto che l'Unione europea sia andata avanti in modo considerevole negli ultimi due mesi» sul tema dei loss and damage. «Siamo aperti alla discussione su tutti gli strumenti - ha concluso Timmermans - ma se ci perdiamo in trattative su una nuova struttura, perdiamo tempo, e i paesi vulnerabili hanno bisogno di questi soldi urgentemente». Nel corso dei negoziati alla Cop27, la Cina si è messa alla testa delle nazioni emergenti del G77+Cina per chiedere soprattutto a Usa e Ue di istituire un fondo per ristorare le perdite e di danni del riscaldamento globale. I negoziatori di questi paesi sostengono però che la Cina non è più uno stato in via di sviluppo, ma una superpotenza economica, e che quindi deve contribuire anche lei in modo consistente ai meccanismi di aiuto. (fonte ats)

08:40
Reuters
08:37

Bozza del documento ancora incompleta
La bozza di documento finale della Cop27 di Sharm el-Sheikh, pubblicata nella notte, «riconosce la crescente urgenza di affrontare le perdite e di danni del riscaldamento globale», ma lascia ancora vuoto il paragrafo sul come finanziare i ristori. È vuoto anche il paragrafo "Bisogni speciali e speciali circostanze in Africa». Manca un accordo fra gli stati sul tema più spinoso della Cop: i paesi emergenti e in via di sviluppo del G77+Cina, guidati da Pechino, chiedono un Fondo ad hoc per i "loss and damage", mentre Stati Uniti e Unione europea temono esborsi eccessivi e preferiscono aggiornare gli strumenti per gli aiuti esistenti. (fonte ats)

19:16

Nuovi paesi nel Consiglio di sicurezza dell'Onu: lo chiede il Brasile
«Il Brasile proporrà un nuova governance del mondo, con posti per nuovi paesi nel Consiglio di sicurezza dell'Onu. Gli stati vogliono partecipare di più. Non è possibile che siano ancora i vincitori della Seconda Guerra Mondiale quelli che dirigono la sicurezza mondiale. Il mondo è cambiato da allora». Lo ha detto il presidente eletto del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva. (fonte ats)

19:15
keystone-sda.ch / STF (KHALED ELFIQI)Il presidente brasiliano Lula alla Cop27.
15:44

Biodiversità europea a rischio
L'Europa distrugge la sua preziosa natura e biodiversità soprattutto a causa degli allevamenti intensivi e dell'eccessivo sfruttamento delle foreste, spesso per ottenere prodotti di breve durata come cartone e legna da ardere. Lo rivela un nuovo rapporto di Greenpeace pubblicato oggi, in occasione della giornata dedicata alla biodiversità della COP27, che illustra con una serie di casi studio come viene messa a rischio natura e biodiversità nel nostro continente.
Dal rapporto emerge che nonostante gli impegni assunti in vista del prossimo vertice mondiale sulla biodiversità, che si terrà a Montreal a dicembre, i governi europei non stanno facendo abbastanza per porre fine alla distruzione della natura nei propri Paesi.
La ricerca riguarda 13 Paesi europei (Svizzera, Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Spagna, Svezia e Ungheria) e una serie di driver di impatti sulla natura: dall'agricoltura intensiva (che impatta anche sulla salute delle api), alla pesca, dal disboscamento a progetti infrastrutturali obsoleti.
L'imminente conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità, che si terrà a Montréal dal 7 al 19 dicembre e che dovrebbe fornire un nuovo quadro internazionale per la protezione della biodiversità per questo decennio, rappresenta un'occasione unica per portare la protezione della natura a un nuovo livello. Greenpeace invita i governi europei a sostenere un accordo globale che includa obiettivi rigorosi e vincolanti per proteggere almeno il 30% di suolo e di oceani entro il 2030. (Fonte ats)

19:26
keystone-sda.ch / STR
19:26

L'appello del World Food Programme
Il World Food Programme lancia un appello ai grandi del mondo riuniti a Sharm-el Sheikh in Egitto per la Cop27 «ad agire con urgenza per sostenere coloro che si trovano coinvolti in prima linea nell'emergenza climatica».
In particolare, l'invito è a tenere in considerazione tre grandi temi sui quali «sarebbe giusto aprire una riflessione». Prima di tutto occorre «potenziare la capacità di adattamento al cambiamento climatico per far fronte a perdite e danni». Secondo: si dovrebbe «investire nell'azione climatica in contesti fragili». Terzo suggerimento: si dovrebbe «promuovere la transizione dei sistemi alimentari verso un modello sostenibile». I sistemi che permettono al cibo di giungere sulle nostre tavole non sono equi né sostenibili. A fianco dei sistemi energetici, inoltre, sono i principali responsabili del riscaldamento globale. (fonte ats)

17:19

105,6 milioni in fondi in sostegno agli Stati meno sviluppati
Sette Paesi europei, tra cui la Svizzera, hanno annunciato alla Cop27 di Sharm el-Sheikh donazioni per complessivi 105,6 milioni di dollari a due fondi per sostenere gli Stati meno sviluppati nell'adattamento al cambiamento climatico, il Least Developed Countries Fund (Ldcf) e lo Special Climate Change Fund (Sccf). I Paesi donatori sono Danimarca, Finlandia, Germania, Irlanda, Slovenia, Svezia, Svizzera e la regione belga della Vallonia. I nuovi impegni si aggiungono ai 413 milioni di dollari che 12 paesi donatori avevano versato all'Ldcf l'anno scorso alla Cop26 di Glasgow. (Fonte ats)

17:17

C'è la proposta per un fondo contro i danni
Il gruppo di Stati G77+Cina, composto da Paesi in via di sviluppo o emergenti, ha presentato alla Cop27 di Sharm el-Sheikh la proposta di un Fondo per il ristoro delle perdite e danni da riscaldamento climatico, chiedendo che sia deciso alla stessa Cop. La proposta chiede anche che sia nominata una Commissione transitoria per sviluppare obiettivi, principi e modalità operative del Fondo alla Cop28 dell'anno prossimo, a Dubai. Lo scrive su Twitter Harjeet Singh di Climate Action Network, rete di oltre 1'800 Ong ambientaliste da 130 Paesi. (Fonte ats)

11:19

La Svizzera ha poche speranze nella Cop27
Missione difficile per la ministra dell'ambiente Simonetta Sommaruga, che domani si recherà a Sharm el-Sheikh per la Conferenza mondiale sul clima (Cop27). Il capo della delegazione svizzera Franz Perrez teme che il vertice possa terminare in un fiasco. «Se la conferenza dovesse concludersi senza alcuna decisione concreta, ciò non sarebbe neppure l'esito peggiore che possiamo aspettarci. Quello che temiamo maggiormente è invece un nuovo catalogo di obiettivi privo di senso e celebrato poi come se si trattasse di un successo", ha spiegato Perrez in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano romando "Le Temps". "Ci sono ancora diversi mandati risalenti alle Cop precedenti da portare avanti» aggiunge il delegato. In merito alla conferenza delle Nazioni Unite, domenica scorsa il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) aveva tracciato un bilancio intermedio in chiaroscuro. «Normalmente, prima di procedere con le discussioni politiche, durante la prima settimana vengono trattati gli aspetti tecnici dei negoziati. Ormai siamo giunti già alla seconda settimana e ci sono ancora molti temi da affrontare», ha spiegato Perrez. Il delegato ha proseguito evidenziando l'importanza degli obiettivi. «Qualora non vengano approvate risoluzioni concrete per ridurre il livello delle emissioni di CO2 e per decarbonizzare l'economia mondiale, sarà difficile riuscire a limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi», ha avvertito, aggiungendo che «ciò vale anche per l'obiettivo di stanziare annualmente 100 miliardi di dollari per finanziare la transizione ecologica nelle aree più povere del globo». (Fonte ats)

17:09
keystone-sda.ch / STF (KHALED ELFIQI)
17:08
keystone-sda.ch / STF (Peter Dejong)
17:07

Fondo per i ristori di perdite e danni, c'è una prima bozza
Una prima bozza di documento sulla istituzione di un fondo per ristorare le perdite e i danni (loss & damage) del riscaldamento globale è stata pubblicata sul sito dell'Unfccc, l'agenzia dell'Onu per il clima. La bozza è stata preparata dopo la prima settimana di negoziato. Il documento di lavoro prevede l'avvio alla Cop27 di un processo di due anni, che porti all'attuazione del fondo nel 2024. Sul processo sono indicate due opzioni: la nomina di una commissione ad hoc, oppure un negoziato meno strutturato, affidati a vari organismi sotto la regia dell'Unfccc. (fonte ats)

15:28

Lula partito dal Brasile per partecipare al vertice
Il presidente eletto del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, è partito stamani per l'Egitto, dove parteciperà alla Cop27 su invito del presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi. Oltre a ribadire gli impegni per la fine alla deforestazione illegale in Amazzonia, Lula dovrebbe annunciare la creazione di un'Autorità nazionale per il clima, che potrebbe essere guidata dalla leader ecologista Marina Silva, tra i nomi papabili per il ministero dell'Ambiente del suo futuro governo. «La lotta al cambiamento climatico deve essere un impegno dello Stato brasiliano. Lavoreremo per il futuro del nostro Paese e del pianeta», ha scritto il leader del Partito dei lavoratori (Pt, di sinistra) sui social. Tra mercoledì e giovedì, Lula parteciperà a un dibattito sull'Amazzonia, parlerà alla plenaria della Cop27 e incontrerà rappresentanti della società civile e dei popoli indigeni. (fonte ats)

13:54

Simson: «Questo inverno e il prossimo saranno impegnativi»
«Questo inverno e il prossimo saranno impegnativi, ma siamo in questa situazione difficile non perché siamo stati troppo verdi, ma perché non lo siamo stati abbastanza, stiamo imparando a nostre spese cosa può significare affidarsi ai combustibili fossili e partner inaffidabili». Così la Commissaria europea all'energia Kadri Simson parlando all'apertura della Giornata dell'energia dell'Ue alla COP27. Parlando di gas, «la nostra traiettoria verso lo zero netto è chiara - ha detto Simson - ma dobbiamo riconoscere che parte del gas russo deve essere sostituito e le nostre importazioni riorientate». Una cosa da fare, ha detto Simson, «impegnandoci con fornitori affidabili in tutto il mondo, come il nostro paese ospitante l'Egitto, con cui vogliamo avere un rapporto che vada oltre il gas e guardiamo alla cooperazione futura, ad esempio sull'idrogeno rinnovabile o altre tecnologie pulite». (fonte ats)

08:25

Giornata del genere: l'impatto del clima pesa di più sulle donne
Alla Cop27 di Sharm el-Sheikh oggi è la Giornata del Genere. Gli eventi sono dedicati all'impatto del cambiamento climatico sulle donne, che è sproporzionato rispetto a quello sugli uomini, al loro ruolo nella lotta alla crisi, e alle politiche per valorizzare le donne in questa lotta. Come sempre, un focus particolare verrà dedicato all'Africa e alla condizione femminile in questo continente, particolarmente colpito dal cambiamento climatico. Nel corso della giornata sono in programma le firme di una serie di Protocolli di Intesa nel settore dello Sviluppo sostenibile, oltre a incontri bilaterali e riunioni di coordinamento e di confronto, con delegazioni presenti a Sharm el-Sheikh. (fonte ats)

19:14

Biden: lottare per il clima è un imperativo
Lottare contro il cambiamento climatico è un imperativo, e gli Stati Uniti faranno la loro parte, in patria e all'estero. Joe Biden è arrivato alla Cop27 di Sharm el Sheikh per riaffermare la leadership degli Stati Uniti sulle politiche per il clima. Insomma per dire che l'America c'è. Il presidente americano non aveva partecipato al vertice dei capi di Stato e di governo il 7 e l'8, ma non ha voluto mancare alla conferenza, facendo tappa in Egitto sulla strada per il vertice Asean in Cambogia e il G20 a Bali.

14:40

Biden annuncerà restrizioni sulle emissioni di metano
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden annuncerà restrizioni sulle emissioni di metano e un aumento dei finanziamenti per i Paesi in via di sviluppo nel suo intervento alla Cop27 al Sharm El Sheikh previsto tra un paio d'ore. Lo riferisce la Casa Bianca in un'anticipazione del discorso del presidente statunitense. Le misure che Biden si appresta a varare prevedono che l'Agenzia per la protezione ambientale richieda alle compagnie petrolifere e del gas di monitorare gli impianti di produzione esistenti per eventuali perdite di metano. (fonte ats)

10:57

I disastri meteorologici causano danni da 35,6 miliardi
Le perdite economiche da siccità, alluvioni e frane sono schizzate verso l'alto in Asia: nel 2021, i disastri meteorologici hanno causato un danno totale di 35,6 miliardi di dollari, colpendo circa 50 milioni di persone. Lo sostiene un nuovo rapporto della Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo), presentato stamani alla Cop27 di Sharm el-Sheikh. L'anno scorso ci sono stati oltre 100 disastri naturali in Asia: l'80% sono stati alluvioni e tempeste. I morti sono stati circa 4.000, l'80% a causa delle alluvioni. Le persone direttamente colpite sono state 48,3 milioni, i danni 35,6 miliardi di dollari. Le alluvioni hanno causato il maggior numero di perdite di vite umane e di danni economici, la siccità ha colpito il maggior numero di persone. Nel 2021 le inondazioni hanno causato i danni economici più grandi in Cina (18,4 miliardi di dollari), seguita da India (3,2 miliardi) e Thailandia (0,6 miliardi). Le tempeste hanno causato danni soprattutto in India (4,4 miliardi), Cina (3 miliardi) e Giappone (2 miliardi). Secondo il rapporto della Wmo presentato alla Cop27, l'investimento annuale in adattamento dovrebbe essere di 188,8 miliardi di dollari in Cina, di 46,3 miliardi in India e di 26,5 miliardi di Giappone. Come percentuale del Pil nazionale, il costo più alto è stimato per il Nepal (1,9%), seguito da Cambogia (1,8%) e India (1,7%). (Fonte ats)

10:52
keystone-sda.ch / STF (Peter Dejong)
10:46

Ecco "L'Agenda della svolta"
Un gruppo di stati che rappresenta la metà del Pil globale lancia oggi alla Cop27 di Sharm el-Sheikh, in occasione della Giornata della Decarbonizzazione, "L'Agenda della svolta": un pacchetto di 25 nuove azioni di cooperazione per accelerare la riduzione delle emissioni nei 5 settori chiave della produzione elettrica, trasporto su strada, acciaio, idrogeno e agricoltura. Il pacchetto riguarda settori che producono più del 50% delle emissioni globali di gas serra, e punta anche a ridurre i costi dell'energia e a migliorare la sicurezza alimentare. I settori delle costruzioni e del cemento saranno aggiunti alla "Agenda della svolta" l'anno prossimo. Le azioni saranno attuate da coalizioni di paesi impegnati, fra i quali gli stati del G7 e della Commissione europea, l'India, l'Egitto, il Marocco e altri, col sostegno di organizzazioni internazionali e del settore privato industriale e finanziario. Le iniziative sono aperte alle adesioni di nuovi paesi. Gli interventi riguardano lo sviluppo di definizioni comuni di acciaio, idrogeno e batterie a basse e quasi-zero emissioni; accelerare l'installazione di infrastrutture, comprese almeno 50 grandi fabbriche a zero emissioni, almeno 100 "hydrogen valley" e reti elettriche internazionali; fissare una data comune per eliminare le auto e i veicoli inquinanti (si attendono annunci sul 2035 per i paesi più ricchi e il 2040 per tutti); stimolare la domanda globale di beni industriali "verdi"; rafforzare l'assistenza finanziaria e tecnologica ai paesi in via di sviluppo per sostenere la loro transizione ecologica; spingere gli investimenti sulla ricerca in agricoltura per affrontare le sfide dell'insicurezza alimentare, del cambiamento climatico e del degrado ambientale. (Fonte ats)

09:33

Oggi il giorno di Biden
Oggi alla conferenza Onu sul clima Cop27 di Sharm el-Sheikh sarà la Giornata della Decarbonizzazione, ma anche quella della visita del presidente statunitense Joe Biden, che aveva saltato il vertice dei capi di stato e di governo di lunedì e martedì. Sono oltre 3'000 le persone arrestate in Egitto nelle ultime due settimane perché hanno lanciato appelli a manifestare l'11 novembre in occasione dell'arrivo di Biden. Il dissidente Alaa Abdel Fattah continua il suo sciopero della fame e della sete in carcere, ma secondo la famiglia sarebbe stato sottoposto ad alimentazione forzata. I lavori odierni della Cop riguarderanno in particolare la riduzione delle emissioni di gas climalteranti dalle industrie dell'acciaio, del gas e del petrolio, dei fertilizzanti e del cemento. Si farà il punto sull'accordo per la riduzione del 30% delle emissioni di metano in atmosfera al 2030, siglato l'anno scorso alla Cop26 di Glasgow e firmato oggi da 122 paesi. Ci sarà poi un focus sul sostegno per la decarbonizzazione ai paesi dell'Africa e in via di sviluppo. (fonte ats)

07:36

Record di emissioni di CO2 previsto nel 2022
Le emissioni di anidride carbonica (CO2) prodotte dal consumo di combustibili fossili - petrolio, gas o carbone - supereranno il loro livello record nel 2022. Lo rivela uno studio che sarà presentato a Sharm el Sheikh in occasione della Cop27. Le emissioni totali di questo gas serra - la principale causa del riscaldamento globale, comprese quelle prodotte dalla deforestazione - torneranno quasi ai livelli del 2019, lasciando a questo ritmo solo una possibilità su due di evitare di arrivare a un riscaldamento di 1,5° C in nove anni, secondo gli scienziati del progetto Global carbon. (fonte ats)

13:32
keystone-sda.ch (Sedat Suna)
13:31

Le ultime proiezioni: 2,7 gradi in più entro il 2100
Il Climate Action Tracker (Cat), il gruppo indipendente di ricerca scientifica che verifica l'azione dei governi per la riduzione delle emissioni dei gas serra, ha pubblicato le più recenti proiezioni sull'impatto dell'inquinamento sulla temperatura media globale: un preoccupante aumento di 2,7 gradi centigradi entro il 2100 rispetto ai livelli preindustriali se le politiche climatiche non migliorano. Lo segnala il sito di Bloomberg, ricordando che si tratta di un risultato simile a quello dell'anno scorso e precisando che la previsione di +2,7 gradi entro fine secolo a politiche invariate porta il mondo di «molto» nella «zona di pericolo».
Se invece venissero implementati gli obiettivi per il 2030, la cifra scenderebbe a 2,4°C, la stessa stima del 'Cat' dell'anno scorso, ma sempre ben al di sopra dell'obbiettivo di 1,5 gradi fissato alla COP21 di Parigi nel 2015. Si scenderebbe a 2 gradi, comunque sempre al di sopra dell'accordo di sette anni fa, anche se i Paesi perseguissero i dichiarati obiettivi di taglio delle emissioni di anidride carbonica «più aggressivi». In uno scenario ottimistico, in cui tutto ciò che può andare bene va bene, il riscaldamento è limitato a 1,8°C. Ma questa è una temperatura che Inger Andersen, direttore esecutivo del Programma per l'ambiente delle Nazioni Unite, ha recentemente descritto come «al momento non credibile», ricorda il sito. (fonte ats)

12:27

Alla COP27 più di 600 delegati difendono i combustibili fossili

Sono circa 200 i lobbisti presenti nelle delegazioni nazionali. Al primo posto figurano gli Emirati Arabi Uniti

Apri articolo

11:38

Perrez difende la politica climatica svizzera
Il capo della delegazione svizzera Franz Perrez ha difeso la politica climatica elvetica dalle recenti critiche espresse dal quotidiano statunitense New York Times. «I nostri obiettivi sono solidi», ha rassicurato Perrez in un'intervista rilasciata al periodico romando "Le Temps" e pubblicata oggi. La Svizzera non è la sola nazione a mostrarsi poco ambiziosa. «Questo purtroppo riflette una situazione che si osserva nella gran parte dei paesi», aggiunge l'ambasciatore. «I nostri obiettivi sono stati fissati al di sopra dei limiti stabiliti dal Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC)». Inoltre, il delegato ha risposto all'accusa di non aver investito sufficientemente nei paesi in via di sviluppo. Perrez ha ribadito all'asserzione dal quotidiano americano, confermando che «la Svizzera ha contribuito equamente» al finanziamento della transizione ecologica, obiettivo fissato a 100 miliardi annui destinati alle nazioni più povere. «In questo frangente, ci posizioniamo addirittura meglio rispetto alla maggior parte dei paesi». (fonte ats)

11:18

Quelle emissioni di gas serra che non vengono dichiarate nei rapporti ufficiali

L'analisi di Climate Trace ha riunito i dati provenienti da più di 300 satelliti e da più di 11'000 sensori

Apri articolo

22:37

Oltre tremila arresti
Sono «oltre 3'000» le persone arrestate in Egitto «nelle ultime due settimane» perché hanno lanciato appelli a manifestare l'11 novembre. Lo ha riferito all'agenzia italiana ANSA una fonte della sicurezza egiziana riferendosi implicitamente a dopodomani, venerdì, quando l'attenzione sul Paese sarà accresciuta dalla partecipazione del presidente Joe Biden alla Conferenza dell'Onu sul clima in corso a Shar el-Sheikh.
 

16:13

Due giovani su cinque non intendono avere figli

È quanto si evince da un sondaggio con più di 200mila partecipanti condotto da Unicef

Apri articolo

19:43

Clima, ai Paesi poveri servono 2.400 miliardi l'anno
Alla conferenza Onu è arrivata l'astronomica previsione di quanti miliardi di dollari all'anno - circa 2.400 - serviranno ai Paesi del sud del mondo per affrontare i cambiamenti climatici. Un surriscaldamento globale confermato da un record meteorologico che molti avevano intuito facendo il bagno in mare pochi giorni fa: lo scorso ottobre, in Europa, è stato il più caldo di sempre.

19:10

Dopo la Norvegia, anche la Germania ha reso noto che riprenderà gli stanziamenti per il Fondo Amazzonia, che finanzia progetti di sviluppo sostenibile nella foresta tropicale. Il Fondo era stato sospeso per divergenze con il governo del presidente uscente del Brasile, Jair Bolsonaro. L'annuncio è arrivato dal segretario del ministero tedesco per la Cooperazione e lo Sviluppo, Jochen Flasbarth, a margine della Cop27 in corso in Egitto. "Con la notizia dell'elezione del presidente Luiz Inacio Lula da Silva ho deciso di sbloccare i soldi. Confidiamo che il nuovo governo li spenderà nel miglior modo possibile", ha commentato Flasbarth a Cnn. Creato nel 2008, il Fondo aveva cessato di funzionare nel 2019 a causa delle critiche di Germania e Norvegia alla politica ambientale di Bolsonaro.

14:21

Von der Layen: Rinnovabili verso il raddoppio
«Non stiamo solo riducendo la nostra dipendenza dai combustibili fossili russi - che è un bene, ma non abbastanza - ma stiamo accelerando in modo massiccio l'introduzione delle energie rinnovabili». «La capacità rinnovabile aggiuntiva dell'Ue è destinata a più che raddoppiare quest'anno, fino a 50 Gigawatt. E l'anno prossimo potremo stabilire un nuovo record assoluto di oltre 100 Gw, a condizione di accelerare ulteriormente la diffusione delle energie rinnovabili». Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, intervenendo alla Plenaria della Cop27. «Ogni chilowattora di elettricità che generiamo dall'energia solare, eolica, dall'idrogeno verde o da altre fonti rinnovabili non è solo un bene per il clima, ma ci dà indipendenza e sicurezza di approvvigionamento. Il Sud globale ha risorse in abbondanza. Facciamo squadra». «Ecco perché l'Unione europea sta firmando nuovi partenariati per l'idrogeno con Egitto, Namibia e Kazakistan. Per questo sostiene partner come il Vietnam e il Sudafrica nella decarbonizzazione delle loro economie», ha spiegato von der Leyen. (Fonte ats)

13:32

L'impegno del Kuwait: ridurre a zero le emissioni di petrolio e gas
Il Kuwait, uno dei maggiori produttori di petrolio e membro dell'Opec, si è impegnato a ridurre a zero le emissioni di anidride carbonica entro il 2050 nei settori petrolifero e del gas. Lo ha annunciato il ministro degli esteri del Kuwait, Salem Sabah, a margine della conferenza internazionale sul clima (Cop27) in corso a Sharm el-Sheikh in Egitto. Citato oggi dall'agenzia governativa di notizie Kuna, Sabah ha affermato che questo è «un impegno serio da parte nostra». Rappresentanti del Kuwait hanno stamani preso parte, a margine dei lavori della Cop27, all'iniziativa saudita per un Medio Oriente rispettoso dell'ambiente (Middle East Green Initiative). (fonte ats)

12:37
keystone-sda.ch / STF (Peter Dejong)Il presidente sudafricano Cyrl Ramaphosa.
12:36

«Gli impegni che abbiamo preso devono essere rispettati»
«Siamo qui riuniti in un continente africano che sta vivendo gli effetti sempre più gravi dei cambiamenti climatici. Per il bene del nostro continente e del mondo, abbiamo bisogno di un drammatico aumento della mitigazione globale e dell'ambizione per mantenere il mondo sul percorso di 1,5 gradi». Lo afferma il Presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa nel suo intervento alla Cop 27 dove dice: «Gli impegni della Cop 21 di Parigi vanno mantenuti».
«Il nostro continente ha bisogno di un flusso di fondi e di supporto tecnico prevedibile, appropriato e adeguato. Questo deve sostenere il nostro diritto allo sviluppo», continua sottolineando che le economie sviluppate «hanno una grande responsabilità di rispettare gli impegni» verso i paesi con maggiori necessità. Per Cyril Ramaphosa, c'è «una gran responsabilità per le economie sviluppate di onorare i propri impegni nei confronti di quei Paesi con i maggiori bisogni», quelli «che affrontano i più grandi effetti ambientali, sociali ed economici dei cambiamenti climatici».
«Gli impegni che abbiamo preso devono essere rispettati perché mancare» di farlo «incrina la fiducia» nell'intero «processo» delle Cop, ha avvertito. «Il nostro continente ha bisogno di finanziamenti prevedibili» e «adeguati» nonché «di supporto tecnologico», ha detto ancora Ramaphosa. «Abbiamo anche una sfida circa le istituzioni di finanziamento che devono trasformare il modo in cui finanziano», ha detto ancora il presidente sudafricano. (fonte ats)

11:44

Barbados: «Paghino anche le compagnie petrolifere»
Un coinvolgimento delle compagnie petrolifere nella prossima Cop, con l'obiettivo di costringerle a pagare almeno dieci centesimi per ogni dollaro dei miliardari profitti che stanno raccogliendo. È la proposta dalla premier dell'isola caraibica Barbados, Mia Mottley. «Crediamo che gli attori non-statali (...), le compagnie del petrolio e del gas e coloro che le agevolano devono essere coinvolti attraverso una convocazione speciale da adesso alla Cop28», ha detto intervenendo alla conferenza Onu sul clima in corso a Sharm El Sheikh. «Come possono società che fanno 200 miliardi di utili negli ultimi tre mesi non aspettarsi di dover contribuire almeno con dieci cents per ogni dollaro di profitto nel Fondo per le perdite e i danni» legati al clima? ha chiesto retoricamente la premier aggiungendo che «questo è quello che la nostra gente si aspetta». Mottley ha sottolineato l'«orrore e le devastazioni» degli ultimi 12 mesi passati dopo la Cop26 di Glasgow ricordando fra l'altro le «alluvioni apocalittiche in Pakistan, le ondate di calore dall'Europa alla Cina» e la «devastazione» causata in Belize dalla tempesta tropicale Lisa. (fonte ats)

10:32

Lanciata l'Agenda per l'adattamento
Il presidente della conferenza annuale dell'Onu sul clima, la Cop27, il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, ha annunciato stamani l'Agenda di Sharm el-Sheikh per l'adattamento al cambiamento climatico, per migliorare, entro il 2030, la resilienza di 4 miliardi di persone che vivono nelle comunità più vulnerabili alla crisi climatica. L'Agenda per l'adattamento è il primo piano globale per raccogliere attori statali e non statali intorno a un pacchetto condiviso di 30 risultati di adattamento al 2030, su cibo e agricoltura, acqua e natura, oceani e coste, insediamenti umani e sistemi di infrastrutture, pianificazione e finanza. Stamani a Sharm è stato anche diffuso l'Annuario dell'azione globale sul clima 2022. L'Annuario riferisce ogni anno sui progressi fatti dai soggetti non statali verso i loro obiettivi climatici. A presentarlo sono stati i due Campioni di alto livello dell'Onu per le Cop26 e 27, Nigel Topping e Mahmoud Mohieldin. L'Annuario mostra che, nonostante gli ostacoli che persistono, il mondo degli affari, gli investitori, le città, gli Stati e le regioni stanno costruendo la resilienza e realizzando rapidi cambiamenti nell'economia reale. L'azione dei soggetti non statali continua ad aumentare: 34 partner da 139 paesi hanno intrapreso azioni per costruire la resilienza di 2,9 miliardi di persone, mentre altri 26 partner hanno mobilitato più di 11.000 attori non statali da 116 paesi perché adottassero misure per dimezzare le emissioni globali al 2030 e arrivare a zero emissioni nette a metà secolo. L'azione climatica sta diventando più uniforme fra le aree del globo: l'Annuario registra un aumento del 78% di attori dell'Asia-Pacifico e del 67% dell'Africa. (fonte ats)

20:26

L'Onu ha presentato oun progetto per dotare tutti gli Stati del mondo, entro cinque anni, di un sistema di allerta per i disastri atmosferici. Il piano "Primo allarme per tutti", preparato dalla Organizzazione meteorologica mondiale e da altri partner, è stato illustrato alla Cop dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, e dal segretario generale della Wmo, Petteri Talaas. Il progetto ha già il sostegno di 50 stati e richiede un investimento di 3,1 miliardi di dollari fra il 2023 e il 2027. Ma si tratta di una cifra minima rispetto alle decine di miliardi di danni che potrebbe evitare. Prevede quattro elementi: conoscenza del rischio disastri, con raccolta dei dati e valutazioni (374 milioni di dollari); osservazione e previsione, con sistemi di monitoraggio e di primo allarme (1,8 miliardi); preparazione e risposta, con strutture locali e nazionali di protezione civile (un miliardo); diffusione e comunicazione, con la capacità di raggiungere tutti i cittadini con le informazioni necessarie (550 milioni)

19:00
keystone-sda.ch (Bandar Al-Jaloud/SAUDI ROYAL COU)
18:25

L'Oms: «In Europa almeno 15'000 morti per il caldo nel 2022»
Almeno 15'000 europei sono morti per cause direttamente legate al caldo nel 2022. Lo ha reso noto l'Oms. La stima, ancora incompleta, include 4'500 decessi in Germana, quasi 4'000 in Spagna, oltre 3'200 in Gran Bretagna e un migliaio in Portogallo. Il bilancio «dovrebbe aumentare visto che diversi Paesi hanno riferito di decessi in eccesso legati al caldo, in particolare nell'estate scorsa», ha precisato il direttore dell'organizzazione in Europa, Hans Kluge.

18:18

Cassis: «Non perdiamo di vista l'obiettivo»
Durante il suo intervento alla COP27 il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha incoraggiato gli altri Paesi membri a «non perdere di vista» l'obiettivo di 1,5 gradi. «Quest’anno il cambiamento climatico ha causato terribili devastazioni», ha ricordato il capo del DFAE, riferendosi alle inondazioni in Pakistan e alle ondate di calore e di siccità in diverse parti del mondo. Il presidente della Confederazione ha quindi ribadito l’intenzione della Svizzera di mantenere gli obiettivi climatici stabiliti, nonostante la crisi energetica in corso. Il nostro Paese si impegna anche a dimezzare le proprie emissioni di gas serra entro il 2030 e a raggiungere la neutralità climatica al più tardi entro il 2050. Nel suo discorso il presidente della Confederazione ha inoltre ribadito il proprio sostegno agli impegni ambiziosi dell’agenda della COP27, tra cui la presentazione di un calendario concreto e chiaro di disinvestimento dai combustibili fossili per tutti i Paesi. Si è inoltre schierato a favore di un programma di lavoro che miri ad accelerare le politiche climatiche nei diversi Paesi e a rafforzare gli sforzi nei settori dell’adattamento, dello sviluppo e dell’aiuto umanitario a livello globale.

17:18

Macron: «Non sacrificheremo i nostri impegni sotto la minaccia energetica della Russia»
«Non sacrificheremo i nostri impegni climatici sotto la minaccia energetica della Russia»: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, intervenendo alla Cop 27 di Sharm-el-Sheikh, in Egitto. Tra l'altro, Macron ha detto che la battaglia per la riduzione dei Co2 è «indissociabile» dalla battaglia in difesa per la biodiveristà-. «La natura è la nostra migliore alleata per raggiungere gli obiettivi della Cop21» di Parigi, ha detto il leader francese nel corso del suo intervento a Sharm-el-Sheikh. (fonte ats)

15:18

«Allarmi meteo in ogni Paese entro il 2027»
Costerà l'equivalente di 50 centesimi all'anno per persona per i prossimi 5 anni raggiungere tutti gli abitanti della Terra con allarmi tempestivi contro gli eventi meteo estremi, ma ridurrà i danni del 30%. Il progetto «Primo allarme per tutti», preparato dalla Organizzazione meteorologica mondiale e da altri partner, è stato presentato dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, alla Cop27 di Sharm el-Sheikh. Il progetto, che richiede un investimento di 3,1 miliardi di dollari fra il 2023 e il 2027, ha già il sostegno di 50 Stati e guarda alle conseguenze climatiche: tempeste, ondate di calore, alluvioni e siccità. «Primo allarme per tutti» prevede 4 elementi: conoscenza del rischio disastri, con raccolta dei dati e valutazioni (374 milioni di dollari); osservazione e previsione, con sistemi di monitoraggio e di primo allarme (1,8 miliardi); preparazione e risposta, con strutture locali e nazionali di protezione civile (1 miliardo); dffusione e comunicazione, con la capacità di raggiungere tutti i cittadini con le informazioni necessarie (550 milioni). Metà degli stati del mondo non hanno sistemi di primo allarme degli eventi meteo estremi. I 3,1 miliardi del progetto sono solo il 6% dei 50 miliardi di dollari necessari per finanziare l'adattamento al riscaldamento globale. Secondo l'Onu, spendere solo 800 milioni in questi sistemi nei paesi in via di sviluppo eviterebbe danni da 3 a 16 miliardi di dollari ogni anno. Per il segretario della Organizzazione meteorologica mondiale, Petteri Talaas, «il primo allarme salva vite e fornisce grandi benefici economici. Soltanto la notizia 24 ore prima dell'arrivo di un evento pericoloso può ridurre i danni del 30%».

14:27

Guterres: «Tutti i governi tassino gli extra profitti da combustibili fossili»
Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, nel suo discorso all'apertura della Cop27 di Sharm el-Sheikh ha chiesto che «tutti i governi tassino i profitti inattesi delle compagnie dei combustibili fossili» e che questo denaro sia reindirizzato «alle persone che lottano con i prezzi crescenti di cibo ed energia e ai paesi che soffrono perdite e danni per la crisi climatica». (fonte ats)

14:26

Al Gore e l'esempio del Po
L'ex presidente americano e attivista per l'ambiente Al Gore, parlando alla Cop27 a Sharm El Sheikh, ha citato l'esempio della secca del Po nel sottolineare gli effetti dei cambiamenti del clima causati dall'uomo. Sprigionando il calore equivalente a quello prodotto da «600 mila bombe atomiche», questi cambiamenti potrebbero creare «un miliardo di migranti climatici», ha avvertito l'ex-vice dell'allora presidente Bill Clinton tra il 1993 e il 2001. «Il delta del Nilo si sta salinizzando» e «noi stiamo causando la salinizzazione delle più grandi aree agricole in Egitto» e altrove nel mondo, ha detto Gore sottolineando che «le siccità stanno prosciugando il possente Mississippi nel mio Paese; il Tigri e l'Eufrate, la culla della civiltà; il fiume Po in Italia, la Loira in Francia, il Reno in Germania». (fonte ats)

12:54

«La guerra di Putin ha rallentato i progressi sul clima»
La guerra in Ucraina ha rallentato i progressi contro il cambiamento climatico. Lo ha detto l'ex premier britannico Boris Johnson nel suo intervento alla Cop27 di Sharm el-Sheik. «Penso che Glasgow sia stato un punto culminante per la lotta contro il cambiamento climatico ma appena tre mesi dopo abbiamo avuto la catastrofe morale e umana dell'invasione dell'Ucraina da parte di Putin», ha spiegato Johnson, che aveva organizzato la Cop26 tenutasi l'anno scorso nella città scozzese. Ha poi sottolineato gli sforzi intrapresi contro il climate change da Cina, Egitto e Stati Uniti, dicendo che però servono nuovi progressi. Sul suo Regno Unito ha affermato: «Non stiamo solo aiutando le persone con il costo dell'energia, ma ci stiamo assicurando che non potremo mai più essere così vulnerabili alle improvvise oscillazioni del prezzo del gas». (fonte ats)

12:46

«È la sfida del secolo, e la stiamo perdendo»
Un Patto di solidarietà climatica fra Stati ricchi e Stati emergenti. Lo ha chiesto stamani il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, in apertura del summit dei capi di Stato e di governo alla conferenza sul clima Cop27 di Sharm el-Sheikh. Il segretario generale ha ribadito che il cambiamento climatico è «la sfida centrale del nostro secolo», ma che su questa «stiamo perdendo: le emissioni crescono e le temperature globali salgono». Per questo, Guterres ha aggiunto: «In apertura della Cop27, io chiedo un Patto storico fra le economie sviluppate e quelle emergenti, un Patto di solidarietà climatica. Un Patto in cui tutti i paesi facciano uno sforzo ulteriore per ridurre le emissioni in questa decade, in linea con l'obiettivo di 1,5 gradi». (fonte ats)

12:35
keystone-sda.ch / STF (Nariman El-Mofty)

I partecipanti del summit, al centro - con Antonio Guterres - il presidente egiziano Sisi.

12:35

«Se c'è la volontà, gli obiettivi si possono raggiungere»

Con un discorso del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, è iniziato a Sharm El-Sheikh il summit delle Nazioni unite sul Clima nell'ambito della Cop27. Sisi, in apertura del suo intervento, ha sottolineato che vi sono «grandi aspettative» da questa conferenza. Milioni di persone seguono questa conferenza come hanno seguito le precedenti Cop, ha detto il presidente egiziano ricordando che «persone in tutto il mondo condividono un unico destino e un unico obiettivo, e alcuni sono davanti ai schermi». Si tratta di persone che oggi più che mai stanno soffrendo per i «disastri climatici che stanno accelerando giorno dopo giorno», ha detto Sisi. «Un disastro finisce in un posto, un altro inizia in un altro», ha ricordato il presidente egiziano: ciò provoca migliaia di vittime, feriti e sfollamenti e danni per miliardi di dollari, poiché «il mondo è diventato uno scenario di sofferenza umana». La domanda importante che ci si deve porre è quella che se gli obiettivi siano possibili da raggiungere: «Senza dubbio, non sono impossibili», «se c'è vera volontà e vero desiderio» di rafforzare l'azione comune per il clima e tradurre in realtà concreta gli impegni assunti. (fonte ats)

11:30

Stati Uniti e Regno Unito non hanno raggiunto la quota di finanziamenti per il clima
Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Australia non hanno raggiunto la loro «giusta quota» di finanziamenti per il clima a favore dei Paesi in via di sviluppo. Lo afferma un'analisi di Carbon Brief (sito specializzato in scienza e politica del cambiamento climatico) riportata in esclusiva dal Guardian. I Paesi ricchi si erano impegnati a fornire 100 miliardi di dollari l'anno entro il 2020, ma l'obiettivo è stato mancato. La quota Usa era 40 miliardi di dollari, ma nel 2020 hanno versato 7,6 miliardi. Australia e Canada solo un terzo, Londra tre quarti. Tokyo e diversi Paesi europei, tra cui la Svizzera e l'Italia, sono invece tra i più virtuosi. (fonte ats)

11:07

Von der Leyen: «Il cambiamento climatico è la sfida più grande»
«Dobbiamo affrontare molte sfide, ma il cambiamento climatico è la più grande. Questa Cop27 dovrà tenere traccia delle promesse. Dobbiamo fare tutto il possibile per mantenere» l'obiettivo di limitare il riscaldamento climatico «a 1,5 gradi» rispetto ai livelli pre-industriali «a portata di mano». Lo ha scritto in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. «L'Europa mantiene la rotta», ha aggiunto. (fonte ats)

11:05
AFP
19:16

Il tragico tributo di vittime del cambiamento climatico: 250mila in più ogni anno

È la previsione dell'Organizzazione mondiale della sanità per il periodo 2030-2050

Apri articolo

17:54

La commissaria tedesca per i diritti umani chiede il rilascio di Fattah
«Assumersi una responsabilità globale significa anche assumersi la responsabilità del rispetto dei diritti umani. Tuttavia, la situazione dei diritti umani in Egitto non rende a questo giustizia». Va dritta al punto la commissaria tedesca per i diritti umani, Luise Amtsberg, intervenendo in occasione della Cop27, che sempre più diventa ribalta per appelli sul tema, a partire da quelli per il rilascio dell'attivista egiziano Alaa Abdel Fattah. «Il rilascio del signor Fattah, che è in pericolo imminente a causa del suo sciopero della fame, e di altri prigionieri politici sarebbe un segno importante a dimostrazione che l'Egitto prende sul serio questa responsabilità», ha sottolineato Amtsberg, stando ai media tedeschi. Alla conferenza nella località balneare egiziana sono attesi rappresentanti di circa 200 Paesi e da settimane attivisti rimarcano che il summit non possa aver luogo senza significativi miglioramenti nei diritti umani. Tra le critiche quelle di Human Rights Watch che non vede miglioramenti sui diritti umani nel Paese. Adam Coogle, che è responsabile per il Nord Africa presso l'organizzazione, ha infatti dichiarato in un tweet: «Con l'arrivo dei partecipanti alla Cop27, è chiaro che il governo egiziano non ha intenzione di allentare le sue misure di sicurezza abusive». (fonte ats)

17:18

Tutelare l'ambiente, ma anche la libertà di parola
«Assumere una responsabilità globale significa soprattutto anche assumersi la responsabilità della tutela dei diritti umani. Tuttavia, la situazione dei diritti umani in Egitto non rende giustizia a tutto questo». Lo dichiara in una nota Luise Amtsberg, Commissaria per i diritti umani del governo tedesco. «Il fatto che le persone che vogliono esprimere liberamente le proprie opinioni e difendere questo diritto siano punite con lunghe pene detentive - a volte in circostanze disumane - è inaccettabile», ha aggiunto la commissaria. (fonte ats)

13:50

Guterres: «Il nostro pianeta sta mandando un segnale di sofferenza»
«Le persone e le comunità in ogni dove devono essere protette dai rischi immediati e sempre crescenti dell'emergenza climatica. È per questo che stiamo facendo così tanta pressione per sistemi universali di primo allarme entro 5 anni. Dobbiamo rispondere al segnale di sofferenza del pianeta con l'azione, una ambiziosa e credibile azione climatica. La Cop27 deve essere il posto, e adesso deve essere il tempo». Lo dice in un messaggio video il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. «Mentre la Cop27 è in corso, il nostro pianeta manda un segnale di sofferenza - ha proseguito Guterres -. L'ultimo rapporto sullo Stato del clima globale è la cronaca del caos climatico. Come la Organizzazione meteorologica mondiale mostra chiaramente, il cambiamento sta avvenendo ad una velocità catastrofica, devastando vite e mezzi di sussistenza in ogni continente». «Gli ultimi otto anni sono stati più caldi mai registrati - ha detto ancora Guterres -, rendendo ogni ondata di calore più intensa e più minacciosa, specialmente per le popolazioni vulnerabili. I livelli dei mari si stanno alzando al doppio della velocità degli anni Novanta, ponendo una minaccia esistenziale per gli stati insulari e minacciando miliardi di persone sulle regioni costiere. I record di scioglimento dei ghiacciai si sciolgono a loro volta, pregiudicando la sicurezza idrica per interi continenti». (fonte ats)

13:49

Ghiacciai alpini, nel 2022 battuto il record di scioglimento del 2003
Il 2022 ha battuto il record di scioglimento dei ghiaccia alpini del 2003, con perdite di spessore dai 3 ai 4 metri. In Svizzera è stato perso il 6% del volume dei ghiacciai. L'estensione dei ghiacci dell'Artico è stata sotto la media 1981-2010 per la maggior parte dell'anno. In Antartide il 25 febbraio è stata registrata la minor estensione dei ghiacci da quando ci sono le rilevazioni: solo 1,92 milioni di km quadrati, 1 milione di km quadrati sotto la media di lungo periodo.

13:48

Siccità, 19 milioni di persone ridotte alla fame nell'Africa orientale
La siccità nel 2022 ha ridotto alla fame 19 milioni di persone nell'Africa orientale, mentre le alluvioni hanno ucciso 1.700 persone in Pakistan e hanno costretto quasi 8 milioni a lasciare i loro villaggi. Sono queste le conseguenze più gravi del riscaldamento globale quest'anno, secondo il rapporto "Stato del clima globale nel 2022" dell'Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo), diffuso oggi in occasione dell'apertura della conferenza annuale dell'Onu sul clima, la COP27, a Sharm el-Sheikh in Egitto. Nell'Africa orientale, le piogge sono state sotto la media per quattro stagioni consecutive, il periodo più lungo in 40 anni, e ci sono indicazioni che anche l'attuale stagione sarà secca. Fra 18,4 e 19,3 milioni di persone erano in situazione di crisi alimentare prima di giugno 2022 in Kenya, Somalia ed Etiopia. (fonte ats)

13:26

«Gli ultimi 8 anni sono stati i più caldi di sempre»
Gli ultimi 8 anni sono stati i più caldi fra quelli registrati finora, alimentati da concentrazioni sempre crescenti di gas serra e dal calore accumulato nel mare. Lo rivela un rapporto dell'Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo). La temperatura media nel 2022 è di circa 1,15 gradi Celsius sopra i livelli pre-industriali (cioè la temperatura media del periodo 1850-1900), indica il rapporto "Stato del clima globale nel 2022" della Wmo, diffuso oggi in occasione dell'apertura della Conferenza Onu sul clima COP27 a Sharm el-Sheikh, in Egitto. (fonte ats)

12:49

La questione dei danni climatici
Il tema del finanziamento dei danni già causati dai cambiamenti climatici sarà affrontato alla COP27, secondo l'agenda approvata all'apertura della conferenza mondiale sul clima a Sharm el-Sheikh, in Egitto. I paesi poveri e vulnerabili, poco responsabili del riscaldamento globale ma molto esposti alle sue conseguenze, insistono da mesi affinché la questione dei danni sia ufficialmente inserita nell'agenda della COP mentre i Paesi ricchi sono stati molto riluttanti sulla questione. (fonte ats)

12:37

Maduro propone un vertice sudamericano sull'Amazzonia
Nel suo secondo viaggio all'estero dell'anno, il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, è giunto a Sharm el Sheikh per partecipare al vertice COP27, dove ha proposto un vertice dei Paesi sudamericani per salvare l'Amazzonia. Si tratta di un progetto, riferisce la tv 'all news' venezuelana Telesur, volto al recupero dell'Amazzonia e a invertire «tutti i processi di distruzione» del «polmone del mondo». Conversando con i giornalisti, Maduro ha spiegato che si tratta di una «proposta che abbiamo discusso con il presidente colombiano Gustavo Petro, e che ho anche esaminato con il presidente eletto brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva lunedì scorso». Si tratta, ha aggiunto, di «tenere presto un vertice sudamericano in difesa dell'Amazzonia», con l'obiettivo di «riattivare l'organizzazione del trattato di difesa dell'Amazzonia, e definire proposte concrete affinché l'umanità e le grandi potenze del mondo si impegnino a finanziare la ripresa dell'Amazzonia». (fonte ats)

12:32

Al via la COP27
La conferenza mondiale sul clima dell'Onu si è aperta oggi a Sharm el-Sheikh, in Egitto. Cercherà di dare un nuovo impulso alla lotta contro il riscaldamento climatico e i suoi impatti, per i quali i Paesi del Sud chiedono compensazioni finanziarie. «L'Egitto non risparmierà alcuno sforzo», ha assicurato il capo della diplomazia Sameh Shoukry, che presiede l'evento. «Dobbiamo essere chiari sul fatto che, per quanto difficile possa essere il momento attuale, l'inazione equivale a miopia», ha dichiarato. La 27esima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP27) riunirà per quindici giorni circa 200 Paesi, tra cui la Svizzera, al capezzale di un pianeta colpito dalle catastrofi: alluvioni storiche in Pakistan, ripetute ondate di calore in Europa, uragani, incendi, siccità, ecc. Più di 120 capi di Stato e di governo sono attesi domani e martedì al vertice. Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis terrà un discorso domani pomeriggio. (fonte ats)

09:56
AFP