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Formazione & consulenzaImparare come guadagnare senza rinunciare alla sostenibilità

11.04.23 - 11:00
Dallo scorso autunno, a Coira è possibile frequentare un corso di Sustainable Business Development. Fantastico! Ma di cosa si tratta?
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Imparare come guadagnare senza rinunciare alla sostenibilità
Dallo scorso autunno, a Coira è possibile frequentare un corso di Sustainable Business Development. Fantastico! Ma di cosa si tratta?
Ce lo spiega il responsabile del corso Dieter Conzelmann.

Signor Conzelmann, lo scorso autunno alla scuola universitaria dei Grigioni è stato introdotto un corso di Sustainable Business Development. Cosa si studia?
Come portare il tema della sostenibilità all’interno dell’impresa e come gestire la trasformazione. Gestire un’impresa in modo sostenibile significa infatti mettere in atto un processo di trasformazione.

 

Com’è nato questo percorso di studi?
Per tutto ciò che riguarda la sostenibilità, si parla di tre dimensioni differenti: ambiente, società ed economia. Molti esperti vengono dal settore dell’ambiente. Io arrivo dall’economia, sono stato a lungo dirigente di un’impresa e viaggiavo per il mondo. Volevo quindi iniziare qui un’offerta di formazione che affrontasse il tema della sostenibilità dalla prospettiva dell’economia.

 

Cosa significa concretamente?
«Ogni singolo problema irrisolto a livello sociale o globale non è altro che una grossa opportunità commerciale non ancora sfruttata», diceva il grande economista Peter Ferdinand Drucker. Le imprese devono vedere la sostenibilità come un’opportunità. Quando lo faranno, nasceranno nuovi modelli commerciali che si rifletteranno positivamente sulla società e sull’ambiente.

 

Chi insegna al Suo corso?
Alcuni docenti provengono dalla pratica, altri dalle scienze. Siamo tuttavia molto orientati alla pratica. Abbiamo una lunga lista di imprese partner per questo corso di studi che partecipano attivamente sia per accompagnare lo studio dei singoli casi che per i lavori di master.

  

Ad esempio?
La SSR, la Posta, imprese grigionesi come Trumpf o Hamilton, Migros, Swisscom e molte altre.

 

Come sono i feedback finora?
Estremamente positivi, soprattutto grazie all’orientamento fortemente pratico. Siamo una piccola scuola universitaria. Per questioni di capacità, all’inizio del corso in autunno abbiamo potuto accettare non più di 25 studenti. Ma abbiamo avuto molti più iscritti.

 

Il Suo corso illustra una serie impressionante di professioni che è possibile intraprendere dopo il corso di studi: esperto di sostenibilità, Sustainable Transformation Consultant, Product Manager, Energy manager, eccetera. Se avesse di nuovo 25 anni, quale di queste le interesserebbe di più?
Product Manager! La maggior influenza si ottiene quando si ha la possibilità di mettere l’accento sulla sostenibilità già durante lo sviluppo di un nuovo prodotto. In economia finanziaria, gli esperti di sostenibilità più richiesti sono quelli che sanno valutare con criterio immobili e investimenti di ogni tipo.

 

Un punto interessante che abbiamo già tematizzato altre volte nel quadro di #Noisiamoilfuturo: il problema della misurabilità e della valutazione.
Il tema della misurabilità riproducibile della sostenibilità è al centro di numerosi nostri progetti di ricerca commissionati da Innosuisse e le valutazioni sono in corso. A oggi mancano ancora comparabilità e una panoramica completa.

 

Quanto è sostenibile il corso di studi stesso?
Facciamo venire gli studenti a Coira solo quando è davvero necessario. Ma tenere un corso di economia di questo tipo solo a livello virtuale non avrebbe senso. In un prossimo passo, il corso di studi si terrà verosimilmente anche in inglese e molti corsi verranno tenuti in parallelo.

 

Quale impresa l’ha sorpresa nel quadro della sostenibilità?
Mi sorprendono tutte le imprese che riconoscono da sole il potenziale della sostenibilità. Non tutte le misure devono per forza essere di grande portata. Con la SRF ci siamo impegnati in un progetto per accertare come saranno le trasmissioni del futuro. Sarà sempre necessario spostarsi con un veicolo da 30 tonnellate o saranno sufficienti due o tre minicam? Ci occupiamo anche di organizzatori di viaggi come Hotelplan per capire come è possibile gestire il settore alberghiero in modo ancora più sostenibile. Qui penso ad esempio allo spreco di alimenti e a molto altro ancora. Come può vedere, i nostri studenti vengono indirizzati con urgenza verso la pratica!

Maggiori informazioni su www.fhgr.ch/sbd

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