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TI.MAMMECaffè e adolescenti: il momento giusto per cominciare

27.12.22 - 07:00
Qual è l’età giusta per il consumo della bevanda senza conseguenze sulla crescita?
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Caffè e adolescenti: il momento giusto per cominciare
Qual è l’età giusta per il consumo della bevanda senza conseguenze sulla crescita?

Il bisogno di comportarsi come i grandi passa anche attraverso il caffè. Può sembrare la battuta da produttori della inebriante miscela, ma in realtà è la considerazione che nasce quando ci si domanda da che età i giovanissimi dovrebbero cominciare a consumare la scura bevanda. Il caffè è il porto sicuro della grandissima maggioranza degli adulti e spesso nel desiderio di emularli anche i ragazzini ne ambiscono il consumo e dopo averlo assaggiato rischiano di diventarne assidui consumatori. Ma quando è consigliabile il via libera all’introduzione del caffè nell’alimentazione dei più giovani? 

Premesso che durante l’infanzia se ne può e deve fare tranquillamente a meno, i pediatri sono concordi nell’affermare che dopo i 12 anni se ne può concedere il consumo, prestando sempre estrema attenzione alle quantità. Una tazzina al giorno può essere considerata la giusta dose, visto che secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) gli adolescenti possono assumere 3 milligrammi di caffeina ogni chilo di peso corporeo e non si deve dimenticare che la sostanza è contenuta anche nelle bibite come la coca cola e nel cioccolato. Una eccessiva dose di caffeina, infatti, può provocare tachicardia ed insonnia oltre ad uno stato generale di iperattività ed è sempre sconsigliata l’assunzione durante le ore serali. 

Meglio non puntare sull’alternativa decaffeinata soprattutto per i bambini, considerato che i processi chimici ai quali è soggetto il prodotto, al fine di eliminare la caffeina, non sono indicati durante la crescita dei piccoli. Se proprio si vuole proporre qualcosa di similmente colorato, si può pensare ad un’alternativa perfettamente rintracciabile nel caffè d’orzo che non contiene caffeina e contiene proprietà benefiche per l’organismo. Questa bevanda, infatti, oltre ad essere gustosa, aiuta il controllo di glucosio nel sangue e si rivela indicato anche in caso di diabete per chi ha problemi metabolici, vista l’assenza di colesterolo. Il caffè d’orzo, inoltre, ha proprietà antisettiche ed antinfiammatorie, agevola la digestione e le funzionalità intestinale, è ricco di sali minerali ed anche di ferro che lo rende consigliato per i soggetti anemici.

TMT (ti.mamme team)
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