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TI.MAMMEAdolescenti e sessualità: il ruolo fondamentale dei genitori

19.08.21 - 08:00
Il dialogo sull’argomento evita che i giovanissimi apprendano, dai social, informazioni sbagliate
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Adolescenti e sessualità: il ruolo fondamentale dei genitori
Il dialogo sull’argomento evita che i giovanissimi apprendano, dai social, informazioni sbagliate

Viviamo in un’epoca di informazione e anticonformismo, eppure c’è un argomento che incute vergogna e soggezione, nonostante tanti sdoganamenti ed emancipazione: il sesso. Non tanto il sesso in genere, quanto quello spiegato agli adolescenti. Perché sono proprio loro ad aver bisogno di informazioni e spiegazioni utili a farsi un’idea corretta e non arricchita da esagerazioni e depravazioni facili da trovare in rete. Perché è proprio internet la fonte alla quale attingono i più giovani per informarsi su qualsiasi cosa, educazione sessuale compresa, ma non sempre le informazioni che ricevono sono le più corrette. Anche perché spesso i canali di ricerca scelti non sono i più scientifici e c’è il rischio concreto che le conoscenze che acquisiscono siano fuorvianti. Ai genitori, quindi, spetta il compito più importante di instradare i propri figli adolescenti in modo corretto nella conoscenza sessuale, riuscendo a mettere da parte desueti moralismi, comprensibili imbarazzi e fastidiosi tabù.

Affrontare l’argomento sesso con l’ex fagottino dalle manine cicciose può essere obiettivamente difficile, ma si deve tenere a mente che quella creatura ha raggiunto un nuovo step della sua crescita e, quindi, della vita ed è bene che abbia il corretto e amorevole supporto di mamma e papà per avere idee chiare e corrette. Le mamme potranno chiacchierare con le figlie magari riferendo quelle che sono state le proprie sensazioni alla stessa età, eliminando ogni barriera di imbarazzo semplicemente raccontando quella che è stata la propria esperienza. L’arrivo della prima mestruazione, inoltre, può rappresentare un’occasione da festeggiare per evitare qualsiasi preconcetto ed eliminare ogni accenno d’ansia. Ed i papà vedendo le loro bambine cresciute, diventate piccole donne, non dovranno evitare tutti i gesti di affetto e complicità che li legava a loro durante l’infanzia perché per quelle ragazzine potrebbe essere addirittura traumatico vedersi negare l’abbraccio al quale era abituata.

Con i figli maschi, invece, il dialogo non dovrà essere circoscritto ad argomenti vaghi, perché le sollecitazioni che gli adolescenti ricevono rappresentano una sorta di assuefazione alla divulgazione di contenuti anche pornografici alla portata di tutti. L’esperienza dei papà, invece, può essere il racconto esplicativo in un clima cameratesco che non lascia spazio all’imbarazzo e, invece, crea complicità. Anche i filmati porno di facile accesso dovranno essere ridimensionati spiegando ai fruitori più giovani che si tratta di finzione e che la vita reale è ben diversa. Fondamentali da mamma e papà sono anche le informazioni sull’uso dei contraccettivi, per evitare malattie o gravidanze indesiderate, sulle esigenze sessuali di donne e uomini, per insegnare la libertà di rifiutare un rapporto e l’importanza del rispetto di quel rifiuto.

TMT (ti.mamme team)

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