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PROGETTO GORILLAPatric Käslin: "Non siamo solo dei matti"

16.05.12 - 07:01
Grazie al Progetto Gorilla il 37enne di Verscio offre a cinque fortunati qualche ora di allenamento per porre le basi di discipline come il freeride per poi saper scendere in sicurezza dalle montagne
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Patric Käslin: "Non siamo solo dei matti"
Grazie al Progetto Gorilla il 37enne di Verscio offre a cinque fortunati qualche ora di allenamento per porre le basi di discipline come il freeride per poi saper scendere in sicurezza dalle montagne

VERSCIO – “Spesso non si sa quanto è bello il Ticino e quante possibilità offre”. Questo è il pensiero di Patric Käslin che, grazie alle attività proposte insieme ai suoi compagni di avventura di Ticino Freeride, sta facendo riscoprire il piacere di stare nella natura fra le bellezze del nostro Cantone.

“Ho viaggiato molto – ha spiegato il 37enne - ma quando torno apprezzo sempre il nostro territorio, le sue bellezze e ciò che ci offre. Ci sono luoghi che nemmeno conosciamo, panorami fantastici, ottimo cibo. Con lo sport possiamo riscoprire luoghi spesso dimenticati o sottovalutati”.

Grazie al Progetto Gorilla, Patric offre a cinque fortunati qualche ora di allenamento per porre le basi di discipline come il freeride o il downhill, per poi saper scendere in sicurezza dalle montagne. Il tutto si svolgerà sulla pista “Black Wood Line” del Nara, lunga più di tre chilometri e con un dislivello di 475 metri. 

“In questo sport non bisogna dare nulla per scontato, molti sottovalutano le tecniche base accorgendosi poi, una volta sulla pista, di come sia intenso. È pericoloso! Per molti siamo “i matti della montagna”, ma, come in ogni sport, è solo questione di allenamento e va praticato nei limiti delle proprie possibilità”.

“Queste discipline hanno una grande visibilità mediatica – ha continuato Patric - spesso i giovani vedono i video di chi letteralmente vola in bicicletta e vogliono fare altrettanto. In gruppo, inoltre, c’è sempre chi riesce a fare qualcosa in più e chi per non sfigurare vuole emularlo… Rischiano tutti di farsi male! Come in tutte le cose, c’è chi ha bisogno di più tempo e chi meno”.

Tutti si possono avvicinare a queste attività perché i ragazzi di Ticino Freeride hanno soluzioni per tutte le capacità, a loro si rivolgono i ragazzi dai 16 ai 30 anni ad esempio per il downhill, ma anche le famiglie e le aziende per qualcosa di meno sfrenato. “Spesso arrivano anche molti scettici nei gruppi, ma a fine giornata raccontano di essersi divertiti come bambini e di voler ripetere presto l’esperienza”. Addirittura viene offerta una prima assoluta in Svizzera, il quadriway, grazie al quale possono muoversi nella natura davvero tutti, anche chi è meno allenato o chi ha problemi e/o limiti fisici, così come con le biciclette elettriche.

Le gite guardano quindi oltre lo sport, come nel caso dei tour gastroculturali, che fanno riscoprire anche il piacere della buona tavola, in pieno stile Gorilla, all’insegna di una vita sana: “Mangiare bene, dopo una bella pedalata, in mezzo alla natura, non c’è di meglio!”, ha confermato Patric Käslin.

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