PRO JUVENTUTELa libertà è innata?

Libertà… Questo termine sta alla base delle democrazie occidentali. Siamo liberi, e consapevoli di esserlo. Per fortuna. E, oltre a ciò, sappiamo anche (o, per lo meno, dovremmo saperlo già dai tempi della scuola) che la mia libertà finisce nel momento in cui, allargando le braccia, vado a toccare sul naso il mio vicino (senza ridurglielo in poltiglia). Ma il concetto di libertà è qualcosa che si può insegnare ai nostri ragazzi? Oppure è qualcosa di innato, che esiste da sempre e che in un modo o nell'altro fa parte del patrimonio genetico di ogni individuo? Credo che l'esercizio della libertà, così come un sacco di altre cose importanti o (apparentemente) meno importanti sia qualcosa che si impara.

E che quindi da un altro punto di vista, si possa insegnare. Che idea abbiamo noi della libertà? Ne abbiamo una, in materia economica, per esempio? Oppure in materia di relazioni tra le persone, per ciò che concerne l'uso degli oggetti, il rispetto dell'ambiente nel quale viviamo? Poniamoci questa domanda e, poi, proviamo a sottoporre il nostro modo di pensare ad un giovane, a nostro figlio o figlia, per esempio. Sentiamo che idea hanno loro, i ragazzi, della libertà. Può darsi che il ragionamento sviluppato insieme ci convinca e ci soddisfi in quanto adulti; può darsi che, invece, non sia per nulla dal nostro punto di vista esauriente. E allora proviamo a chiederci il perché… Ci siamo persi qualcosa? Abbiamo ecceduto in qualcos'altro? E' l'ambiente che influenza i miei ragazzi? Tutto vero e tutto importante, e meritevole di riflessione e di azione educativa.