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Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia: dategli un'occhiata, per noi adulti ma soprattutto per loro
Son passati 25 anni dalla firma della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia. Un documento davvero molto importante, poiché ci permette di misurare il grado di coerenza che, noi adulti, mettiamo in essere con i nostri bambini e i nostri giovani. In cosa consiste questa convenzione? Senza entrare nel merito degli aspetti tecnici, si potrebbe dire che la convenzione (che, bisogna ricordarlo, è vincolante per chi l'ha firmata, e la Svizzera l'ha firmata…) ci si offre come un sestante, ci indica in un certo senso la via, la rotta che potremmo seguire per occuparci dei nostri bambini e dei nostri giovani.
Un itinerario (fatto di importanti e nobilissimi principi) che ci offre, a noi adulti, spazi di coerenza e di sicurezza per poter mettere in essere una sana educazione con i nostri bambini e i nostri giovani. La convenzione è quindi una cartina di tornasole che ci permette di riflettere e di dirci: sono o non sono in linea, sul piano educativo, con il rispetto dei diritti fondamentali di mio figlio o dei giovani con i quali entro in relazione? La convenzione è, ancora, uno splendido documento che ci consente di aprire una discussione sul grado di serietà con il quale ci si accinge a promuovere e sostenere le politiche dell'infanzia e della gioventù, a tutti i livelli (federale, cantonale, comunale, famigliare, associativo e via dicendo). Ecco, tra le altre cose, perché è importante. Invito tutti a darle un'occhiata, per rendere ancora più protagonista il bambino e il giovane con il quale entriamo in relazione.