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UCRAINA: SEGUI IL LIVESirene di allarme per raid aerei su Kiev già dall'alba: Segui il LIVE

12.12.22 - 07:57
Il grido d'allarme proviene da un'Ong norvegese: «Gli orribili bombardamenti delle infrastrutture rendono la vita invivibile in tanti posti»
keystone-sda.ch / STF (ROMAN PILIPEY)
Il grido d'allarme proviene da un'Ong norvegese: «Gli orribili bombardamenti delle infrastrutture rendono la vita invivibile in tanti posti»

La controffensiva di Kiev prende di mira i mercenari sanguinari della Wagner, i fedelissimi di Putin accusati dei crimini più atroci in Ucraina. A Melitopol bombe sono cadute su una caserma russa, secondo il Guardian base dei paramilitari di Prigozhin. Oltre 200 gli "invasori" eliminati, ha annunciato il sindaco ucraino della città occupata dalle truppe di Mosca. Risultati che risollevano il morale degli ucraini mentre si preparano a un Natale di guerra, gelo e blackout. E se il dialogo non è al momento un'opzione, i due fronti continuano ad armarsi per cercare di prevalere sul terreno.

22:01

Danneggiato un ponte a Melitopol
Un ponte della città di Melitopol occupata dai russi è stato danneggiato da un'esplosione. «I terroristi ucraini hanno danneggiato un ponte nel villaggio di Kostiantynivka, il quartiere orientale di Melitopol», ha scritto su Telegram Vladimir Rogov, leader del movimento «Siamo insieme alla Russia», citato dalla Tass. Secondo quanto riferito, un ordigno esplosivo è stato piazzato su un pilastro del ponte.

21:57

Attese centinaia di migliaia di profughi ucraini
Durante l'inverno, ci sarà un'altra ondata di centinaia di migliaia di rifugiati dall'Ucraina in Europa, a causa delle condizioni «invivibili» in quel Paese. A prevederlo è il capo dell'ong Consiglio norvegese per i rifugiati (Nrc), citato da Sky News. «Nessuno sa quanti, ma ce ne saranno centinaia di migliaia in più, poiché l'orribile e illegale bombardamento delle infrastrutture civili rende la vita invivibile in troppi posti», ha detto Jan Egeland, dopo essere tornato da un viaggio in Ucraina all'inizio di questo mese. «Quindi, temo che la crisi in Europa si aggraverà e che oscurerà ugualmente le crisi in altri luoghi del mondo», ha aggiunto.

21:56

Michel promette «aiuti adeguati» all'Ucraina
«L'Ucraina è, come sempre, al centro delle nostre preoccupazioni. La massiccia escalation militare della Russia dal 10 ottobre, con i ripetuti attacchi alle strutture critiche e alle infrastrutture energetiche dell'Ucraina, ha causato danni enormi alla rete elettrica del Paese. Milioni di civili sono rimasti senza elettricità, riscaldamento e acqua corrente. La situazione, aggravata dall'arrivo della neve e delle temperature sotto lo zero, richiede una risposta adeguata da parte nostra, anche in termini di preparazione e assistenza umanitaria». Lo scrive il presidente del Consiglio Ue Charles Michel nella sua lettera di invito ai leader europei in vista del summit di giovedì. «Al di là delle necessità immediate del Paese, è necessario anche un dibattito sostanziale su come garantire la sostenibilità del nostro sostegno militare e finanziario all'Ucraina», sottolinea Michel che, sull'emergenza energia, rimarca: «Quest'anno ha trasformato radicalmente il nostro panorama energetico e ha reso più chiara che mai la necessità di agire insieme. Garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e ridurre i prezzi per i cittadini e le imprese rimane la nostra priorità. In questo contesto, esamineremo i progressi compiuti da ottobre e forniremo ulteriori indicazioni».

21:26

Scholz: «Sanzioni più severe. La Russia non deve vincere»
È chiaro che le relazioni che avevamo con la Russia «vengono attualmente ritirate», ma «una Russia che pone fine alla guerra, e cittadini che in Russia aspirano a un futuro diverso, hanno anche bisogno della possibilità che in un altro momento sarà nuovamente possibile ricominciare la cooperazione economica». Lo ha detto oggi il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, citato dalla Dpa. Scholz ha subito aggiunto che questo tempo «non è però adesso. Ora rendiamo più severe le sanzioni». Il cancelliere ha accusato Putin di distruggere il futuro della stessa Russia, «e questo è ciò che deve giustificare di fronte al suo Paese e al suo popolo». L'obiettivo di Putin sarebbe un nuovo impero russo, perseguito con profonde violazioni del diritto internazionale, con missili su uomini e donne, bambini e anziani: «Per questo la Russia non deve vincere questa guerra. E la Russia non vincerà», ha detto.

19:09

«Aiuti più ingenti per una guerra più corta»
«Gli Usa sono i principali sostenitori dell'Ucraina, senza il loro sostegno saremmo in grave difficoltà. Pertanto, la fine della guerra dipende anche da questo sostegno. Per avere una guerra più breve, ci servono aiuti più ingenti». Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistato da David Letterman per il suo programma su Netflix «Non c'è bisogno di presentazioni». «Nessuno può dire quanto andrà avanti» la guerra, «sono una persona responsabile e so che per la gente è importante sapere quando finirà la guerra. È la domanda più importante, ecco perché merita una risposta importante. Per noi la fine della guerra, per quanto si dica, che ci si creda o no, sarà quando avremo reclamato le nostre terre e i nostri confini" e "quando tutte le nostre terre saranno libere dall'occupazione», ha sottolineato Zelensky.
 
 

19:08

«L'Ue incrementi gli aiuti militari a Kiev»
«L'Ucraina può porre fine a questa guerra con una vittoria e una pace giusta il prima possibile, e lo farà se il sostegno dell'Ue sarà notevolmente aumentato. Quindi, vi esorto ad aumentare in modo significativo gli aiuti militari per l'Ucraina». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba nel suo discorso online alla riunione del Consiglio Affari esteri dell'Ue, riportato da Ukrinform. Secondo Kuleba, ci sono tre modi per rafforzare il sostegno: fornire più armi e munizioni; ampliare il Fondo europeo per la pace per finanziare l'acquisto di armi; attivare rapidamente linee di produzione di munizioni, in particolare con il coinvolgimento delle imprese ucraine.
 

16:28

Colloqui in Vaticano? Niet.
La Russia respinge la proposta del cardinale Pietro Parolin di ospitare colloqui tra Mosca e Kiev in Vaticano. «Temo che i fratelli ceceni e buriati, oltre a me, non lo apprezzerebbero. Per quanto ricordo, non ci sono state parole di scuse dal Vaticano», ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, secondo quanto riporta la Tass. Il riferimento è alle accuse di crudeltà ai soldati buriati e ceceni in Ucraina formulate nei giorni scorsi da papa Francesco. (Fonte ats)

15:38

Il porto di Odessa ha ripreso a funzionare
Il porto di Odessa ha ripreso a funzionare dopo l'interruzione causata dagli attacchi russi con droni di fabbricazione iraniana. Incursioni che hanno lasciato senza energia elettrica l'intera città. Odessa è un dei porti del mar Nero utilizzati per esportare cereali dall'Ucraina. (fonte ats)

15:13

Sale a due il numero dei morti dell'attacco russo a Kherson
Sale a due morti il bilancio dell'attacco russo a Kherson. Lo riferisce Yaroslav Yanushevich, il capo della regione, su Telegram, come riporta Ukrinform. «Kherson è sotto il fuoco massiccio degli occupanti russi. Il nemico ha attaccato il microdistretto KhBK. In questo momento sappiamo di sette feriti, due dei quali sono morti», dice il rapporto. (fonte ats)

12:24
keystone-sda.ch / STF (ROMAN PILIPEY)Un uomo davanti alle macerie di una casa, nella regione di Kherson.
12:23

Bombe su Kherson
L'esercito russo ha lanciato oggi un attacco su Kherson e sui suoi sobborghi: una donna è stata uccisa, quattro persone sono rimaste ferite. Lo denuncia l'ufficio del procuratore della regione di Kherson, come riporta Ukrainska Pravda. (Fonte ats)

11:57

Ci sarà un nuovo inviato delle sanzioni
L'Ue nominerà un «inviato delle sanzioni» per un'applicazione più rigorosa delle sue restrizioni e per scongiurare l'aggiramento delle misure contro la Russia. Lo riporta il Guardian citando il Financial Times secondo cui è stato chiesto a David O'Sullivan, ex ambasciatore Ue negli Stati Uniti, di iniziare il lavoro dal prossimo anno. Secono quanto riferito da un alto funzionario Ue al Financial Times, la Commissione europea dovrebbe confermare la nomina domani. (Fonte ats)

11:40

A Parigi una conferenza in sostegno all'Ucraina
Il presidente francese, Emmanuel Macron, presiederà domani a Parigi la conferenza internazionale in sostegno alla resistenza civile dell'Ucraina, insieme al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che interverrà in videoconferenza da Kiev. A Parigi, sarà invece presente il premier ucraino, Denys Chmyhal. Intitolata "Solidali con il popolo ucraino", la conferenza riunirà circa 70 partecipanti di alto livello, in rappresentanza dei principali Stati e organizzazioni internazionali partner dell'Ucraina. Per l'Unione europea, è attesa la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Obiettivo dell'incontro, si legge in una nota diffusa dall'Eliseo, «rispondere ai bisogni urgenti degli ucraini per superare l'inverno, in particolare, rispetto all'accesso all'elettricità, al riscaldamento e all'acqua mentre le infrastrutture civili del Paese continuano a essere obiettivo dei bombardamenti russi». (Fonte ats)

11:17

Ennesima morte civile
Un civile è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti durante gli attacchi russi di ieri nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, come riporta Ukrinform. «L'11 dicembre i russi hanno ucciso un civile a Velyka Novosilka. Altre tre persone nella regione sono rimaste ferite», ha scritto Kyrylenko osservando che al momento è impossibile stabilire il numero esatto delle vittime a Mariupol e Volnovakha. (Fonte ats)

11:11

Non si esclude il blackout completo
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un'intervista al canale tedesco Ard, ripreso da Unian, ha affermato che l'ipotesi di un blackout completo in seguito ai bombardamenti russi «è abbastanza realistica, ma la situazione instabile non spingerà gli ucraini a lasciare il Paese». Come ha notato Kuleba, in caso di nuovi attacchi contro il sistema energetico ucraino, «le persone si sposteranno nelle zone rurali, dove c'è l'opportunità di bruciare legna da ardere». (Fonte ats)

10:42

Mosca verso maggiori forniture di grano ai Paesi poveri
La Russia vuole modificare l'iniziativa sul grano, per garantire che un maggior numero di forniture alimentari sia destinato ai Paesi più poveri del mondo. Lo ha detto oggi il vice ministro degli Esteri, Serghei Vershinin, come riporta la Tass. «Le principali forniture di grano non stanno arrivando ai Paesi più poveri. L'accordo a quattro è stato raggiunto con lo slogan di garantire la sicurezza alimentare soprattutto dei Paesi più poveri di Asia, Africa e America Latina», ha detto Vershinin. «Purtroppo, oggi i dati non confermano che la maggior parte del grano viene fornito in particolare a questi Paesi. Crediamo che ci debbano essere degli aggiustamenti», ha osservato il diplomatico, aggiungendo però che "l'iniziativa in sé è stata attuata». (fonte ats)

09:18

Improbabile che la Bielorussia invada l'Ucraina
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko non intende entrare in guerra in Ucraina a causa della possibilità di nuovi disordini interni se il suo apparato di sicurezza venisse indebolito dalla partecipazione a un costoso conflitto nel Paese: lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo rapporto pubblicato ieri. Funzionari di Mosca conducono costantemente campagne mediatiche per suggerire che le forze di terra bielorusse potrebbero unirsi all'invasione russa dell'Ucraina, ricorda l'Istituto. I leader bielorussi, incluso Lukashenko, talvolta si prestano a queste operazioni, proseguono gli esperti del think-tank: lo scopo della Russia è quello di bloccare le forze ucraine al confine bielorusso per impedire loro di rinforzare le operazioni in altre zone del teatro. Tuttavia, è «estremamente improbabile che la Bielorussia invada l'Ucraina nel prossimo futuro, a prescindere dal corso di queste operazioni informative», si legge nel rapporto dell'Isw, secondo cui è probabile che un eventuale coinvolgimento dell'apparato di sicurezza bielorusso nella guerra in Ucraina renda «Lukashenko vulnerabile a ulteriori disordini» interni. (fonte Ats)

08:11

Bilancio degli attacchi russi respinti nelle ultime 24 ore
Le forze ucraine hanno respinto nelle ultime 24 ore gli attacchi russi vicino a 11 villaggi nelle regioni di Lugansk e Donetsk, nell'est del Paese: lo ha reso noto su Facebook lo Stato Maggiore dell'esercito, come riporta Unian. «Nelle ultime 24 ore, le unità delle forze di difesa dell'Ucraina hanno respinto gli attacchi degli invasori nelle aree forestali di Stelmakhivka, Makiivka e Serebryansky della regione di Lugansk e Verkhnekamensky, Belogorivka, Soledar, Yurievka, Krasnogorovka, Maryinka, Novomikhailovka e Vremivka nella regione di Donetsk», si legge nel rapporto quotidiano dell'esercito. Lo Stato Maggiore aggiunge che i russi hanno lanciato due attacchi missilistici contro le infrastrutture civili della città di Konstantinovka, nel Donetsk, 11 attacchi aerei contro le posizioni delle truppe ucraine lungo la linea di contatto, oltre a più di 60 attacchi con sistemi missilistici a lancio multiplo sulle infrastrutture civili della città di Kherson e sulle postazioni delle truppe ucraine. (fonte Ats)

08:05

Biden: «Priorità agli sforzi per rafforzare la difesa aerea dell'Ucraina»
Nella sua telefonata di ieri con Volodymr Zelensky, Joe Biden ha parlato dei recenti pacchetti di aiuti Usa a Kiev, sottolineando come gli Usa stiano «dando priorità agli sforzi per rafforzare la difesa aerea dell'Ucraina» mentre continuano gli attacchi russi alle sue infrastrutture cruciali. Lo rende noto la Casa Bianca. Biden ha inoltre «accolto con favore la dichiarata apertura del presidente ucraino ad una pace giusta basata sui principi fondamentali racchiusi nella carta dell'Onu». (fonte ats)

07:55
Reuters
07:41

Allarme aereo su Kiev e altre città
Allarme aereo nelle prime ore del mattino nella capitale ucraina di Kiev e in diverse regioni del Paese. Secondo il servizio di allarme antiaereo, citato dalla Tass, le sirene dei raid aerei sono risuonate nella capitale e nelle regioni di Kiev, Cherkassk, Vinnitsa, Kirovograd, Nikolayev, Zhitomir, Odessa e Kharkov. (fonte ats)