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UCRAINA: SEGUI IL LIVEUcraina e Russia in guerra da 66 giorni: segui il LIVE

30.04.22 - 18:52
Putin pianifica l'annuncio di una «guerra totale» contro Kiev? Le autorità ucraine: «Non lo escludiamo».
Reuters (foto d'archivio)
Putin pianifica l'annuncio di una «guerra totale» contro Kiev? Le autorità ucraine: «Non lo escludiamo».
Nel frattempo, il presidente francese Emmanuel Macron ha promesso al suo omologo Volodymyr Zelensky di «rafforzare l'appoggio all'Ucraina in armi da difesa». Il Consiglio comunale di Mariupol: «Possibile svolta» per l'evacuazione.

Nonostante le atrocità commesse a Bucha, Mariupol e in altre città ucraine, Volodymyr Zelensky sarebbe ancora pronto a dialogare con Vladimir Putin, secondo quanto riporta la BBC. Tuttavia, il presidente ucraino è conscio che il rischio di fallimento dei negoziati con Mosca è alto. Così come alto è il rischio che lo zar decida di attaccare anche i Paesi della Nato.

Nel frattempo giungono segnali che fanno sperare in una svolta per le centinaia di civili da settimane intrappolati sotto l'acciaieria Azovstal. Kiev starebbe preparando la loro evacuazione. 

21:38

La Svezia alla Russia: «Inaccettabile violare il nostro spazio aereo»
«È totalmente inaccettabile violare lo spazio aereo svedese». Lo ha affermato il ministro della Difesa svedese Peter Hultqvist alla televisione pubblica Svt. «Questa azione non è professionale e data la situazione generale della sicurezza è molto inappropriata. La sovranità svedese deve essere sempre rispettata», ha aggiunto. Il ministero ha precisato che un aereo ha volato a est di Bornholm, un'isola danese nel Baltico, prima di dirigersi verso il territorio svedese. (fonte ats)

21:12

Azov: «Venti civili feriti evacuati da Azovstal»
Venti civili feriti sono stati evacuati dall'assediata acciaieria di Azovstal a Mariupol nel sud dell'Ucraina. Lo scrive il Guardian che riporta il video del vice comandante del reggimento Azov Svyatoslav Palamar, secondo il quale tra loro ci sono donne e bambini. (fonte ats)

20:26

Zelensky: «Anche dopo Bucha, con Putin bisogna parlare»
Dopo giorni in cui la parola sembrava affidata solo alle armi, tra mille cautele Russia e Ucraina tornano ad evocare i negoziati. «Se c'è una sola possibilità, dovremmo parlare», ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, tornando a proporre un faccia a faccia con Vladimir Putin, anche se «dopo Bucha e Mariupol» il rischio di un fallimento è alto. (fonte ats)

19:57

Mosca lascerà la stazione spaziale ISS, pesano le sanzioni
La Russia lascerà la Stazione Spaziale Internazionale per "colpa" delle sanzioni imposte a Mosca per la guerra in Ucraina. L'addio metterà fine a una delle poche aree di collaborazione fra Stati Uniti e Russia da quando è iniziata la guerra e segnerà il tramonto di quella che è divenuta un simbolo dell'esplorazione spaziale congiunta e comune. (fonte ats)

18:52

Scambio di prigionieri, 14 ucraini liberi
Oggi c'è stato un altro scambio di prigionieri tra Ucraina e Russia. Lo ha reso noto la vicepremier di Kiev Iryna Vereshchuk, aggiungendo che sette soldati e sette civili sono tornati a casa. Uno dei militari in mano ai russi era una donna incinta di cinque mesi, ha specificato, senza chiarire quanti russi siano stati liberati. (fonte ats)

18:13
Reuters (foto d'archivio)Missili su Odessa. Segnalate diverse esplosioni dopo le 18 locali.
18:08

«Diverse esplosioni a Odessa»
«I media e i testimoni ucraini riferiscono di molteplici esplosioni nella città meridionale di Odessa in Ucraina subito dopo le 18 ora locale». Lo riferisce la Cnn citando un testimone che ha visto almeno un aereo da combattimento sopra la città. Il comando operativo dell'esercito ucraino nel sud del Paese ha dichiarato su Telegram che la pista dell'aeroporto di Odessa è stata danneggiata. Le esplosioni sono state udite subito dopo che le sirene dei raid aerei hanno suonato in tutta la città.

17:34

Fuori dall'Azovstal, evacuato un piccolo gruppo di civili
Un piccolo gruppo di civili, 25 tra cui 6 minori di 14 anni, è uscito dall'acciaieria Azovstal, a Mariupol. Lo ha riferito la Tass. Nel grande complesso siderurgico ci sarebbero ancora centinaia di civili e un manipolo di militari ucraini. I piani per la completa evacuazione faticano a partire, tra le accuse reciproche di Mosca e Kiev.

17:11

«Possibile svolta» per l'evacuazione di Mariupol?
Ci sono segnali di una «possibile svolta nella messa in sicurezza di almeno una via di evacuazione» a Mariupol in Ucraina. Lo sostiene il consiglio comunale della città assediata nel sud del paese, stando a quanto scrive la Cnn. «C'è una speranza per l'evacuazione dei residenti di Mariupol nel territorio controllato dall'Ucraina», si legge nell'account Telegram del consiglio comunale che precisa che l'evacuazione dovrebbe effettuarsi «oggi da Port City, che è un centro commerciale». In questa fase, non è chiaro se l'evacuazione includerebbe le persone intrappolate nel complesso dell'acciaieria Azovstal. (fonte ats)

17:10

«Rivolte pianificate il 2 maggio a Odessa»
«I servizi speciali russi hanno pianificato di destabilizzare la situazione nella regione di Odessa incitando i cittadini a rivolte e proteste nella giornata del 2 maggio», in occasione dell'ottavo anniversario della strage nella Casa dei sindacati, dove morirono oltre 40 persone, evento per il quale è stato rafforzato il coprifuoco. Lo ha riferito la polizia nazionale, stando a quanto scrive Unian. Controlli sono stati effettuati nei confronti delle persone che potevano collaborare con la Federazione Russa. Durante le perquisizioni sono stati «trovati e sequestrati armi, armamentario comunista, opuscoli con simboli comunisti e altri simboli proibiti, oltre a granate, munizioni, telefoni cellulari e attrezzature». (fonte ats)

16:49

Non proliferazione, i lavori commissionali sullo "Start" proseguono
La Russia continua a lavorare con gli Usa nella commissione consultiva che deve redigere un nuovo trattato per la non proliferazione Start, in modalità remota attraverso canali diplomatici. Lo ha detto alla Tass il direttore del dipartimento per la non proliferazione e il controllo degli armamenti presso il ministero degli Esteri di Mosca, Vladimir Yermakov. «In qualsiasi caso, l'interazione nella commissione non si ferma, e i problemi che si presentano vengono esaminati da remoto attraverso i canali diplomatici», ha spiegato Yermakov. (fonte ats)

16:47

Berlino: «Non pagheremo il gas russo in rubli»
«Rivolgendomi a #Putin, lo dico molto chiaramente: non saremo ricattati! In futuro non pagheremo il gas russo in #rubli. Una cosa è chiara: stiamo facendo tutto il possibile per diventare il più rapidamente possibile indipendenti dalla Russia». Lo ha twittato il ministro delle finanze tedesco Christian Lindner. (fonte ats)

16:46
16:40

Kiev su una possibile mobilitazione generale russa: «Non lo escludiamo»
Il ministero della Difesa ucraino non esclude uno scenario in cui il presidente russo Vladimir Putin potrebbe annunciare una mobilitazione generale. Lo ha detto il portavoce del ministero, Oleksandr Motuzianyk, in un briefing con Ukrinform. "Se la Russia annuncerà una piena mobilitazione dipenderà, ovviamente, dai risultati dei combattimenti in corso nella zona operativa orientale. Cioè, se il nemico non riuscirà a realizzare i suoi piani nel prossimo futuro, un tale scenario è del tutto possibile, non lo escludiamo", ha detto. Motuzianyk ha anche affermato che l'esercito ucraino è consapevole che la Russia stia già conducendo una "mobilitazione segreta" in alcune regioni della Russia e stia reclutando attivamente mercenari per combattere in Ucraina. (fonte ats)

16:30

Kiev: «Servono sanzioni su energia e più armi»
«Sono tre gli strumenti che possono fermare la Federazione Russia». Lo ha detto il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mykhailo Podolyak, in un'intervista a Rai News 24. «Il primo, sanzioni forti, soprattutto nel settore energetico. Il secondo, aumentare le forniture militari all'Ucraina, armi necessarie qui adesso, anche per impedire alla Russia di entrare in Europa con le sue mire espansionistiche. Terzo, creare un'immagine completamente negativa della Russia per distruggere il lobbismo residuale russo che ancora c'è in alcuni paesi europei», ha spiegato. (fonte ats)

16:16

«Scomparsi due bus che evacuavano civili in Donbass»
I volontari ucraini lanciano l'allarme per due bus che stavano evacuando alcuni civili in Donbass: «Sono scomparsi, non abbiamo più notizie da ieri e non riusciamo a metterci in contatto con nessuno di coloro che erano a bordo», riporta la Bbc ricordando che in mattinata era stata diffusa la notizia di un attacco russo ad uno dei bus. (fonte ats)

16:14

Vucic ribadisce, no alle sanzioni contro la Russia
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha confermato il no di Belgrado alle sanzioni contro la Russia, sottolineando di voler prendere decisioni nell'esclusivo interesse della Serbia e dei suoi cittadini e non in quello di ambasciate dell'est o dell'ovest. «Non mi importa degli americani, dei russi, degli europei e di tutti gli altri. Io prendo le decisioni in linea con gli interessi della Serbia, sono stato rieletto e per altri cinque anni deciderò in questo modo, a favore della Serbia e dei suoi cittadini», ha dichiarato. (fonte ats)

15:52

«I russi hanno rubato il grano»
Il vice ministro dell'agricoltura ucraino ha accusato la Russia di aver rubato diverse centinaia di migliaia di tonnellate di grano dai territori ucraini. Taras Vysotskyi, parlando alla TV nazionale ucraina, ha anche detto che teme che la Russia possa rubare la maggior parte dei 1,5 milioni di tonnellate di grano nelle aree ora sotto il suo controllo. Il ministro dell'agricoltura, Mykola Solskyi, ha confermato i rapporti, dicendo che tale situazione potrebbe anche portare a carenze di cibo in aree che non sono sotto l'occupazione russa.

15:30

Conflitto nucleare inammissibile, l'invito di Mosca
La Russia invita gli altri Stati ad attenersi alla logica scritta nei documenti per prevenire una guerra nucleare e segue rigorosamente il principio che un tale conflitto è inammissibile. Lo ha detto oggi alla Tass il direttore del Dipartimento per la non proliferazione e il controllo degli armamenti del ministero degli Esteri russo Vladimir Yermakov. «È imperativo riaffermare il principio che i rischi di una guerra nucleare che non deve mai essere scatenata devono essere ridotti al minimo attraverso la prevenzione di qualsiasi conflitto armato tra potenze nucleari», ha aggiunto l'alto diplomatico. (fonte ats)

15:12

Sanzioni, la Russia lascerà la Stazione Spaziale Internazionale
La Russia lascerà la Stazione Spaziale Internazionale a causa delle sanzioni imposte per l'invasione dell'Ucraina. «La decisione è già stata presa, non siamo obbligati a parlarne pubblicamente», ha detto il direttore generale Dmitry Rogozin in un'intervista riportata dall'agenzia Bloomberg citando la Tass e Ria Novosti. «Posso dire solo questo: in linea con i nostri obblighi informeremo i nostri partner della fine del nostro lavoro sull'Iss con un anno di anticipo», ha aggiunto. (fonte ats)

14:23
keystone-sda.ch (Alexei Danichev)Secondo indiscrezioni da parte di funzionari sia russi che occidentali, Putin potrebbe a breve annunciare la guerra totale a Kiev.
14:22

«Putin potrebbe annunciare la guerra totale a Kiev»
Vladimir Putin potrebbe abbandonare il termine «operazione speciale» per indicare l'invasione dell'Ucraina e parlare di 'guerra totale' a Kiev. Lo riporta l'Independent citando indiscrezioni di funzionari russi e occidentali. In cerca di una «rivincita» per i fallimenti militari, gli alti ufficiali dell'esercito russo - riporta il media britannico - starebbero spingendo il presidente russo ad annunciare il cambiamento durante la parata annuale del Giorno della Vittoria il 9 maggio. La mossa permetterebbe al Cremlino di attivare la legge marziale, coinvolgere i suoi alleati in un aiuto militare e proclamare la mobilitazione di massa. (fonte ats)

14:19

Ruska Lozova, dopo la liberazione ancora bombe
Il villaggio ucraino di Ruska Lozova, nella regione orientale di Kharkiv, liberato ieri dall'occupazione russa, è stato nuovamente attaccato dalle truppe di Mosca che hanno provocato una vittima e 12 feriti. Lo ha scritto su Telegram il Servizio statale di emergenza ucraino ripreso da Ukrinform. La notte scorsa un ospedale, due condomini di nove piani e una parte della zona industriale sono stati bombardati nel distretto Nemyshliansky di Kharkiv. Dopo le esplosioni, gli appartamenti hanno preso fuoco e uno dei proprietari è rimasto ferito. Le strutture in cemento e gli infissi di un piano dell'ospedale sono stati parzialmente distrutti. (fonte ats)

14:17

Macron a Zelensky: «Nuovi aiuti militari»
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha promesso oggi al suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, di «rafforzare» l'aiuto militare e umanitario a favore di Kiev, secondo quanto ha appreso la tv BFM da sue fonti. Nel corso di una telefonata durata circa un'ora, Macron ha promesso in particolare di «rafforzare l'appoggio all'Ucraina in armi da difesa». (fonte ats)

14:15
TelegramIl lancio di un missile cruise che si solleva dalle acque del Mar Nero (fonte: canale Telegram della Difesa russa).
14:14

Mar Nero, obiettivi ucraini colpiti dai sottomarini russi
Il ministero della Difesa russo ha confermato ciò che l'esercito ucraino afferma da quasi una settimana: Mosca sta usando sottomarini nel Mar Nero per colpire obiettivi ucraini con missili da crociera. Lo riporta la Cnn. «L'equipaggio di un sottomarino diesel-elettrico della Flotta del Mar Nero ha lanciato una salva di missili da crociera Kalibr dal Mar Nero contro le infrastrutture militari delle forze armate ucraine», ha reso noto il ministero sul suo canale Telegram pubblicando un video che mostrerebbe il lancio dei missili. Una settimana fa le forze armate ucraine avevano riferito che due dozzine di unità della flotta russa stavano ancora operando nel Mar Nero, inclusi "sottomarini con armi missilistiche". Sempre Kiev aveva poi aggiunto che le truppe russe stavano «lanciando missili e bombardamenti su infrastrutture militari e civili, anche da bombardieri strategici, navi e sottomarini». (fonte ats)

13:46

La guerra atomica «più vicina oggi che nel 1962»
La Russia e l'Occidente sono più vicini alla guerra nucleare di quanto non lo fossero l'Urss e gli Usa durante la crisi dei missili di Cuba: ne è convinta la pronipote dell'ex leader sovietico Nikita Krusciov, che già nelle scorse settimane aveva avvertito del rischio che Mosca potrebbe essere pronta a usare le armi nucleari in Ucraina. La guerra in Ucraina potrebbe diventare più pericolosa poiché nessuna delle parti sembra disposta a "fare marcia indietro", ha detto Nina Khrushcheva, docente di affari internazionali negli Stati Uniti. Sia l'allora presidente degli Stati Uniti, John F. Kennedy, sia Krusciov decisero di ridurre l'escalation non appena lo spettro di una guerra nucleare divenne una vera minaccia, ha commentato Khrushcheva parlando al programma Today della Bbc. «Ciò che davvero salvò il mondo in quel momento fu il fatto che sia Krusciov sia Kennedy, qualsiasi cosa pensassero l'uno dell'ideologia dell'altro e non fossero d'accordo con essa, oltre al fatto che nessuno dei due voleva cedere per primo, quando apparve la minaccia di un potenziale conflitto di qualsiasi tipo, fecero subito marcia indietro», ha aggiunto. Ma questa volta nessuna delle due parti, «in particolare la parte russa», sembra essere disposta a indietreggiare, e questo è ciò che «mi spaventa di più», ha concluso (fonte ats).

12:36

Bucha, in una fossa altri tre corpi «torturati e legati»
Una fossa con i corpi di tre uomini torturati, imbavagliati e uccisi con un colpo al capo è stata trovata nel bosco vicino al villaggio ucraino di Myrotske, nel distretto di Bucha, regione di Kiev. Lo ha scritto la polizia di Kiev su Facebook citata da Ukrinform. «Le vittime sono state torturate a lungo; ferite di proiettili sono state trovate negli arti. I tre uomini sono stati finiti con colpi di arma da fuoco a un orecchio. Questa è un'altra fossa comune scavata dai soldati russi nel distretto di Bucha, dove più di mille cittadini sono stati uccisi e torturati», ha detto il capo della polizia della regione di Kyiv Andriy Nebytov. Le mani delle vittime erano legate, un panno era avvolto intorno agli occhi, e avevano un bavaglio sulla bocca, è stato raccontato. La polizia della regione di Kyiv ha già eseguito l'analisi esterna dei cadaveri, che sono adesso a disposizione dei medici legali. In totale finora gli investigatori hanno esaminato 1.202 corpi di civili uccisi dai soldati russi nella regione di Kiev. (fonte ats)

12:12

La propaganda russa «crea il caos» in Europa
«Quando è cominciata la guerra, i canali di propaganda russa come Primo Canale, Ntv e altri hanno cambiato i loro palinsesti per dedicarsi interamente alle news. Ricevono molti soldi per diffondere disinformazione, non solo in Russia ma anche attraverso l'Europa. Questo è pericoloso perché la disinformazione diffonde il caos in Europa». Lo ha detto all'agenzia italiana di notizie ANSA il ministro dell'Informazione ucraino Oleksandr Tkachenko, aggiungendo di aver chiesto «ai colleghi europei di sanzionare questi canali che ancora trasmettono sulle piattaforme satellitari». (fonte ats)

11:44

Mosca «respinge le proposte per aiutare la popolazione a Mariupol»
Mosca avrebbe respinto tutte le proposte per aiutare a salvare la popolazione di Mariupol: lo ha detto il negoziatore ucraino e consigliere del presidente Zelensky, Mikhailo Podoliak, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda. «Il presidente e il capo dell'Ufficio del presidente continuano a fare appello ai leader mondiali affinché ci aiutino a convincere la parte russa che un corridoio umanitario da Mariupol è vitale - ha detto Podoliak -. Alcuni leader politici si appellano a Putin attraverso i propri canali di comunicazione privati, cercano di convincerlo che questo deve essere fatto per ragioni umanitarie. Ma sfortunatamente non c'è risposta da parte russa». Podoliak ha sottolineato che la Russia sta dimostrando una totale riluttanza a negoziare e fare concessioni anche sulle questioni umanitarie ed è convinto che la distruzione di Mariupol e del reggimento Azov sarebbe una vittoria simbolica per Mosca. «Ogni giorno (la Russia schiera) la massima quantità possibile di artiglieria pesante e aviazione per distruggere (l'acciaieria, ndr) Azovstal. I russi non capiscono che ci sono bambini e civili lì, continuano a bombardare». (ats ans)

11:04
10:21

«Aereo ucraino diretto in Russia»
Alcune esplosioni hanno avuto luogo quest'oggi nella regione russa di Bryansk, secondo quanto riportato dai media statali russi, che hanno citato il governatore della regione. L'incidente ha avuto luogo poco dopo che le difese aeree di Mosca avrebbero impedito a un aereo ucraino di entrare nella regione, secondo l'agenzia di stampa RIA. «Non ci sono vittime», ha poi chiarito il governatore Alexander Bogomaz, che ha spiegato che è stato danneggiato un edificio logistico di un'infrastruttura petrolifera. Già negli scorsi giorni, hanno avuto luogo delle esplosioni in alcuni depositi petroliferi di Bryansk, città russa vicina al confine ucraino.

10:17
keystone-sda.chL'incendio di lunedì scorso in un deposito petrolifero a Bryansk, in Russia.
09:27

«Colpite delle forniture mediche»
Un veicolo che consegnava forniture mediche a un ospedale è stato centrato da colpi di mortaio a Severodonetsk. Lo ha scritto il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergii Gaidai, su Telegram riportato dall'agenzia di stampa Unian. Per il momento non si hanno notizie di feriti o vittime. Inoltre, due scuole e 20 palazzi residenziali sono stati danneggiati dai bombardamenti dell'esercito russo nelle ultime 24 ore sempre nella regione di Lugansk, ha reso noto Gaidai su Telegram, stando a quanto indica l'agenzia di stampa statale ucraina Ukrinform. (ats ans)

08:26
keystone-sda.chLavrov: «Noi non siamo in guerra con la Nato. È l'Occidente che evoca lo spettro di una guerra nucleare, non noi».
08:22

Lavrov: «Non siamo in guerra con la Nato»
Ancora Lavrov, che ha rilasciato due interviste questa notte, ad emittenti cinesi ed emiratine: «la Russia non si considera in guerra con la Nato e non minaccia un ricorso al nucleare come invece evocato dall'Occidente». Mosca «intende continuare a rispettare in modo equo i suoi impegni nell'ambito dei contratti internazionali relativi alle forniture di esportazione di alimenti, fertilizzanti, risorse energetiche e altri prodotti sensibili», ha poi chiarito.

08:14

«Contribuiamo a liberare il mondo dall'oppressione neocoloniale dell'Occidente»
Riportiamo alcune delle dichiarazioni che ha rilasciato ieri il Ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov: «Oggi non stiamo parlando di una "nuova guerra fredda", ma, come ho già notato, del persistente desiderio di Washington e dei suoi satelliti, che si vedono come «arbitri del destino dell'umanità», di imporre un modello americano-centrico dell'ordine mondiale.  i è arrivati al punto che la minoranza occidentale sta cercando di sostituire l'architettura ONU-centrica e il diritto internazionale formatosi dopo la seconda guerra mondiale con il proprio "ordine basato sulle sue regole"». Lavrov ha poi condannato i «tentativi dell'"occidente collettivo" di ostacolare il corso naturale della storia, di risolvere i loro problemi a spese di altri». Il mondo di oggi «ha diversi centri decisionali, è multipolare. Vediamo come gli stati dell'Asia, dell'Africa e dell'America Latina si stanno sviluppando dinamicamente. Ognuno ha una vera libertà di scelta, compresi i modi di sviluppo e la partecipazione ai progetti di integrazione. La nostra operazione militare speciale in Ucraina contribuisce anche al processo di liberazione del mondo dall'oppressione neocoloniale dell'Occidente, pesantemente mescolata al razzismo e al complesso di esclusività».

08:07
AFPZelensky in visita a Bucha.
08:07

Zelensky: «Mariupol è un campo di concentramento russo»
Il presidente Volodymyr Zelenskyy ha descritto la città assediata di Mariupol come un «campo di concentramento russo tra le macerie», nel suo discorso notturno rivolto al mondo. Il leader ucraino ha detto che la città portuale meridionale «che era una delle più sviluppate della regione» è stata lasciata «distrutta» dalle forze russe. «Quello che fanno gli occupanti in quella parte di Mariupol che purtroppo ancora controllano differisce in modo insignificante da quello che i nazisti hanno fatto nei territori occupati dell'Europa orientale», ha poi aggiunto.