Prezzo:
Lunedì 15 | 18.15
La tristezza è inabitabile
Conferenze
Luganese
“La tristezza è inabitabile” è il titolo del primo appuntamento della rassegna di incontri dedicati alle “Metamorfosi”, che si terrà lunedì 15 ottobre nella Sala Refettorio del Chiostro del LAC, con il patrocinio della Città di Lugano.
La rassegna di incontri è promossa dall’Associazione Nel «Fare arte nel nostro tempo» nel ciclo “Visioni in dialogo”.
Protagonista dell’appuntamento, Alfredo Jaar, artista, architetto e filmmaker che vive e lavora a New York ed è noto per il suo impegno etico e civile. Le sue opere sono state esposte nei più grandi musei del mondo. Ha partecipato alle Biennali di Venezia (1986, 2007, 2009, 2013) e di San Paolo (1985, 1987, 2010), oltre che a Documenta, Kassel (1987, 2002). Tra le personali più importanti quelle al New Museum of Contemporary Art di New York, alla Whitechapel Gallery di Londra, al Museum of Contemporary Art di Chicago, al MACRO Museo di Arte Contemporanea di Roma e al Moderna Museet di Stoccolma.
Jaar sarà presentato da Tobia Bezzola, direttore del MASI.
La conferenza si terrà in francese.
Il tema “Metamorfosi” è importante, particolarmente attuale, antico e universale. Può essere visto dalla prospettiva delle cause, degli impatti sulle grandi mutazioni collettive, sul piano dell’individuo. Questa prima rassegna di incontri promossa dall’Associazione-Nel «Fare arte nel nostro tempo» nel ciclo “Visioni in dialogo” affronta soprattutto i fenomeni globali, gli impatti collettivi, gli interrogativi su possibili scenari, e si articola come da consuetudine in più sedi istituzionali all’insegna dell’interdisciplinarità proponendo importanti relatori di formazione culturale, artistica e scientifica diverse e avvalendosi di molteplici collaborazioni e partner, lungo l’autunno 2018 e il 2019. Nel corso della seconda metà del 2019 altri appuntamenti sul tema METAMORFOSI si focalizzeranno sull’individuo, il progresso scientifico, le identità.
Perché “Metamorfosi”?
Mutamenti di stati fisici del nostro pianeta, spesso inaspettati dalle popolazioni, possono avere ripercussioni che non si ritenevano possibili. Stiamo entrando in una nuova era? La maggior parte degli studi mostra che sono in corso cambiamenti importanti nella morfologia geologica, chimica e biologica della terra. Le Nazioni Unite stimano che 65,3 milioni di uomini, donne e bambini sono in movimento a causa di disastri ambientali che a loro volta generano conflitti e persecuzioni. Di questi, 24 milioni hanno raggiunto spazi di transito dove sono confrontati con mondi che non conoscono e da cui non riescono a uscire. Si tratta di condizioni che con il tempo evolveranno verso soluzioni nuove? E noi? Saremo partecipi di una nuova epoca, capaci di far nostri progetti lungimiranti in grado di padroneggiare le trasformazioni, o abitanti inermi di un pianeta con risorse che si riducono, sviluppi demografici sempre più disuguali, in un ambiente ostile?
La letteratura occidentale ha affrontato le metamorfosi fin dall’antichità con Ovidio e ha continuato a percorrerne i fantasmi, da Kafka ai nostri giorni. L’Oriente ha proposto le sue visioni. Artisti contemporanei interpretano i cambiamenti del rapporto con la natura e i possibili impatti con visioni metaforiche e suggestive che contribuiscono a far sì che ognuno di noi si interroghi su possibili scenari.
Info Evento
Per adulti
Monday 15 October 2018
dalle 18.15
Indirizzo
Sala Refettorio - Chiostro del LAC
6900, Lugano
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