Dopo i lavori di riqualifica e valorizzazione iniziati nel 2016, l'ex comune del Mendrisiotto torna a riabbracciare le sue storiche cave. Gobbi: «Questo marmo ha preso vita in numerose opere europee»
ARZO - Grande emozione questa mattina per la cerimonia d'inaugurazione dell'anfiteatro naturalistico delle Cave di Arzo. Dopo i lavori di riqualifica e valorizzazione iniziati nel 2016 e costati 1,25 milioni di franchi, l'ex comune del Mendrisiotto torna a riabbracciare le sue storiche cave, che riaprono i battenti dopo oltre otto anni (erano state chiuse nel 2009).
Alla presentazione era presente anche il consigliere di Stato Norman Gobbi che ha ricordato l'importanza del marmo di Arzo importato in tutto il Continente. «L'attività delle Cave ha una lunga storia che risale al 1300. Da allora il marmo di Arzo ha preso vita in numerose opere sparse per l’Europa, dal più vicino Duomo di Milano o di Como, fino a monumenti nella lontana Varsavia».
Il consigliere di Stato ha infine lodato il Patriziato dell'ex comune, che ha finanziato metà del progetto (l'altra metà è a carico del Cantone. «Dimostra una dinamicità e una volontà di innovazione esemplari, che ci fanno ben sperare. L’auspicio è che anche in futuro la nostra identità venga sempre tramandata con la stessa passione e la stessa buona volontà di ora».
Un folto pubblico ha assistito alla cerimonia della rinascita, allietata pure dall'esibizione dell'artista svizzera Gardi Hutter.