Palloni e pallate, Russia “bannata”. Intanto giunge la triste notizia delle prime vittime anche tra gli sportivi ucraini
Volley, rugby, pattinaggio, calcio… niente di quel che è russo è benaccetto.
Per quel che può fare, per quanto è in suo potere, il mondo dello sport sta continuando a fare la guerra alla Russia. A un Paese che una guerra - quella vera - l’ha cominciata aggredendo l’Ucraina. È così che, nella speranza che tale sforzo serva, da giorni federazioni, squadre e atleti stanno muovendosi contro Vladimir Putin e tutto quello che il presidente russo rappresenta.
L'ITF, la Federazione internazionale di tennis, ha annunciato che Russia e Bielorussia non potranno prendere parte alle competizioni a squadre internazionali. Ciò significa che le due nazioni sono escluse da Coppa Davos e Billie Jean King Cup (ex Fed Cup). I singoli atleti, per il momento, restano invece ammessi ai vari tornei.
Si allunga già la lista degli sportivi deceduti durante il conflitto in corso in Ucraina. In un tweet la FifPro, la federazione internazionale dei calciatori professionisti, ha comunicato i decessi di Vitalii Sapylo, 21enne calciatore del Karpaty, e Dmytro Martynenko, attaccante 25enne dell'FC Hostomel.
Yevhen Malyshev, biatleta ucraino nelle fila della nazionale giovanile, è il primo sportivo (di cui si ha notizia ufficiale) deceduto nel conflitto in corso. Molti i messaggi di cordoglio apparsi sui social, trai quali quelli dei suoi ex compagni di squadra: «Gli eroi non muoiono mai».
Adidas prende posizione. Il noto brand ha annunciato di aver interrotto con effetto immediato il rapporto di sponsorizzazione con la nazionale di calcio russa.
Altra "disdetta". Questa volta ad intervenire è stata la Federazione internazionale d'atletica, che ha deciso di sospendere con effetto immediato gli atleti russi e bielorussi da tutte le competizioni.
Anche il Lugano fa sentire la sua voce. Il club bianconero, con un messaggio lanciato in diverse lingue da giocatori e staff, dice “No alla guerra”. Stop all’invasione russa in Ucraina, stop al conflitto armato.
#NoWar 🙏🏽 pic.twitter.com/Etn14s7zCi
— Hockey Club Lugano (@OfficialHCL) March 1, 2022
Anche la Federazione Internazionale di Sci ha fatto sue le direttive del CIO. Con effetto immediato - e almeno sino a fine stagione - nessun atleta russo o bielorusso potrà partecipare a nessuna competizione FIS. Toccati sci alpino, sci di fondo, snowboard, salto, combinata nordica e freestyle.
Markus Gisdol, allenatore tedesco del Lokomotiv Mosca, ha rassegnato le dimissioni a causa dell'invasione russa in Ucraina. «Per me allenare è il miglior lavoro del mondo, ma non posso esercitare la mia professione in un Paese in cui il leader è responsabile di un attacco in mezzo all'Europa. Non posso stare su un campo di calcio a Mosca, allenare i giocatori, pretendere professionalità quando a pochi chilometri di distanza si danno ordini che causano grandi sofferenze. È è una mia decisione personale e ne sono assolutamente convinto».
La federvolley mondiale ha deciso che giocatori, dirigenti e club russi e bielorussi non potranno più prendere parte alle competizioni internazionali.
The FINA Bureau has today made further decisions.
— FINA (@fina1908) March 1, 2022
More info 👉https://t.co/X6kyJ1O1j8#NoWar pic.twitter.com/lMy5NmZZ0r
Punito Putin - tolto l’ordine al merito assegnatogli nel 2014 - la FINA (Federazione internazionale di nuoto) ha comunicato che atleti, funzionari o squadre russi o bielorussi potranno partecipare alle sue competizioni solo come rappresentanti “neutrali”. Questi non potranno mostrare simboli nazionali o bandiere e non ascolteranno alcun inno.
Rientrato in Portogallo dopo giorni difficili trascorsi - con la famiglia - a Kiev, l’ex allenatore della Roma Paulo Fonseca ha virtualmente abbracciato il popolo ucraino. «Quello che ho visto è terribile - ha detto il tecnico - Gli ucraini sono persone incredibili: in molti volevano entrare nel Paese per aiutare l’esercito. Per tutti quelli che sono rimasti sarà difficile, ma credo che abbiano già vinto questa guerra».
FIVB Statement on the FIVB Volleyball Men's World Championship 2022.
— Volleyball World (@volleyballworld) March 1, 2022
➡️ https://t.co/MH0ktaTXN4 pic.twitter.com/qrbkdLCKXh
Visto che “non esistono più i presupposti per l'organizzazione del torneo”, la Federazione Internazionale di Volley ha tolto alla Russia i Mondiali maschili di pallavolo. La manifestazione, in programma dal 26 agosto all’11 settembre prossimi, sarà disputata in un’altra sede.
Fino a nuovo ordine, nessun atleta russo o bielorusso sarà invitato alle competizioni internazionali di pattinaggio. Alle manifestazioni in programma nelle prossime settimane non potranno partecipare neppure i funzionari rappresentanti dei due Paesi.
Russia e Bielorussia non potranno prendere parte ad alcuna competizione internazionale di rugby. Lo ha deciso World Rugby, che ha anche escluso la rappresentanza russa dal suo stesso Consiglio.