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TIMAMMEAstenospermia: quando l’infertilità si declina al maschile

23.05.23 - 07:00
Il problema può avere diverse cause e per scoprire la cura è necessario indagare sui fattori scatenanti
Depositphotos (tommaso1979)
Astenospermia: quando l’infertilità si declina al maschile
Il problema può avere diverse cause e per scoprire la cura è necessario indagare sui fattori scatenanti

Vita sedentaria, obesità, fumo e abuso d’alcol sono alcune delle abitudini in grado di influire sulla qualità degli spermatozoi di un uomo, causando quei problemi di lentezza o scarsa motilità che in medicina vengono indicati con il nome di astenospermia. Il problema diventa gravoso e può determinare la sterilità del soggetto che ne soffre, costringendolo a ricorrere insieme alla propria compagna alla fecondazione assistita per avere qualche possibilità di gravidanza. Quando una coppia non riesce a concepire un figlio, si rendono necessarie le verifiche della salute dall’apparato riproduttivo di entrambi i partner e, esclusi i problemi femminili, ci si concentra su quelli maschili. Per verificare la reale condizione di salute e di motilità degli spermatozoi, bisognerà ricorrere a un test, lo spermiogramma, svolto su un campione di sperma raccolto dopo alcuni giorni di astinenza. 

Per dirla semplicemente, il liquido sarà considerato normale se almeno la metà degli spermatozoi presenti risulteranno mobili e particolare attenzione sarà prestata anche alla loro qualità. L’astenospermia, come detto, può essere provocata da uno stile di vita poco corretto che tra abitudini alimentari sbagliate, abuso di droghe, farmaci o alcol può compromettere lo stato di salute dell’intero organismo. Alla base del problema, però, possono esserci anche altri motivi derivanti da fattori che interferiscono con la spermatogenesi, ovvero il processo che determina la formazione degli spermatozoi. Sarà quindi compito dello specialista consultato individuare la causa scatenante del problema. Tra i fattori che possono determinare l’astenospermia ci sono anche alterazioni del sistema endocrino o condizioni patologiche a carico delle strutture attraverso le quali passa lo sperma, quali infezioni urogenitali, malformazioni congenite, interventi chirurgici. 

In alcuni casi non è esclusa neanche la componente genetica per la quale, però, non sono stati ancora individuati i geni responsabili del disagio. Da non dimenticare che anche l’assunzione di farmaci come i chemioterapici antitumorali o gli antibiotici, ma anche la radioterapia locale possono causare astenospermia. Il problema, come è facile intuire dalla varietà di fattori che possono determinarlo, non ha un’unica via di soluzione e per individuare la terapia più idonea è necessario rivolgersi con fiducia a uno specialista e solo qualora le cure non fossero sufficienti a curare il disturbo, si potrà ricorrere ai trattamenti specifici per il raggiungimento di una gravidanza. Il problema, dopo l’iniziale comprensibile scoraggiamento, non deve diventare causa di disgregamento della coppia che ha diritto di sperare nell’ampliamento della famiglia seguendo la strada più idonea alle proprie esigenze.

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