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ti.mammeLa buona educazione non è un’eccezione

13.05.23 - 07:00
Insegnare le buone maniere ai bambini li rende adulti migliori
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La buona educazione non è un’eccezione
Insegnare le buone maniere ai bambini li rende adulti migliori

Non è mai troppo presto per insegnare le buone maniere ai bambini. Partendo da questo principio sarà più facile evitare l’evoluzione di piccoli barbari senza regole e disciplina che mangiano in maniera scomposta, non rispettano il proprio turno e non dicono «grazie» neanche per sbaglio. Questi e altri comportamenti sgradevoli rendono davvero difficile sopportare la rozzezza dei bambini che se sono sgarbati diventano davvero poco amabili. Nasce così l’appello a tutte le mamme e agli adulti pensanti che hanno a che fare con i pargoli: insegnate loro l’educazione, perché anche questo li renderà migliori. Quando un bambino capisce quello che gli viene detto, in modo semplice e chiaro, è il momento per cominciare a piantare nel suo comportamento i semini delle buone maniere, iniziando a lodare i suoi comportamenti corretti e a bloccare quelli sbagliati. Un bel «no» non si nega a nessuno, men che meno ad un pargoletto che fa qualcosa di sbagliato. E siccome anche i più piccoli possono imparare, sarà bene mettersi subito all’opera, senza lasciar correre i comportamenti errati solo perché si ha di fronte un nanerottolo, un piccoletto che, però, si incammina sulla via selvaggia di una vita allo stato brado. 

Anche perché se un comportamento sbagliato si consolida è molto più difficile correggerlo: quindi perché fare doppia fatica dopo quando si può intervenire subito ottenendo ottimi risultati? Si comincia da ciò che ci circonda. Le società multietniche nelle quali viviamo rendono inevitabile l’insegnamento del rispetto nei confronti di culture diverse dalla propria anche ai più piccoli che devono imparare a riconoscere e rispettare le differenze, magari interessandosi alle tradizioni diverse dalle proprie per comprendere abitudini nuove e individuare la loro importanza per chi le pratica. Segue la cosa più semplice e più preziosa, un cardine della buona educazione: ringraziare. Dire «grazie» o rispondere «prego» non comporta fatica, ma esprime apprezzamento e rispetto ed un modo efficace per insegnarlo è, come sempre, l’esempio di mamma e papà. Anche il saluto è fondamentale ed è bene insegnare ai piccoli a salutare quando arrivano in un luogo o lo lasciano, così come quando incontrano qualcuno. Imparare ad aspettare il proprio turno in qualsiasi circostanza è necessario per evitare di creare confusione o commettere una prepotenza. Mamma e papà dovranno dare il buon esempio e sostenere il proprio pargolo mentre impara ad aspettare in una fila o in una conversazione, rispettando appunto il proprio turno. 

Questi comportamenti dovrebbero rappresentare la norma ed è possibile insegnarli ai bambini sin da quando sono piccoli, affinché davvero diventino una normale abitudine. Man mano che i pargoli crescono, si potrà avanzare di livello insegnando loro l’esercizio del savoir-faire nella vita sociale e anche in ambito sportivo. Rispettare il luogo in cui ci si trova, pulendo e riordinando dopo aver fatto merenda o aver giocato, per esempio, è importante per essere graditi anche in casa d’altri e per fare pratica bisognerà cominciare in quella propria, mettendo a lavare il bicchiere usato o raccogliendo le briciole fatte sul tavolo. L’esercizio, del resto, migliora l’attitudine! In una competizione non bisognerà vantarsi per una vittoria o immusonirsi per la sconfitta, e bisognerà ringraziare per un complimento ricevuto, invece di ignorarlo o schermirsi. Per rendere davvero completo il bon ton di un bambino bisognerà anche insegnargli un po’ di galanteria: lasciar passare le persone anziane, mantenere aperta la porta a chi entra dopo in un ambiente, aspettare che qualcuno esca dall’ascensore o scenda dai mezzi pubblici prima di entrare o salire a propria volta. A ben guardare, la buona educazione è un esercizio quotidiano che aiuta a vivere meglio con gli altri, ma anche con se stessi, meglio impararla presto.

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