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ti.mammeNeonati e sonno: come regolarizzare il riposo notturno?

10.02.23 - 07:00
Scopriamo le corrette abitudini da rispettare per il benessere dei piccoli
Deposit (archivio)
Neonati e sonno: come regolarizzare il riposo notturno?
Scopriamo le corrette abitudini da rispettare per il benessere dei piccoli

La qualità del sonno è una condizione necessaria per il benessere psico-fisico di bambini e adulti: è questo che ci insegnano le regole del buon riposo e del vivere corretto. Ma tra la teoria e la pratica c’è sempre una grande differenza perché la seconda non risponde mai pienamente alla prima a causa di circostanze e situazioni che condizionano la qualità e la quantità delle ore di sonno che ognuno riesce a concedersi. Ogni genitore si prodiga al fine di rendere ottimale il riposo dei propri pargoli e per riuscirci indaga nelle teorie a disposizione che si preoccupano della gestione del sonno sin dai primi mesi di vita di ogni creatura. Una doverosa premessa chiarisce le diverse abitudini dei neonati: ci sono quelli che dormono poco e quelli che, al contrario, ronfano beati anche di giorno, rappresentando alla perfezione il criterio secondo il quale nelle prime settimane di vita il bebè ha bisogno quotidianamente di molte ore di sonno, anche 20, suddivise nel riposino di metà mattina e metà pomeriggio e in quello notturno.

Solo quando le ore di sonno superano queste soglie, diventa necessario consultare il pediatra per escludere altri problemi. Nella normalità delle cose, il sonno del piccolo anche se lungo non sarà esattamente regolare, visto che conta numerose fasi REM durante le quali il piccolo si agita e piange persino, pur continuando a dormire. Sarà bene, quindi, lasciarlo nella culla. Ci vorranno alcuni mesi per la regolarizzazione del sonno dei bambini, tenendo presente che ognuno avrà i suoi ritmi e ai genitori spetterà solo il compito di aiutarli ad abituarsi alla distinzione tra giorno e notte anche grazie all’impostazione di una corretta routine della nanna. Come aiutare il piccolo a regolarizzare il sonno? Mantenere il piccolo attivo tutto il giorno, giocando con lui e portandolo a passeggio, è un buon modo per farlo arrivare stanco al momento della nanna evitando però di farlo addormentare in braccio o in un posto diverso dalla stanza in cui dormirà durante la notte, questo potrebbe spaventarlo se svegliandosi non riconoscesse il luogo in cui si trova.

Meglio evitare eccessive stimolazioni a ridosso dell’ora della nanna e creare, invece, una routine del sonno: il bagnetto, seguito dalla pappa, un po’ di coccole e poi nanna, per esempio. Il rituale potrà essere mantenuto nel tempo, arricchendolo magari con la lettura di una favola prima di dormire. Per favorire la normalizzazione del sonno, inoltre, è utile mantenere sempre lo stesso orario per andare a letto e per svegliarsi così da stabilire senza errori il cosiddetto orologio biologico che favorisce la corretta igiene del sonno. Per regolare al meglio gli orari di sonno e sveglia, è utile ricordare che sino all’anno di età i piccoli dovrebbero dormire tra le 12 e le 16 ore, tra le 11 e le 14 ore i bambini sino a due anni e dalle 10 e le 13 ore quelli sino ai cinque anni, tempi comprensivi anche dei pisolini diurni e pomeridiani. Crescendo la situazione continua a variare e per i piccoletti tra 6 e 12 anni servono tra le 9 e le 12 ore di sonno per notte, che diventano tra 8 e 10 per gli adolescenti.

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