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ti.mammePassare da una culla a un letto può essere traumatico

12.09.22 - 08:00
Alcuni accorgimenti messi in atto dai genitori potrebbero perfino rendere il cambiamento allettante agli occhi del bimbo
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Passare da una culla a un letto può essere traumatico
Alcuni accorgimenti messi in atto dai genitori potrebbero perfino rendere il cambiamento allettante agli occhi del bimbo

Il lettino dei bambini è un po’ il posto sicuro in cui si conclude ogni giornata, con una routine da condividere con mamma e papà tra favole, coccole e pensieri felici. Ma arriva il momento in cui quel lettino deve essere cambiato: perché diventa troppo piccolo, perché arriva una sorellina a occuparlo o perché il piccolo prende l’abitudine di scavalcare le sbarre di contenimento per «evadere», rischiando di cadere e farsi male. Al di là del momento in cui il cambiamento si rende necessario, è importante capire se esso possa creare qualche scombussolamento per il bambino. In realtà questo avvenimento rappresenta per i bambini un passaggio entusiasmante perché è legato al loro diventare grandi e, quindi, diventa motivo di orgoglio e soddisfazione. Per essere sicuri di non tralasciare alcun aspetto, rischiando di lasciare in ombra qualche particolare capace di creare turbamento, è meglio organizzarsi per rendere il cambio di lettino un’esperienza positiva per tutti. È fondamentale iniziare con la condivisione dell’idea di cambiamento con il diretto interessato. Via libera, quindi, all’annuncio dell’arrivo di un nuovo letto più grande, adatto all’essere cresciuto del bambino. L’atteggiamento dei genitori deve essere positivo, ma deve tenere conto della reazione del piccolo che, qualora risultasse troppo negativa, potrebbe essere stemperata con l’utilizzo di un secondo lettino – prestato – per rendere il passaggio più graduale e naturale. Al bambino non andrà mai detto che deve liberare il vecchio lettino per far posto a un bebè, sarebbe indelicato e controproducente.
Rendere il nuovo letto un posto affascinante può agevolare il cambiamento. La struttura, se possibile, deve conquistare il bambino: via libera, quindi, a forme di suo gradimento come macchine da corsa, per esempio. Ma anche la biancheria deve rispettare il suo gusto, scegliendo federe, lenzuola e copri piumini con le fantasie e i suoi personaggi preferiti. Portare nel nuovo letto pupazzi e giochi aiuterà il bambino a ricreare un angolo familiare e, se aiuta, anche la copertina di quando era neonato può contribuire ad agevolare il cambiamento mantenendo un legame con il passato. Niente paragoni con il comportamento di altri bambini per invogliare il proprio pargolo ad accettare la nuova sistemazione: di dove dormono gli altri interesserebbe poco a chiunque sia costretto a cambiare abitudini. Meglio far vedere al diretto interessato un cartone animato che racconta di bimbi che dormono nel letto da grandi. Fondamentale mantenere le abitudini. La routine della buona notte, quindi, deve essere la stessa con tutti i rituali ai quali in bambino è abituato che continueranno a rassicurarlo, mantenendo i suoi riferimenti nonostante il cambiamento. Mantenere per il nuovo letto la posizione del precedente, se possibile, e sempre se lo spazio a disposizione lo consente si possono lasciare entrambi i letti a disposizione del piccolo, evitando un cambio radicale e repentino. Assicurarsi della sicurezza del nuovo letto è fondamentale, quindi meglio prepararsi a eventuali cadute sistemando un materassino o una trapunta sul pavimento dalla parte dei lati liberi del letto per attutirei potenziali impatti. Ed eliminare elementi ai quali il piccolo potrebbe urtare o nei quali potrebbe inciampare ora che è libero di alzarsi da letto, privo di sbarre, e camminare per la stanza, magari al buio. Puntare sul rumore bianco è un espediente che potrebbe funzionare, magari in abbinamento alle luci notturne. I suoni rilassanti capaci di filtrare anche i rumori improvvisi, accompagnati da riferimenti luminosi strategicamente posizionati nella stanza, possono essere, infatti, un aiuto per il piccolo nella fase di cambiamento, aiutandolo a superare anche quella sorta di regressione che potrebbe rendergli difficile l’impresa di addormentarsi in un letto nuovo. È bene evitare di aggiungere altri cambiamenti importanti contemporaneamente a quello del lettino – via libera per la sparizione dal ciuccio, ma magari è meglio aspettare qualche mese per togliere il pannolino - per evitare che il piccolo di casa si ritrovi stressato.

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