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TI.MAMMEUmidificatori e bambini: si può fare?

01.07.22 - 15:37
Migliorare la qualità dell’aria in casa previene malanni e disturbi del sonno.
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Umidificatori e bambini: si può fare?
Migliorare la qualità dell’aria in casa previene malanni e disturbi del sonno.

Vi siete mai interrogate sulla qualità dell’aria della vostra casa? Può sembrare un’analisi da fanatici ambientalisti, ma in realtà è un passo importante per evitare qualche problema di salute o disturbi del sonno. L’evidenza di alcune ricerche ha dimostrato che anche l’aria delle nostre case è sempre più inquinata a causa dell’utilizzo di prodotti contenenti sostanze nocive. A questo si aggiunge che in inverno, con i termosifoni accesi, l’aria può diventare particolarmente secca diventando, così, fonte di diversi problemi per i piccoli e per i grandi.

L’aria troppo calda o secca, per esempio, può essere pericolosa per la salute di adulti e bambini ed è soprattutto per loro che spesso è consigliato l’uso di un umidificatore in casa. Tosse, allergie, secchezza di occhi, naso e gola oltre che della pelle e delle labbra sono alcuni dei fastidi provocati dall’aria secca ed a lungo andare, i soggetti con mucose secche sono più esposti a malanni, mentre il naso secco risulta frequentemente tappato e disturba la respirazione durante il sonno. I bambini, in particolar modo, sono i più esposti alle malattie di stagione e possono soffrire più facilmente di disturbi del sonno ed è per questo che l’utilizzo di un umidificatore può essere di grande efficacia, migliorando la qualità dell’aria in casa.

Appare una buona idea, quindi, dotare la cameretta dei piccoli di un umidificatore, da utilizzare soprattutto in inverno con il riscaldamento acceso. La scelta potrà essere fatta tra umidificatori a freddo – i più indicati per la stanza dei bambini, perché più sicuri – o a caldo. I primi funzionano ad ultrasuoni, mentre gli altri riscaldando l’acqua producono il vapore che umidifica l’aria. È evidente che gli umidificatori a freddo, che sono anche molto silenziosi, risultano più sicuri nell’ambiente in cui si trovano i pargoli perché evitano il rischio di scottature, provocate dall’acqua che raggiunge i 100 gradi di temperatura.

TMT (ti.mamme team)

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