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ITALIA«Quanto ho sofferto per quella cosa che dicevano di me»

03.01.20 - 14:36
Tanto dolore, per una fake news (indovinate quale?). Simona Ventura ne ha parlato, presentando la sua nuova autobiografia
Sperling&Kupfer
Le copertine dell'autobiografia "Codice Ventura"
Le copertine dell'autobiografia "Codice Ventura"
«Quanto ho sofferto per quella cosa che dicevano di me»
Tanto dolore, per una fake news (indovinate quale?). Simona Ventura ne ha parlato, presentando la sua nuova autobiografia

MILANO - Piccoli segreti, racconti inediti e tante curiosità circa la sua vita personale e lavorativa. Così Simona Ventura ha presentato “Codice Ventura”, un libro che racconta la sua avventura nel mondo della tv e che rivela numerosi retroscena, anche non felici, riguardanti la carriera dell’ex showgirl oggi presentatrice.

All’interno del libro, anche le difficoltà vissute dalla Ventura a causa di una fake news che l’ha accompagnata per anni: «Quante volte mi hanno accusato di aver fatto uso di droga - ha dichiarato la Ventura in un’intervista al Fatto Quotidiano - è una fake news che mi ha fatto stare molto male: mi feriva l’idea di dare quell’impressione. Peraltro, non avendone mai fatto uso, nemmeno me ne accorgevo se qualcuno vicino a me ne faceva uso».

Tra i motivi che hanno fatto stare male la Ventura l’impossibilità di capire chi e perché abbia messo in giro questo pettegolezzo: «Non ho mai scoperto come o chi ha innescato questa fake news. Ma purtroppo sono stata tradita tante volte. Detto questo, la vita mi ha sempre ripagato di queste sofferenze e agli altri l’ha fatta pagare».  

E da questo punto di vista la Ventura ha assolutamente ragione. Basti pensare alla brillante carriera che ha saputo coltivare sin da giovanissima, passando da ruoli istrionici come quelli della conduttrice-valletta di “Mai Dire Gol” fino al ruolo di giudice in “X Factor Italia” - programma che con la Ventura ha raggiunto il maggiore successo - giungendo infine al recente “Il Collegio”, programma “di nicchia” capace però di riscuotere un gran consenso tra il pubblico.  

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