Storia e virtù dell'alimento per eccellenza svizzero: la polenta!
Da una ricerca esclusiva di tio, 20 Minuten e 20 minutes (con l'istituto gfs.bern) la polenta risulta il cibo preferito dei ticinesi (l'85% dichiara di mangiarne spesso).
LUGANO. Questo alimento giallo, morbido e fumante è un alimento ricco di storia, simbolo del presente e del passato. Definito come pane dei poveri, alimento per contadini e balie, piatto da riciclare per la fantasia di mamme e nonne, la polenta non è più solamente un cibo di valli, contadini e montanari ma rappresenta oggi una ricercata specialità gastronomica.
Conosciuta già dalle antiche civiltà (Maya, Aztechi, Greci e Romani), che la realizzavano principalmente con il farro, la polenta veniva condita con salsa acida, carni (agnello e maiale), latte e formaggi. Plinio e Apicio, più di due millenni fa, hanno tramandato per i posteri le ricette delle polentine. Ma è grazie a Cristoforo Colombo se oggi conosciamo la polenta di farina di mais. Al ritorno dal suo viaggio dal Nuovo Continente, portò infatti con sé alcuni sacchetti di semi di "mahiz" (nome indigeno che significa "grani d’oro").
La polenta è da sempre un cibo trasversale che piace a tutti. Storicamente, dopo aver nutrito i signori e i palati raffinati, divenne in tempo di guerre e carestie alimento dei poveri, riscoperta come fonte economica di calorie (ma carente in principi nutritivi, in modo particolare di vitamine: fu la causa del diffondersi della pellagra). È anche il cibo preferito dalle balie, che da tale nutrimento traevano nuovo latte. Dal punto di vista nutrizionale la farina di mais è ricca in carboidrati, mentre è povera di proteine (glutine) e vitamine.
Oggi il morbido alimento giallo è sempre protagonista delle tavole, sia come piatto d'accompagnamento che come alimento principale in sostituzione di pasta e riso. Ma carni, formaggi, verdure e funghi restano soltanto degli attori secondari.
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