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PROGETTO GORILLAIvo Adam, il cuoco del Seven di Ascona: "Impariamo a cucinare con i colori"

19.09.12 - 07:00
Partecipa al concorso per vincere 6 corsi di cucina con Ivo Adam che si terrà il 20 ottobre ad Ascona, presso il ristorante Seven.
guzo.ch
Ivo Adam, il cuoco del Seven di Ascona: "Impariamo a cucinare con i colori"
Partecipa al concorso per vincere 6 corsi di cucina con Ivo Adam che si terrà il 20 ottobre ad Ascona, presso il ristorante Seven.

LUGANO - Scopri anche tu cosa succede dietro le quinte di un ristorante a 5 stelle. Tio.ch, 20 minuti e Gorilla mettono in palio 6 corsi di cucina con il cuoco di fama mondiale Ivo Adam, a cui abbiamo posto alcune domande. Ecco le sue deliziose e appetitose risposte:

Auguste Escoffier definì l’essenza della cucina francese con “du beurre, du beurre et encore du beurre”. Come definiresti l’essenza della tua cucina?
"Escoffier avrebbe anche detto "il buon cibo è alla base della felicità". In altre parole noi siamo ciò che mangiamo.  In effetti con i condimenti grassi si copre il sapore a volte insipido di alcuni alimenti. Bisogna però anche dire che se il prodotto fresco è di qualità, c’è poco bisogno di aiutarsi con i condimenti".

Hai ammesso che ti piace sperimentare: qual è stata la combinazione peggiore che tu abbia mai fatto?
"Insomma... un paio di volte le cose sono andate storte. Ma è questo il succo di fare esperimenti: bisogna avere coraggio e provare anche cose nuove che poi, forse, non funzionano. Non è solo una scuola di cucina ma anche di vita. Ad esempio per quanto strano possa sembrare ci si puo‘ orientare con i colori: i rossi si sposano bene con i bruni, quindi ad esempio la carne scura puo‘ andar bene con le more, ed è una combinazione che mi convince".

In Europa esiste un solo ristorante vegano stellato Michelin. È perché c’è meno mercato o perché effettivamente è più difficile cucinare senza derivati animali?
"Da un punto di vista tecnico non è affatto difficile. Al contrario: ottenere qualcosa di buono da un pezzo di carne di bassa qualità, è certamente più difficile che ottenere un filetto tenero da un pezzo di carne di prima scelta. A livello commerciale è molto difficile che il vegetariano possa prendere piede in un menù Gourmet. Per un intero anno ho avuto menù vegetariani sulla carta, ma molti clienti si presentavano puntualmente con “desideri carnali”. Il menù verde non ha funzionato molto. D’altronde non si va tutti i giorni a mangiare alta gastronomia, e quando capita si vuole provare cibo “costoso”, che in questi casi si tratta di carne e pesce".

In un’intervista hai dichiarato che tua nonna mangiava spesso patate lesse, formaggio e marmellata. Nel futuro i tuoi nipoti potranno dire che nonno Ivo mangiava spesso…, cosa?
"Sono un fanatico del formaggio. Più è forte il sapore, più sono interessato. È stata  mia nonna a influenzarmi in questo. Molti dei miei nuovi piatti al Ristorante Seven sono basati su sapori che ho vissuto da bambino".

Oggigiorno in televisione troviamo diversi reality show alla ricerca di cuochi. Pensi sia un buon modo per scoprire talenti?
"Bisogna fare delle distinzioni.  Ci sono talenti creati per la televisione e lo spettacolo e ci sono talenti per la cucina innovativa e precisa. Non direi che la televisione produca talenti in questa seconda accezione, produce piuttosto personaggi per l’opinione pubblica".

Adamo ed Eva non seppero resistere ad una mela. Nel tuo personalissimo Eden, quale sarebbe il frutto del peccato?
"
(ride) Così mi mette all’angolo. Non posso di certo rivelare su un giornale il mio frutto proibito. Passiamo alla prossima domanda".

Il 20 ottobre spiegherai ai ragazzi di Gorilla come si cucina una pizza. Qual è la dote necessaria ad un pizzaiolo per avere successo?
"Chiunque abbia mai visto un pizzaiolo all’opera sa molto bene che ciò che serve è innanzitutto l’esercitazione. Ed è giusto conoscere le esatte combinazioni degli ingredienti. Per la pizza vale il motto: meno si mette e meglio è".

Come mai hai deciso di collaborare con il progetto Gorilla?
"Da molti anni sono legato a Stifti, il creatore di Gorilla. Considero l’obiettivo della Fondazione, ovvero aumentare la consapevolezza e la passione per la cucina nei bambini e negli adolescenti, come un compito molto importante".

 

 

 

 

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