Essere forti non vuol dire essere violenti

Insegniamo ai giovani i valori positivi della forza
Qualcuno diceva che la villania è l'imitazione della forza da parte di chi forte non è. Vien da chiedersi, allora, cosa sia la forza, e come la si possa contestualizzare nel mondo dell'educazione. Ad esempio: è vero – come sembrerebbe – che l'uso della forza rappresenta qualcosa di negativo, da fuggire o, addirittura, da condannare? La forza in quanto tale è un elemento da eliminare in materia di educazione dei nostri ragazzi? Non lo credo. La forza è una qualità a mio parere che va riconsiderata con maggiore attenzione e precisione. Chi di noi non avrebbe voluto essere più forte, più determinato, più capace in una circostanza della nostra vita?
Essere forti è importante, poiché ci permette di resistere nelle situazioni di difficoltà, di stringere i denti quando le cose sembrano andare male, di dirsi che questo o quello basta, di fermarsi a riflettere prima di agire, e via dicendo. Non confondiamo, allora, l'uso della forza con l'uso della violenza. Insegnare ai giovani il sapiente, maturo, ponderato uso della forza significa insegnar loro a non mollare alla prima difficoltà, a motivarsi quando le cose vanno male, ad aiutare e a difendere coloro che sono deboli, fragili o semplicemente inermi… Proviamo quindi ad insegnare i valori positivi della forza ai nostri giovani, e vedremo che questi si accompagnano perfettamente ad altri concetti, quali lo stare bene con gli altri, il rispetto, l'attenzione per i meno fortunati.





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