RUSSIA - LIVEUna domenica di lutto. «Piangiamo»

Anche il quarto terrorista è in detenzione preventiva
Detenzione preventiva fino al 22 maggio anche per la quarta persona accusata di aver commesso l'attacco terroristico di venerdì. Il suo nome è Muhammadsobir Fayzov, riferisce dall'aula del tribunale di Mosca un corrispondente dell'agenzia Ria Novosti. (fonte Ria Novosti)

Terzo terrorista in detenzione fino al 22 maggio
La giudice Elena Lenskaya del tribunale Basmannyi di Mosca ha confermato l'arresto di Shamsidin Fariduni, il terzo imputato nel caso dell'attacco terroristico alla Crocus City Hall. La richiesta di carcerazione è stata accolta e per l'imputato è stata scelta una misura preventiva valida fino al 22 maggio. (fonte Ria Novosti)

La Francia alza il livello di allerta
Il primo ministro francese Gabriel Attal ha annunciato in serata di "elevare" il piano Vigipirate al suo massimo livello, in seguito all'attacco a Mosca rivendicato dall'Isis.

«Di fronte alla rivendicazione dell'attacco da parte dello Stato islamico e alle minacce che gravano sul nostro Paese, abbiamo deciso di portare Vigipirate al suo livello più alto: emergenza attentati», ha precisato Attal dopo il consiglio di difesa tenutosi all'Eliseo.

In gennaio il piano Vigipirate era stato declassato al livello 2 ("sicurezza rafforzata - rischio di attentato"). (fonte Ats Ans Afp)

Anche il secondo si è dichiarato colpevole
Anche il secondo sospettato, Saidakrami Rachabalizoda, «ha ammesso la sua colpevolezza». Lo riferisce sempre l'agenzia stampa Ria Novosti citando fonti giudiziarie. (fonte Ria Novosti)

Uno dei sospetti ammette le sue responsabilità
Dalerjon Mirzoev, sospettato dell'attacco al Crocus City Hall, ha ammesso pienamente la sua colpevolezza. Lo riferisce il ​​servizio stampa del tribunale cittadino di Mosca, citato dall'agenzia Ria Novosti.

«Mirzoev, come parte di un gruppo armato organizzato, ha partecipato a una sparatoria contro cittadini della Federazione russa che erano presenti nei locali» della sala da concerti. «Dopodiché l'accusato ha appiccato il fuoco all'edificio. Mirzoev ha ammesso la sua colpevolezza per intero», ha spiegato la fonte.

In precedenza la procura aveva chiesto l'arresto per Mirzoev e la seconda persona accusata per l'attentato, Saidakrami Rachabalizoda. La corte ha esaminato la richiesta a porte chiuse. Mirzoev è stato preso in custodia. (fonte Ria Novosti)

Misure di sicurezza rafforzate in tribunale
I sospettati dell'attacco terroristico alla Crocus City Hall sono stati portati domenica sera al tribunale Basmannyj di Mosca. Lo riferisce un corrispondente dell'agenzia Ria Novosti.

Le misure di sicurezza sono state notevolmente rafforzate nell'area che circonda il tribunale: transenne sono state poste su entrambi i lati della strada e la polizia pattuglia la zona. (fonte Ria Novosti)

In due accusati di terrorismo
Due degli uomini arrestati con l'accusa di aver partecipato all'attacco terroristico della Crocus City Hall sono stati formalmente accusati di terrorismo. In caso di condanna rischiano l'ergastolo (anche se in Parlamento si è tornati a parlare del ripristino della pena di morte). (fonte Ria Novosti)

Sale il numero dei feriti
Le autorità sanitarie della regione di Mosca hanno rivisto leggermente il numero dei feriti dell'attentato alla Crocus City Hall. Attualmente sono 182 le persone ricoverate nei vari nosocomi, secondo la lista aggiornata a domenica sera. (fonte Tass)

L'omaggio dei Picnic
I membri del gruppo rock Picnic, protagonisti del concerto in programma venerdì nella sala da concerti Crocus City Hall, hanno deposto dei fiori in memoria delle vittime della strage. Hanno osservato un minuto di silenzio e quindi hanno espresso le condoglianze alle famiglie delle 137 vittime.

Il cantante Edmund Shklyarskiy ha dichiarato: «Questa atrocità è una crudeltà insensata e inimmaginabile». I Picnic hanno perso un collaboratore nel corso dell'attentato, come da loro stessi confermato. (fonte Tass)

Non si potrà ricostruire la sala da concerti
Non si potrà ricostruire una sala da concerti nello stesso luogo della strage di venerdì. A dichiararlo su Telegram è la deputata alla Duma di Stato Tatyana Butskaya, citata dall'agenzia stampa Ria Novosti. «Considero impossibile costruire nuovamente una sala da concerti sul luogo della tragedia». Butskaya pensa che tale eventualità sia «spudorata» e che non si debbano organizzare «danze sui corpi» delle vittime dell'attacco terroristico. (fonte Ria Novosti)

Putin rivolge un pensiero alle vittime
Il presidente russo Vladimir Putin ha acceso oggi una candela in memoria delle persone uccise nell'attacco terroristico al Crocus City Hall di Mosca in una chiesa situata nell'area della residenza presidenziale a Novo-Ogaryovo situata nell'oblast della capitale. Lo ha reso noto il portavoce di Putin Dmitry Peskov, citato dalla Tass. Un video diffuso dal servizio stampa del Cremlino mostra il presidente che accende una candela davanti al crocifisso e si fa il segno della croce tre volte.

Un bielorusso tra le vittime
C'è un cittadino bielorusso tra le vittime dell'attentato alla Crocus City Hall. Lo ha riferito l'ambasciata in Russia tramite Telegram. «Siamo spiacenti di informarvi che nell'elenco delle persone uccise a seguito dell'attacco terroristico a Krasnogorsk il 22 marzo 2024 figura un cittadino della Repubblica di Bielorussia nato nel 1978. Le nostre condoglianze alla famiglia e agli amici della persona deceduta. Chiediamo ai rappresentanti dei media di rispettare la privacy delle vittime della tragedia». (fonte Ria Novosti)

Un terrorista dichiara «Allahu akbar»
«Allahu akbar»: lo dice chiaramente uno dei terroristi dell'Isis nel video girato da loro durante la strage al Crocus City Hall di Mosca. La frase è pronunciata - ma non gridata, come in altri attentati dello Stato Islamico - a circa metà del filmato ed è l'unica dichiarazione in arabo, mentre il resto delle dichiarazioni è in lingua non araba. (fonte ats ans)

«Nessun avvertimento sull'attacco»
L'ambasciata russa a Washington afferma di non aver ricevuto alcun avvertimento su un possibile attacco terroristico a Mosca da parte degli Stati Uniti. «Non abbiamo ricevuto alcuna notifica o messaggio in anticipo», ha detto l'ambasciatore Anatoly Antonov secondo quanto riportato dalla Cnn aggiungendo di «non aver avuto contatti né con la Casa Bianca né con il Dipartimento di Stato su questo tema». (fonte ats ans)

La Tass si corregge: 180 è il numero dei feriti
L'agenzia russa Tass ha corretto una notizia data in precedenza, citando le autorità sanitarie della regione di Mosca, secondo le quali il numero dei morti nell'attacco al Crocus City Hall era salito a 180. Il numero citato non si riferisce agli uccisi, ma ai feriti. (fonte ats ans)

I morti sono 180
Le autorità sanitarie russe, citate dall'agenzia Tass, hanno nuovamente visto al rialzo il bilancio delle vittime. Ora si parla di 180 morti.

Chiesto il ritorno alla pena di morte
Diversi politici di spicco vicini al presidente russo Vladimir Putin hanno chiesto di ripristinare la pena di morte dopo l'attacco di venerdì a una sala concerti di Mosca. I critici hanno lanciato l'allarme su questa richiesta, anche a causa dell'ampio uso che la Russia fa delle leggi antiterrorismo e anti-estremismo per colpire gli oppositori del Cremlino e i sostenitori dell'Ucraina.

La Russia ha una moratoria sulla pena capitale dagli anni '90 ma nel campo di Putin si stanno moltiplicando gli appelli a revocarla. «Ora vengono poste molte domande sulla pena di morte», ha dichiarato sabato Vladimir Vasilyev, capo del partito Russia Unita al governo nella Duma di Stato, la camera bassa del parlamento. «Questo argomento sarà sicuramente trattato in modo approfondito, professionale e sostanziale. Verrà presa una decisione che soddisferà l'umore e le aspettative della nostra società», ha dichiarato Vasilyev in una dichiarazione video.

«È necessario riportare la pena di morte quando si tratta di terrorismo e omicidio», ha dichiarato sabato Yury Afonin, vice capo del comitato di sicurezza della Duma di Stato. (fonte ats ans afp)

I presunti terroristi sono di nuovo a Mosca
I sospettati per l'attacco di venerdì al Crocus City Hall di Mosca sono stati portati oggi nella sede centrale del Comitato investigativo federale a Mosca. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti citando lo stesso comitato. (fonte ats ans)

Il bilancio si aggrava
È salito a 137 il numero delle persone uccise nell'attacco di venerdì sera al Crocus City Hall di Mosca, quattro in più rispetto al bilancio di ieri. Lo ha reso noto il Comitato investigativo russo, citato dalle agenzie di Mosca, aggiungendo che sul luogo sono stati trovati due fucili mitragliatori Kalashnikov e molte munizioni non utilizzate. (fonte ats ans)

L'Isis posta il video dei terroristi all'opera
Lo Stato Islamico ha pubblicato nuovi video dell'attacco alla sala concerti Crocus City Hall di Mosca: nelle immagini si vedono gli uomini armati che si filmano mentre danno la caccia agli spettatori attraverso l'atrio della sala concerti, gli sparano a bruciapelo, tagliano la gola a una persona già a terra, uccidono decine di persone. Ad un certo punto, uno degli uomini armati dice a un altro di «ucciderli e non avere pietà». I video, che la redazione ha visionato e che preferiamo non divulgare per la loro violenza, sono stati pubblicati dall'agenzia di stampa Amaq.

Bandiere USA e UE a mezz'asta
Le ambasciate dei Paesi della Ue degli Usa a Mosca hanno esposto oggi le bandiere a mezz'asta per le vittime dell'attacco al Crocus City Hall di venerdì, in coincidenza con la giornata di lutto nazionale proclamata dal presidente Vladimir Putin.

Messaggi di condoglianze dal Tagikistan
Il presidente tagiko Emomali Rahmon ha telefonato al presidente russo Vladimir Putin per esprimere le condoglianze dopo l'attacco terroristico al Crocus City Hall. Alcuni dei 4 arrestati sospettati dell'attentato avevano passaporti tagiki. «Durante la telefonata, Vladimir Putin ed Emomali Rahmon - afferma il servizio stampa del Cremlino come riporta Interfax - hanno sottolineato che i servizi di sicurezza e le agenzie competenti della Russia e del Tagikistan stanno lavorando a stretto contatto per contrastare il terrorismo e che questo lavoro sarà intensificato».

Si riunirà il consiglio di sicurezza russo
Il presidente russo Vladimir Putin terrà, la prossima settimana, una riunione sull'attacco terroristico al Crocus City Hall con i membri del consiglio di sicurezza russo. Lo riporta la stampa russa.

«Basta guerra, Mosca pensi ai suoi problemi interni»
«Chiediamo alla Federazione Russa di porre fine agli attacchi aerei terroristici contro il popolo e il territorio dell'Ucraina, di porre fine alla guerra e di affrontare i suoi problemi interni»: lo ha scritto il portavoce del ministero degli Esteri della Polonia Pawel Wronski in un comunicato dopo avere chiesto a Mosca spiegazioni per «una nuova violazione del suo spazio aereo». Secondo l'esercito polacco infatti uno dei missili lanciati dalla Russia contro l'Ucraina ha violato lo spazio aereo della Polonia.

Il Papa: «Attacco vile, azione disumana»
«Assicuro la mia preghiera per le vittime del vile attentato terroristico compiuto l'altra sera a Mosca. Il Signore li accolga nella sua pace e conforti le loro famiglie. E converta i cuori di quanti proteggono, organizzano e attuano queste azioni disumane che offendono Dio, il quale ha comandato "non ucciderai"». Lo ha detto oggi il Papa all'Angelus, pronunciando personalmente l'appello.

«Piangiamo»
La Russia osserva una giornata di lutto oggi, indetta dal presidente Vladimir Putin, dopo che almeno 133 persone sono state uccise venerdì sera nell'attacco alla sala concerti gremita a Mosca. Bandiere a mezz'asta, molti eventi cancellati mentre le tv hanno aggiornato i propri palinsesti. A Mosca e in altre città, i cartelloni elettronici mostravano l'immagine di un'unica candela accesa e la parola «Skorbim» che vuol dire «piangiamo». Ieri è stato anche allestito un memoriale improvvisato fuori dalla sala da concerto presa d'assalto dove i moscoviti hanno acceso candele e deposto fiori.

Lutto nazionale
La Russia osserva una giornata di lutto nazionale dopo il massacro avvenuto alla Crocus City Hall. «L’intero Paese è in lutto con coloro che hanno perso i loro cari in questa tragedia disumana», ha annunciato stamane il canale televisivo pubblico russo Rossia 24 che ha trasmesso le immagini di un enorme pannello digitale installato sulle pareti della sala da concerto, «Crocus City Hall. 22/03/2024. Siamo in lutto».

Condanna globale
Le persone di tutto il mondo condannano l'atto terroristico al Crocus City Hall nella regione di Mosca di venerdì sera e sostengono la Russia. Lo ha affermato il ministero degli Esteri russo, scrive la Tass. «Decine di migliaia di condoglianze, parole di sostegno e di solidarietà al nostro Paese da parte di persone preoccupate di tutto il mondo sono iniziate ad arrivare sulle pagine ufficiali del ministero subito dopo le prime notizie sull'atto terroristico al Crocus City Hall,» ha sottolineato il ministero.

Gli USA: «Nessuna prova del coinvolgimento di Kiev»
La vicepresidente Kamala Harris ha respinto l'affermazione di Vladimir Putin secondo cui l'Ucraina sarebbe coinvolta nell'attacco di venerdì a Mosca. In un'intervista a Abc news la numero due di Joe Biden ha detto chiaramente che «non c'è nessuna prova che Kiev sia dietro l'attentato». yQuello che sappiamo - ha sottolineato la vice presidente americana - è che l'Isis-K è responsabile di quanto accaduto».

Il bilancio: 132 morti e 152 feriti
Il ministero russo per le Situazioni di emergenza ha confermato che nell'attacco terroristico di venerdì sera a Mosca sono state uccise 133 persone. I feriti, ha aggiunto, sono 152: lo riporta la Tass.

Cosa si sa degli attentatori
Nel corso della giornata di sabato media online e televisioni in Russia hanno diffuso i video degli interrogatori di almeno due dei presunti attentatori della Crocus City Hall di Mosca.

Uno di essi, che parla tagiko, dice di essere nato nel 1998 e di essere stato ingaggiato da un non meglio identificato "assistente del predicatore" con la promessa di un pagamento di mezzo milione di rubli (poco meno di 4900 franchi svizzeri). La motivazione non è ideologica ma, appunto, il denaro. Ad accomunare i presunti membri del commando sarebbe la difficoltà a esprimersi in russo.

Secondo l'agenzia stampa russa Ria Novosti «non emerge un quadro coerente dagli interrogatori. Non è totalmente chiaro cosa abbia collegato queste persone, cosa li abbia spinti ad agire e a organizzare uno degli attacchi terroristici più sanguinosi nella storia della Russia». Almeno uno degli attentatori sarebbe entrato in Russia nelle scorse settimane, passando per la Turchia. (fonte Ria Novosti)