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UCRAINA: SEGUI IL LIVELa nuova minaccia del ceceno Kadyrov: «Colpire Zelensky»

09.01.23 - 21:13
Nel frattempo si combatte duramente a Bakhmut. Missili russi su Kharkiv: due donne uccise
Reuters
Nel frattempo si combatte duramente a Bakhmut. Missili russi su Kharkiv: due donne uccise

La guerra in Ucraina si combatte anche con le armi della propaganda. Il terreno di scontro stavolta è un presunto raid russo contro un insediamento di truppe nemiche a Kramatorsk. Un attacco con risultati sensazionali, secondo Mosca, che ha rivendicato di aver ucciso in un colpo solo ben 600 soldati, per vendicare il blitz di Kiev alla caserma di Makiivka la notte di capodanno. Niente di più falso, è stata invece la replica delle forze armate ucraine. Nel frattempo, gli alleati bielorussi della Russia hanno reso noto che le esercitazioni militari congiunte saranno estese. Alimentando i segnali che Putin stia facendo sempre più pressione su Lukashenko perché entri in guerra.

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Battaglia a Bakhmut e missili su Kharkiv. Il ceceno Kadyrov:«Colpire Zelensky»

L'esercito russo, alla disperata ricerca di un successo che rilanci la sua offensiva in Ucraina, intensifica i suoi sforzi per soffocare la resistenza del nemico a Bakhmut. Le milizie secessioniste hanno rivendicato la conquista di un villaggio vicino alla città del Donbass che l'Armata di Vladimir Putin cerca di prendere da mesi.

Le forze di difesa, però, continuano a resistere, ha assicurato Volodymyr Zelensky. Che nel frattempo ha ricevuto l'ennesima minaccia di morte da parte dell'oscuro leader ceceno Ramzan Kadyrov.

Il villaggio finito in mano russa è Bakhmoutské, a nord-est della città che nelle ultime settimane è l'epicentro dei combattimenti. Un tempo nota per i vigneti e le miniere di sale - contava 70mila abitanti prima dell'inizio dell'invasione russa - Bakhmut è ormai diventata una località fantasma, con più macerie che edifici ancora in piedi. Sui fronti opposti delle barricate il duello va avanti con il sempre più massiccio ricorso dell'artiglieria, ma i russi (in particolare i mercenari del gruppo Wagner), non riescono ad avanzare.

Più complicata è la situazione per gli ucraini nella città gemella di Soledar, dove le truppe di invasione hanno reintegrato le perdite dispiegando nuove unità d'assalto, ha reso noto la viceministra della Difesa di Kiev Hanna Maliar. Prendere il controllo di quest'area, per l'esercito russo, vorrebbe dire aprirsi la strada per puntare le città più grandi dell'oblast di Donetsk ancora sotto il controllo ucraino, Kramatorsk e Sloviansk.

In attesa di una svolta nel Donbass, gli occupanti hanno continuato a colpire anche in altre regioni. L'attacco più duro è stato sferrato a Kharkiv: missili hanno centrato un mercato nella cittadina di Shevchenkove, con il bilancio di due donne uccise e almeno 7 civili feriti, tra cui una 13enne. Bombardamenti sono stati segnalati anche nell'oblast di Mikolaiv, con almeno tre feriti e danni ad un ospedale. E l'artiglieria russa è sempre in azione a Kherson, che sarebbe stata bersagliata oltre 70 volte in appena 24 ore.

Gli ucraini, comunque, continuano a tenere testa agli invasori praticamente su tutti i fronti. In attesa delle nuove armi promesse dagli occidentali, a partire dagli americani e dai tedeschi, che di recente hanno concordato l'invio di blindati leggeri e di altri sistemi anti-missili Patriot. Berlino, tra l'altro, ha fatto sapere che in futuro potrebbe mettere a disposizione di Kiev i suoi carri armati Leopard, ed anche la Gran Bretagna sta valutando la possibilità di mandare i tank Challenger 2.

A questa rinnovata mobilitazione occidentale il Cremlino ha reagito affermando che continuare a fornire armi a Kiev non farebbe altro che "prolungare le sofferenze" degli ucraini e non "cambierebbe" gli equilibri di potere. Una dichiarazione, quella di Dmitry Peskov, che sembra voler dire alla Nato: se volete che ci fermiamo e iniziano a negoziare, dovete smetterla di rafforzare gli ucraini. Ben più aggressiva la retorica di Ramzan Kadyrov, che non ha mai dubitato della necessità di invadere l'Ucraina. «Non dovrebbero esserci negoziati. Dobbiamo colpire la tana dei satanisti nel centro di Kiev! È necessario colpire il principale difensore e agitatore di questa vile ideologia: Zelensky», è stato il nuovo appello lanciato dal luogotenente di Putin in Cecenia.

Il leader ucraino intanto ha ricevuto a Kiev il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans per fare il punto sulle necessità immediate alla luce dell'intensificarsi degli attacchi russi contro le infrastrutture energetiche. Il contributo europeo alla ricostruzione del Paese sarà tra i temi principali del vertice che si terrà il 3 febbraio, e che la presidenza svedese ha confermato si terrà in Ucraina. (fonte ats)

19:24

Secondo Kiev, i russi assaltano Soledar: feroci battaglie
Le truppe russe hanno ripreso l'assalto alla città di Soledar, nella regione di Donetsk, dove in questo momento stanno infuriando feroci battaglie. Lo ha dichiarato la viceministra della Difesa ucraina Hanna Maliar su Telegram, secondo quanto riportato da Ukrinform. «Dopo un tentativo fallito di catturare Soledar e il ritiro, il nemico ha raggruppato le proprie forze, reintegrato le perdite, ridistribuito ulteriori unità d'assalto, cambiato tattica e lanciato un potente assalto», ha osservato Maliar. Secondo la viceministra, i russi hanno schierato un gran numero di gruppi d'assalto formati dalle migliori riserve dei mercenari del Gruppo Wagner. (fonte ats)

15:31
Archivio ReutersZelenskiy e il nuovo primo ministro britannico Sunak guardano un carro armato russo distrutto, (Ucraina, 19 novembre 2022)
15:21

La Gran Bretagna valuta di fornire a Kiev carri armati Challenger 2
Il Regno Unito sta valutando la possibilità di fornire all'Ucraina, per la prima volta, carri armati britannici per combattere le forze russe. Lo riferisce Sky News che cita una fonte occidentale a conoscenza delle conversazioni in merito, secondo la quale sono in corso «da alcune settimane» discussioni sulla consegna di un certo numero di carri armati Challenger 2 dell'esercito britannico alle forze armate ucraine.

Secondo quanto riferito, una tale mossa segnerebbe un significativo aumento del sostegno occidentale all'Ucraina e potrebbe aiutare a spingere altri alleati della Nato, in particolare la Germania, a seguire tale esempio. «Incoraggerebbe altri a dare carri armati», ha detto una fonte ucraina.

Sky News sottolinea che nessuna decisione definitiva è stata ancora presa dal governo di Rishi Sunak, ma se il Regno Unito approvasse una tale fornitura, diventerebbe la prima nazione a rispondere alle richieste dei leader ucraini di dotare le proprie forze armate di potenti carri armati occidentali.

Eventuali annunci su nuovi aiuti, come i carri armati, potrebbero essere fatti in concomitanza con la riunione del Gruppo di contatto del prossimo 20 gennaio. Una fonte ha suggerito che la Gran Bretagna potrebbe offrire circa 10 carri armati Challenger 2, aggiungendo che questo di per sé non sarebbe un «punto di svolta», ma sarebbe comunque estremamente significativo. Perché la mossa infrangerebbe una barriera che finora ha impedito agli alleati di offrire carri armati occidentali all'Ucraina per paura di essere vista come un'escalation eccessiva da Russia. (fonte ats)

10:13

Zelensky: «Bakhmut resiste»
Le forze ucraine stanno respingendo i continui attacchi alla città di Bakhmut, nella regione orientale del Donbass, e mantenendo le loro posizioni nella vicina Soledar, in condizioni molto difficili. Lo ha detto nel suo discorso notturno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. E ha aggiunto che Bakhmut «ha resistito nonostante tutto». Secondo il rappresentante ufficiale della Milizia popolare dell'autoproclamata repubblica del Lugansk, Ivan Filiponenko, si sta registrando una ritirata di massa dei militari ucraini da Soledar. Lo riporta l'agenzia di stampa statale russa Ria novosti. «A Soledar, notiamo un esodo di massa del nemico», ha detto Filiponenko all'emittente televisiva statale russa Rossija 24. (fonte ats)

09:42

Bakhmut sotto le bombe
Secondo il comandante del battaglione Libertà della Guardia nazionale ucraina, Yevgeny Oropai, nel corso della notte ci sono stati diversi assalti della fanteria russa vicino alla città orientale di Bakhmut, nel Donetsk. Lo ha detto alle televisioni ucraine, citato dall'agenzia di stampa Ukrainian Independent Information Agency (Unian). «I russi stanno cercando di attaccare in maniera massiccia», ha detto Oropai. Intanto il portavoce del Gruppo delle forze orientali dell'esercito di Kiev, Sergiy Cherevaty, ha dichiarato che la situazione nell'area della città di Soledar, Donetsk, rimane tesa. Per stabilizzare la situazione, il comando ucraino ha inviato forze e mezzi aggiuntivi. (fonte ats)

08:35
REUTERS/Anna KudriavtsevaSoldato ucraino in una trincea nel Donetsk.
08:32

Bakhmut è stata liberata
Secondo il quartier generale della Difesa territoriale dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, le forze russe hanno liberato l'insediamento di Bakhmut. Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass. «A partire da oggi Bakhmut è stata liberata», hanno affermato i filorussi. Intorno alla città dell'Ucraina orientale feroci combattimenti sono in corso da cinque mesi, con i mercenari del gruppo Wagner, fondato dall'alleato del presidente russo Vladimir Putin Evgeny Prigozhin, che attaccano le difese ucraine per aprire una breccia nelle difese attorno a Bakhmut e al sobborgo di Soledar, epicentro della battaglia. (fonte ats)