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Sposare un soldato e aspettare che muoia: il nuovo volto delle truffe in tempo di guerra

Matrimoni-truffa in Russia: l'indennizzo ai familiari dei soldati caduti alimenta scandali e raggiri.
Matrimoni-truffa in Russia: l'indennizzo ai familiari dei soldati caduti alimenta scandali e raggiri.

Quando, lo scorso marzo, il giornale britannico The Sun ha pubblicato le foto della vedova di guerra russa Valeriya Beseda-Kalinochkina sorridente alle Maldive, molte persone si sono dette indignate. La donna, dopo poco più di un mese dalla morte del marito Petr Kalinochkin, soldato mercenario del gruppo Wagner in Mali, si era concessa una lussuosa vacanza servendosi dell'indennità dovuta alle vedove dei soldati russi del valore di 43.025 sterline, quasi 45.000 euro, suscitando, come detto, una serie di commenti malevoli. “Se mi vergogno della mia vacanza? Assolutamente no, sto facendo di tutto per sentirmi viva” aveva dichiarato la donna a The Sun. Il matrimonio tra la Kalinochkina ed il marito era durato dodici anni, ma la possibilità che la stessa potesse godere di un consistente risarcimento come conseguenza della sua morte ha spinto molte persone a mettere in dubbio la natura stessa del loro legame.

Instagram Valeriya BesedaValeriya Beseda, la donna che ha usato i soldi dell'assicurazione sulla vita del marito per un viaggio alle Maldive

Se combatti, allora guadagni - Non è un mistero che per invogliare sempre più cittadini russi ad arruolarsi nell'esercito, Putin abbia pensato di aumentare gli stipendi per gli appartenenti alle forze armate, già normalmente di gran lunga superiori alla media, oltre ad aver stanziato ulteriori bonus ed incentivi economici per coloro che accettano di essere mandati al fronte in Ucraina. Come riportato da Il Messaggero, le città russe risultano tappezzate da manifesti che invitano all'arruolamento, con un premio d'ingaggio iniziale di ben 1,9 milioni di rubli, all'incirca 19.000 franchi, oltre a vedersi riconosciuta una buona pensione a la possibilità di accedere a prestiti a tassi agevolati. Esiste anche una sorta di “tariffario” che prevede il pagamento di 12 mila dollari (quasi 10.000 franchi) nel caso si catturi un carro armato Leopard o di oltre 2 mila dollari (1600 franchi) nel caso di abbattimento di un elicottero nemico. Lo stesso dicasi nel caso si venisse feriti in battaglia: un colpo alla testa vale 36 mila dollari (29mila franchi) di risarcimento, così come l'amputazione di un piede o di una mano. Nel caso di morte del combattente, poi, è previsto un indennizzo per le famiglie.

Mi sposo col soldato - La previsione di tale indennizzo, come visto, è spesso oggetto di critiche e, di recente, anche di una inchiesta giornalistica portata avanti dal Wall Street Journal che ha indagato sul fatto che molte donne stiano contraendo matrimonio con i soldati destinati ai reparti più pericolosi dell'esercito russo, come le unità d'assalto, proprio al fine di ottenere il risarcimento previsto in caso di morte del coniuge. Non bisogna dimenticare che, specialmente nelle zone meno ricche e sviluppate della Russia, ottenere tale indennizzo significa poter modificare sensibilmente in meglio il proprio tenore di vita.

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Sergey Khandozhko e il raggiro del matrimonio - A riprova di quanto sostenuto, il Wall Street Journal ha raccontato il caso clamoroso di Sergey Khandozhko, un quarantenne arruolatosi nell'esercito russo, che nel 2023, il giorno prima di partire al fronte, sposò Elena Sokolova, una donna sconosciuta persino alla sua famiglia. La Sokolova aveva da poco divorziato, e durante l'assenza di Khandozhko aveva continuato a vivere con il suo ex marito ed i suoi figli, per poi vedersi riconosciuta l'indennizzo di oltre 175 mila euro a seguito della morte del soldato sposato poco tempo prima. La famiglia del militare decise di denunciare la donna e, in sede giudiziaria, si accertò che effettivamente il matrimonio celebrato era stato frutto di un raggiro ordito dalla donna per ottenere il cospicuo indennizzo dovuto in caso del decesso al fronte del coniuge. Secondo quanto scritto sul Wall Street Journal, infatti, la cerimonia si sarebbe svolta con un solo testimone e con una durata brevissima e senza scambio di anelli o riprese fotografiche. Il matrimonio quindi venne stato annullato ma la Sokolova fu condannata a pagare una multa di 3 mila rubli, ossia la misera somma di 32 euro.

Un fenomeno esteso - Non è possibile sapere quanto sia diffuso questo sistema di truffe, dato che solo pochi casi simili a quello citato sono stati denunciati in tribunale, ma il giornale statunitense che ha avviato l'inchiesta ritiene possa essere più esteso e complesso di quel che si possa pensare. Non mancano gli elementi a sostegno di tali tesi, ad esempio il fatto che sui social media siano state aperte molte pagine dove si propongono degli appuntamenti tra donne non sposate e dei soldati al fronte a scopo matrimonio. Questo, nel caso di un uomo che stia per partire per la guerra, prevede una procedura molto rapida, tanto da potersi celebrare nelle ventiquattro ore successive alla richiesta stessa.

Marina Orlova, denunciata - Anche in Russia si discute da tempo di tale fenomeno, tanto che l'emittente televisiva russa Ntv ha citato il caso dell'agente immobiliare Marina Orlova che, ospite di un podcast, alla domanda su come una giovane donna potesse permettersi l'acquisto di un appartamento ha suggerito di “sposare un soldato, aspettare che muoia, intascare i soldi e con quelli comprarci un appartamento”. La Orlova ha anche aggiunto che molte donne abbiano abbracciato questo sistema, definendolo “uno schema che funziona”. Tale intervista, una volta condivisa sui social media, ha scatenato una ondata di critiche e di accuse, e la maggior parte delle persone si è detta indignata per come la Orlova aveva banalizzato il dramma di tante famiglie russe che vedono i propri cari morire in guerra. L'agente immobiliare si è quindi vista costretta a ritrattare quanto detto, definendolo come “un umorismo nero tra donne” e sostenendo che si trattava di una conversazione privata che non doveva essere resa pubblica. Nonostante le scuse, lo scorso aprile, la donna è stata condannata a ottanta ore di lavoro obbligatorio per “incitamento all'odio”, ma la sua vicenda si può dire tutt'altro che conclusa visto che sono emersi comunque dei casi, si pensa isolati ma significativi, di matrimoni- truffa celebrati, secondo bne Intellinews, in Udmurtia, una repubblica della Russia posta ad ovest degli Urali, e a Mosca.

La Russia si ribella allo scandalo - La discussione generata da tali vicende ha indotto l'opinione pubblica russa a schierarsi in maniera nettamente contraria a tale genere di truffe, e Léonid Sloutski, deputato della Duma di Stato, come riferito da Geo France, avrebbe dichiarato che “questi mostri hanno scelto di disonorare la cosa più sacra che ci sia: la cura prestata alle famiglie degli eroi caduti in battaglia”. Secondo il sito francese non sarebbero solo alcune donne ad aver fiutato l'affare ma, come spesso accade quando si tratta di ingenti somme di denaro, in tale sistema di truffe vi si è inserita anche la criminalità locale: nel distretto di Iougra, nella Siberia occidentale, una banda criminale avrebbe reclutato diversi uomini single appartenenti alle forze armate per organizzare loro dei matrimoni in bianco, ricavandone oltre 322 mila euro di guadagno, secondo il comitato d'inchiesta che investiga sulla vicenda.

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Soldati russi scomparsi tra sangue e soldi - Per lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine la Russia avrebbe perso oltre un milione di soldati dall'inizio dell'invasione nel febbraio 2022, mentre secondo il sito russo Meduza fino allo scorso mese di maggio si stimava che il numero dei morti fosse di 109.625 soldati uccisi. L'effettivo numero dei soldati caduti in guerra in Ucraina è impossibile da sapere, dato che non esistono dati ufficiali rilasciati dal governo russo, ma fonti accreditate parlano di una vera e propria carneficina. Fin dall'inizio dell'invasione, l'esercito russo ha schierato un numero altissimo di uomini sui campi di battaglia, arruolandoli in special modo nelle zone più economicamente svantaggiate del proprio immenso territorio. In questo senso, i lauti indennizzi e i bonus economici messi in campo per invogliare sempre più giovani uomini ad arruolarsi nell'esercito russo hanno avuto una grandissima importanza, in considerazione del fatto che si tratta di cifre capaci di cambiare la vita di un'intera famiglia che vive nel disagio economico. Il rovescio della medaglia è stato, però, rendere questi uomini desiderabili per tante persone mosse dalle peggiori intenzioni: secondo Geo France, infatti, non solo le donne single o le bande di criminali hanno iniziato ad interessarsi della situazione economica dei soldati arruolati al fronte, ma sono iniziati a sbucare dal nulla parenti mai conosciuti, figli o vecchi nonni che reclamano la propria parte di risarcimento. Comunque la si voglia vedere, si tratta di vicende molto tristi: di giovani vite stroncate dalla guerre e di persone avide che intendono arricchirsi a qualsiasi costo.


Appendice 1

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