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Dopo lo scacco matto, la morte

Il tragico decesso di un giovane prodigio, accusato da un campione e decano di barare, ha scioccato il mondo degli scacchi.
Il tragico decesso di un giovane prodigio, accusato da un campione e decano di barare, ha scioccato il mondo degli scacchi.

«Gli scacchi sono un gioco nell'aspetto, un'arte nel contenuto e una scienza nel diventare giocatori eccezionali», disse Tigran Petrosian, noto scacchista sovietico, che riassunse così l'essenza di ciò che può sembrare un passatempo solo all'apparenza. Il filosofo Schopenhauer disse, infatti, che «nella vita, così come nel gioco degli scacchi, noi ci facciamo un piano, ma questo rimane subordinato a quanto piacerà fare nella partita all'avversario, e nella vita al destino», a sottolineare che a una nostra mossa sulla scacchiera ne corrisponderà un'altra della controparte che potrà essere a noi favorevole o meno, così come nell'eterna lotta tra Uomo e Destino.

IMAGO / Newscom WorldDanya Naroditsky, in una foto del 2010.

Un giovane prodigio - Inventato in India intorno al VI secolo d.C., il gioco degli scacchi conserva immutato il proprio fascino, e da diverso tempo si assiste a un crescente interesse da parte dei più giovani che diventano gran maestri, ossia il riconoscimento più alto che possa essere conferito a uno scacchista, sempre più precocemente. Anche Daniel Naroditsky, campione di scacchi, allenatore e youtuber, era diventato gran maestro a soli diciotto anni, a coronamento di una carriera iniziata in giovanissima età.

Bambino prodigio, a soli nove anni si era già messo in luce vincendo il campionato mondiale Under 12, e a quattordici anni aveva già scritto un libro sulle tecniche di gioco. Il giovane aveva mantenuto inalterata la propria posizione nella classifica dei primi 200 giocatori al mondo per tutta la sua carriera, diventando un vero campione anche nei tornei di scacchi giocati online.

Un talento bruciato molto presto, così come la sua vita terminata in maniera drammatica lo scorso 2 novembre. Il giovane, conosciuto nel mondo degli scacchi come Danya, è infatti stato trovato senza vita nella sua casa di Charlotte, nella Carolina del Nord, e nonostante non siano trapelate notizie precise sul suo decesso si è propensi a pensare che si sia suicidato o che la morte sia dovuta a una dose eccessiva di farmaci o sostanze stupefacenti. Gli amici con cui aveva passato il primo weekend di novembre, tra cui il collega Peter Giannatos, non ricevendo risposta ai messaggi inviati a Naroditsky, si sono precipitati nel suo appartamento e lo hanno trovato riverso nel divano privo di vita.

IMAGO / Beautiful SportsVladimir Kraminik, durante un torneo nella modalità “Blitz” a Düsseldorf nel 2023.

L'ombra dell'inganno - Il giovane stava attraversando un periodo di grande sofferenza interiore a causa di una serie di accuse mosse nei suoi confronti dal gran maestro russo Vladimir Kramnik che aveva messo in discussione le tecniche di gioco di Naroditsky, ventilando anche la possibilità che lo stesso imbrogliasse durante i suoi incontri online.

Secondo il cinquantenne Kramnik, vincitore di campionati del mondo dal 2000 al 2007, è certo che i giocatori di scacchi impegnati in tornei online si facciano aiutare da specifici programmi di scacchi per determinare le proprie mosse e tra i principali accusati vi era proprio Naroditsky.

Il campione russo si è poi detto addolorato dalla «tragica e prematura scomparsa di questo straordinario scacchista e persona (…) ma i tentativi successivi di collegare direttamente questo tragico evento al mio nome superano tutti i normali limiti della moralità umana».

Sono però in tanti a essersi scagliati contro Kramnik, ritenendolo responsabile dell'ingiusta sofferenza causata al giovane campione accusato, non troppo velatamente, di vincere imbrogliando. «Gli ha letteralmente tolto la vita» ha scritto su The Indian Express Nihal Sarin, un grande maestro indiano, e dello stesso parere si è detto Levy Rozman, un maestro internazionale di Brooklyn, secondo il quale «è molto difficile separare la terribile notizia della morte di Danya dal trattamento ricevuto dall'ex campione del mondo, un suo idolo».

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Gli scacchi nell'era dei social - Da quando gli scacchi non sono più esclusivo appannaggio dei circoli nei quali ci si riuniva per giocare, ma sono approdati sulle piattaforme social, la natura del gioco stesso è andata modificandosi. I video brevi su TikTok o YouTube hanno fatto diventare molte clip relative a questo gioco virali, rendendo diversi giocatori famosi come influencer. Siti come Chess.com o Lichess.org hanno visto la propria popolarità crescere in maniera esponenziale durante la pandemia, quando tante persone hanno riscoperto o si sono accostate per la prima volta alla scacchiera scoprendone il fascino.

Anche gli spettatori delle partite di scacchi, su piattaforme come Twitch, sono aumentati in maniera significativa e i siti di gioco hanno implementato le proprie funzionalità, come con le chat o i bot di intelligenza artificiale. La specialità di Naroditsky era diventata la tecnica di gioco molto seguita online chiamata 'bullet', proiettile in inglese, non ufficialmente riconosciuta dalla Fide, la Federazione Internazionale di Scacchi, e caratterizzata da un ritmo di gioco molto veloce, un minuto di riflessione a giocatore pena il forfait.

IMAGO / Funke Foto ServicesKramink a un evento scacchistico giovanile, a Dortmund (Germania) nel 2018.

«Non sto accusando, sto solo facendo domande» - Lo scorso ottobre, Kramnik aveva iniziato a pubblicare dei post di critica proprio sulla modalità di gioco 'bullet' e sulla sospetta precisione di Naroditsky nel decidere che mossa fare. L'ex campione russo aveva anche pubblicato diversi video, tra cui uno intitolato 'Exposing Private Danya', nel quale commentava le mosse di gioco del giovane scacchista americano, accusandolo di mentire e di essere troppo evasivo sulle sue tecniche di gioco.Aveva inoltre rincarato la dose, andando a commentare i movimenti oculari di Naroditsky durante le partite, insinuando che guardasse altri monitor durante le stesse.

«Non sto accusando - aveva dichiarato Kramnik - sto solo facendo domande».Kramnik aveva poi sfidato Naroditsky a una partita di scacchi nella quale ciascun giocatore avrebbe dovuto mettere in palio cinquanta mila dollari, ma il campione americano aveva rifiutato, impegnandosi a discutere con il campione russo, in un programma russo, delle insinuazioni mosse anche nei suoi confronti. In quella occasione il campione e youtuber americano aveva parlato in russo, lingua che conosceva molto bene essendo i genitori degli immigrati ebrei di origine ucraina e azera.

Charlotte Chess CenterNaroditsky in una foto per il sito dello Charlotte Chess Center

L'ultima partita - La situazione di tensione venutasi a creare con Kramnik aveva pesato non poco sulla serenità di Naroditsky che aveva rallentato il ritmo delle partite e si era progressivamente allontanato dalla community degli scacchisti.

Nel suo ultimo e lunghissimo livestreaming, trasmesso dalla sua casa nel Nord Carolina due giorni prima della sua morte, Naroditsky si era impegnato a giocare decine di partite, parlando delle accuse mosse nei suoi confronti dal campione russo, e apparendo stanco e, a tratti, molto confuso e disorientato.

Nel video si vede spesso il giovane tenersi la testa tra le mani e dire che «non c'è niente che vorrei più che questo non sia mai accaduto», riferendosi evidentemente proprio alle accuse mosse nei suoi confronti. «Da quando c'è stato il caso Kramnik - aveva detto il giovane nel suo ultimo video - sento che se inizio a fare bene, poi la gente pensa alle cose peggiori». Sempre nel corso della sua ultima diretta video, Naroditsky aveva più volte fatto riferimento «all'effetto persistente di questa situazione», bofonchiando poi che si sarebbe trattata dell'ultima partita, chiudendo, pochi secondi dopo, il proprio collegamento.

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Il dibattito sull’online e il prezzo della diffidenza - «È chiaro che la situazione lo ha portato a un punto in cui non stava più bene» ha dichiarato in un video su YouTube Magnus Carlsen, il giocatore più quotato al mondo e cinque volte campione del mondo. Il problema degli imbrogli durante le partite di scacchi è un problema vecchio ma accentuato dalle nuove modalità di gioco online. Lo stesso Kramnik, ad esempio, era stato accusato di imbrogli durante una sua partita del campionato del mondo contro il bulgaro Veselin Topalov: il manager di quest'ultimo aveva accusato il campione russo di essersi servito di un computer durante una pausa al bagno e aveva richiesto che non fosse più permesso a Kramnik di poterci andare. Una volta, però, revocato il divieto, il russo aveva vinto la partita.

La battaglia di Kramnik contro la tendenza dei giocatori ad imbrogliare durante le partite online è stata considerata inizialmente giusta da parte di moltissimi campioni della scacchiera i quali, successivamente, ne hanno preso le distanze proprio per la tendenza del russo a voler criminalizzare, senza prove certe, diversi giocatori e campioni del gioco, come è successo a Naroditsky o Hiraku Nakamura, numero due al mondo e considerato il miglior giocatore di streaming al mondo. Lo stesso Magnus Carlsen ha dichiarato a Slate, un quotidiano online statunitense, di aver pensato che Kramnik avesse «combattuto una buona battaglia nel tentativo di eliminare gli imbrogli» avendo poi esagerato con gli attacchi nei confronti di alcuni giocatori. «Credo che nessuno abbia pensato che Naroditsky stesse barando» ha confermato Carlsen.


Appendice 1

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IMAGO / Newscom WorldDanya Naroditsky, in una foto del 2010.

IMAGO / Beautiful SportsVladimir Kraminik, durante un torneo nella modalità “Blitz” a Düsseldorf nel 2023.

IMAGO / Funke Foto ServicesKramink a un evento scacchistico giovanile, a Dortmund (Germania) nel 2018.

Charlotte Chess CenterNaroditsky in una foto per il sito dello Charlotte Chess Center

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