Nel suo primo discorso ha parlato di pace e ha citato Papa Francesco
Il nuovo Papa è stato eletto al quarto scrutinio, come Ratzinger e Luciani. In Vaticano il suono a distesa delle campane di San Pietro.
Dopo l'attesa per l'Habemus Papam dalla Loggia delle benedizioni, con l'annuncio del nome del prescelto e il nome che ha deciso di utilizzare, il nuovo Pontefice si è affacciato per il consueto saluto ai fedeli. Visibilmente commosso, ha parlato di pace, ricordando Papa Francesco.
In serata si sono susseguite le reazioni da ogni parte del mondo.
Un saluto ai vicini
A poche ore dall'elezione, è arrivata la prima uscita a sorpresa del nuovo Papa. Prevost è ritornato a salutare le persone al Palazzo del Sant'Uffizio dove viveva.
Il messaggio di de Raemy, che lo ha incontrato personalmente
L’Amministratore apostolico della Diocesi di Lugano monsignor Alain de Raemy, ha voluto rivolgere un messaggio di comunione e preghiera ai fedeli in occasione dell'elezione del Pontefice
«Ho appreso con grande gioia dell’elezione del nuovo Santo Padre Leone XIV. Con tanta gratitudine ci uniamo in preghiera per lui e per il suo nuovo ministero a guida e a servizio della Chiesa. Che il Signore accompagni i suoi passi con saggezza e amore, suscitando fede e unità tra tutti noi. In questo particolare momento storico, segnato da tante sofferenze ma anche dall’anno di grazia del Giubileo della speranza, affidiamo con gratitudine il Santo Padre allo Spirito Santo e alla Vergine Maria, affinché lo sostengano con forza e serenità e lo guidino in ogni sua decisione».
Al CdT ha svelato di aver conosciuto personalmente Prevost. Lo ha definito «un uomo molto umile, discreto, tutto il contrario di una persona che vuole mettersi in mostra. Umile, dolce e molto preciso. Un uomo che lavora bene»
Dalla squadra di baseball al college
Il mondo celebra il nuovo Papa e tra le congratulazioni di rito dei leader politici, arrivano anche commenti e incoraggiamenti curiosi.
Lo stadio dei Chicago Cubs, una delle due squadre di baseball di Chicago, omaggia Leone XIV con una scritta sul suo ingresso: «È nostro fan». La notizia che il nuovo pontefice fosse un tifoso dei Cubs e non dei Sox è cominciata a circolare subito dopo la sua elezione sui social media.
Anche il college dove si è laureato nel 1977, la Villanova University ha celebrato l'elezione del suo ex alunno. «Noto per la sua umiltà, la sua gentilezza d'animo, la sua prudenza e il suo calore umano, la leadership di Papa Leone XIV offre l'opportunità di riaffermare l'impegno nella nostra missione educativa», si legge in una nota del college.
Tra messe e stampa, i primi giorni di Leone XIV da Papa
Domani ci sarà il primo impegno ufficiale per il nuovo Papa, che alle 11 celebrerà la messa nella Cappella Sistina con i cardinali.
Domenica reciterà il Regina Coeli alle 12.00 dalla Loggia centrale.
Tra pochi giorni incontrerà anche la stampa. L'appuntamento è per lunedì alle ore 10.00 nell'Aula Paolo VI. Lo ha riferito il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni.
Le congratulazioni di Ucraina e Russia
L'Ucraina apprezza profondamente la posizione coerente della Santa Sede nel sostenere il diritto internazionale, condannare l'aggressione militare della Federazione Russa contro l'Ucraina e proteggere i diritti dei civili innocenti. Auspichiamo il continuo sostegno morale e spirituale del Vaticano agli sforzi dell'Ucraina per ripristinare la giustizia e raggiungere una pace duratura», scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky con le congratulazioni a Leone XIV, cui augura «saggezza, ispirazione e forza, sia spirituale che fisica, nell'adempimento della sua nobile missione. Ad multos annos!».
Anche il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con Papa Leone XIV. «Sono fiducioso che il dialogo costruttivo e l'interazione instaurati tra Russia e Vaticano continueranno a svilupparsi sulla base dei valori cristiani che ci uniscono», si legge nella dichiarazione ripresa dalla Tass.
Von der Leyen e Costa «fiduciosi». UE pronta a collaborare col Papa
Come prevedibile, arrivano congratulazioni da ogni parte del mondo per il neoletto Papa. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è espressa su V. «Ci congratuliamo sinceramente con Sua Santità Leone XIV per la sua elezione a Papa e capo della Chiesa cattolica. Ci auguriamo che il suo pontificato sia guidato dalla saggezza e dalla forza, mentre guida la comunità cattolica e ispira il mondo con il suo impegno per la pace e il dialogo».
In una dichiarazione congiunta pubblicata insieme al presidente del Consiglio europeo António Costa, si afferma inoltre che milioni di europei traggono quotidianamente ispirazione dall’impegno della Chiesa per la pace e la dignità umana. «Siamo fiduciosi che Papa Leone XIV userà la sua voce sulla scena mondiale per promuovere questi valori comuni». L’Unione europea è pronta a collaborare strettamente con la Santa Sede per affrontare le sfide globali.
Morerod: «Unisce le due Americhe»
Il presidente della Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS), Charles Morerod non si aspettava l'elezione di un americano. Lo ha incontrato in una occasione e ha detto di essere stato colpito dalla sua gentilezza, disponibilità e semplicità. «So che è un uomo gentile. I miei colleghi a Roma hanno un rapporto estremamente positivo con lui».
«Ho un'impressione molto positiva di lui», ha riassunto il vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo alla RTS. A suo avviso, il nuovo Papa può seguire le orme di Francesco, che lo ha nominato a capo del dicastero per i vescovi. «Non l'avrebbe fatto se non avesse avuto fiducia in lui».. Lo vede con mediatore tra progressisti e conservatori, riservandosi però di valutare la politica di Leone XIV.
Il fatto che Prevost sia americano per gli svizzeri può fare di lui «un Papa con una sensibilità ecumenica. È la prima volta nella storia che un Pontefice viene da un Paese a grande maggioranza protestante. È stato a lungo anche in Perù. In un certo senso, unisce le due Americhe», ha sottolineato il vescovo.
Un Papa inatteso
Robert Francis Prevost spiazza i bookmaker, che lo davano tra gli sfavoriti alla vigilia del conclave. Il cardinale statunitense, riporta Agipronews, era in ascesa nelle ultime ore, ma all'ultimo rilevamento era visto come un outsider dai bookmaker britannici di William Hill che lo offrivano come nuovo Papa a 50 volte la posta.
Anche nelle giocate totali Prevost partiva dalle retrovie: il nuovo Pontefice era inserito nel gruppo "altro" che complessivamente aveva raccolto meno del 25% delle preferenze.
Le congratulazioni della Svizzera
La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter ha rivolto i suoi più sentiti auguri al nuovo Papa Leone XIV. Il mondo ha bisogno di dialogo, speranza e fiducia, ha scritto sulla piattaforma di messaggistica X.
«La voce del Papa è importante», ha proseguito Keller-Sutter nel suo messaggio di congratulazioni. La voce del capo della Chiesa, ha aggiunto, «viene ascoltata ben oltre la Chiesa cattolica, soprattutto in questi tempi incerti».
Trump non vede l'ora di incontrarlo
Leone XVI è il primo Papa americano della storia. Il presidente americano Donald Trump si è congratulato con lui: «È un tale onore rendersi conto che è il primo Papa americano», ha scritto Trump sul suo social network Truth Social. Si tratta di un «grande onore» per gli Stati Uniti. Ha aggiunto di essere impaziente di incontrarlo: «Sarà un momento molto significativo!».
Il discorso di Leone XIV
Affacciandosi al balcone, il nuovo Papa ha rivolto alla folla «il primo saluto del Cristo risorto, un saluto di pace, una pace disarmata, disarmante umile e perseverante che viene da Dio che ci ama tutti incondizionatamente».
Ha ricordato la voce «debole ma sempre coraggiosa» di Papa Francesco nel corso della benedizione il giorno di Pasqua, poche ore prima di morire, estendendo la benedizione a tutto il mondo, «Dio ci vuole bene, siamo nelle sue mani». Ha rivolto poi un appello ai fedeli: «Aiutateci anche voi a costruire i ponti con il dialogo e con l'incontro, per essere un solo popolo, per essere in pace».
Pace e giustizia, dialogo e assenza di paura sono state le parole chiave del suo discorso, pronunciato in italiano e in spagnolo, alla folla esultante. «Possiamo tutti camminare insieme verso la patria che Dio ci ha preparato. Dobbiamo trovare il modo di essere una Chiesa missionaria, aperta a ricevere, a braccia aperte come questa piazza», ha aggiunto, chiedendo il dialogo. «Vogliamo essere una Chiesa sinodale, che cammina, che cerca sempre la pace e la carità, di essere vicino soprattutto a coloro che soffrono, ha terminato, prima di recitare insieme alla piazza l'Ave Maria e poi benedire, con le parole di rito, tutti.
Dopo il discorso, è rimasto ancora qualche minuto a salutare la gente, visibilmente emozionato.
Il ringraziamento a Papa Francesco
«Ringrazio Papa Francesco. Io sono un figlio di S. Agostino che ha detto "sono cristiano e per voi vescovo. Dobbiamo soccorrere chi ha bisogno e coloro che soffrono»
Ecco Leone XIV, il cardinale americano Robert Francis Prevost: le prime parole.
Il nuovo Pontefice, visibilmente commosso, si affaccia alla Loggia delle benedizioni. «Vorrei che la pace raggiungesse le vostre famiglie, tutti i popoli, tutta la terra. La pace sia con voi. Dio vi ama tutti e il male non prevarrà»
Il nuovo Papa è Prevost: sarà Leone XIV
Per il neo-Papa la vestizione nella stanza delle lacrime
Dopo l'elezione e l'accettazione, il nuovo Papa si è ritirato nella cosiddetta "stanza delle lacrime" - che è la sagrestia della Cappella Sistina - per rimanere in preghiera ed indossare i paramenti papali. All'interno della stanza ci sono le tre vesti papali di diverse misure.
Dal 1900 questo è il quinto Papa eletto in 2 giorni
Dal 1900 in poi sono stati cinque i Papi eletti al secondo giorno di conclave: prima di questo è toccato a Pio XII, Giovanni Paolo I, Benedetto XVI e Francesco.
La banda della Gendarmeria vaticana entra in Piazza San Pietro
La banda della Gendarmeria, scortata dalle Guardie Svizzere, fa il suo ingresso sul sagrato della Basilica di San Pietro per l'esecuzione degli inni accolta da un lungo applauso.
Tra circa un'ora l'Habemus Papam, l'annuncio del nome del nuovo Pontefice
Dalla Loggia delle benedizioni della Basilica di San Pietro, il Cardinale Protodiacono Dominique Mamberti fra circa un'ora annuncerà il nome del nuovo Pontefice.
FUMATA BIANCA, ELETTO IL NUOVO PAPA
Alle 18:08, dal comignolo della Cappella Sistina, la fumata bianca ad annunciare che il Conclave ha eletto il nuovo Pontefice
Cresce l'attesa dei fedeli in Piazza San Pietro
ll mondo si chiede se sarà oggi il giorno dell'Habemus Papam, mentre Piazza San Pietro è illuminata da un sole primaverile con cielo sgombro da nubi e con migliaia di fedeli che guardano con fiducia al caminetto. Le persone, di tutte le età e provenienti da ogni parte del mondo, cercano riparo dai raggi solari con ombrellini e bandiere, promettendo di voler rimanere ad ogni costo ad attendere la fumata.
I cardinali di nuovo in Sistina.
I porporati sono nuovamente in Cappella Sistina per la terza tornata elettorale di giornata. Un conclave moderno, con riti antichi, che tiene il mondo in attesa della prossima fumata dal caminetto, alle 17:30 o alle 19 circa. Ogni cardinale viene chiamato a rispettare formule precise, scrivendo il proprio nome e recitando formule prima di procedere al voto.
Cardinali verso la Sistina, al via la terza sessione di voto
I cardinali elettori stanno raggiungendo la Cappella Sistina per la terza sessione di scrutini per l'elezione del 267° Papa. Al termine del pranzo, infatti, i porporati hanno raggiunto la Cappella Paolina per il tradizionale momento di preghiera, prima di fare il loro ingresso in Sistina. Qui nel pomeriggio si procederà alla quarta e quinta votazione, in attesa della nuova fumata, dopo le prime due nere di ieri e di stamattina. In caso di esito positivo al quarto voto la fumata sarà intorno alle 17.30. Altrimenti ci sarà comunque una fumata (bianca o nera) intorno alle 19-20.
Cosa accadrà nel pomeriggio
Dopo i primi tre scrutini senza esito (uno ieri e due questa mattina), oggi pomeriggio i 133 cardinali proveranno nuovamente a raggiungere il quorum necessario (89 voti). Quale la tabella di marcia prevista per il pomeriggio? Il collegio degli alti prelati tornerà a votare a partire dalle ore 16.30. In caso di raggiungimento del quorum - e solo in questo caso - la fumata bianca potrebbe arrivare alle 17-18 circa. In caso contrario, cioè nel caso in cui il voto fosse ancora non sufficiente all'elezione del nuovo Papa, si passerà quindi alla seconda tornata elettorale (la quarta di giornata), il cui esito verrà sancito dal colore del fumo (o bianco o nero), in uscita dal caminetto alle ore 19-20 circa.
Fumate, schede, quorum: come funziona il Conclave
L'elezione del nuovo Pontefice è disciplinata da una procedura messa a punto in secoli di storia e tradizione liturgica.
Conclave, il programma del pomeriggio
I cardinali partiranno da Casa Santa Marta alla volta del Palazzo Apostolico alle 15.45. L’inizio delle votazioni nella Cappella Sistina è previsto per le 16.30. La fine dei lavori, se non dovesse arrivare la fumata bianca a metà pomeriggio, sarà invece verso le 19.30.
La folla dei fedeli a San Pietro
Sono già più di 15mila le persone presenti in questi minuti in piazza San Pietro. Lo si apprende dalla Questura di Roma. E i numeri dovrebbero aumentare significativamente con il passare delle ore.
Da Segretario di Stato a Papa? Solo in cinque
Il Segretario di Stato vaticano è l’uomo di fiducia del Papa. Lo è stato Pietro Parolin per Papa Francesco. Il cardinale di Schiavon è oggi considerato tra i grandi favoriti per salire al Soglio di Pietro. Ma quanti sono i segretari di Stato che, in passato, sono poi riusciti a diventare Papa? Sono in cinque. E sono tutti italiani. Per il primo bisogna tornare al 1503, con Papa Giulio II. Poi nel 1534, Paolo III. Quindi un salto di oltre tre secoli, fino al 1655, quando fu eletto Alessandro VII e, subito dopo, nel 1667 con Clemente IX. L’ultimo invece è storia molto più recente, meno di un secolo fa. Si tratta di Pio XII, al secolo Eugenio Pacelli, eletto nel 1939.
I papabili, per i bookmaker Tagle supera Parolin
In attesa delle nuove votazioni del conclave i bookmaker internazionali aggiornano le previsioni sul prossimo Papa: protagonista ancora una volta il testa a testa tra Luis Antonio Tagle e Pietro Parolin. Questa volta, però, è avanti il cardinale filippino, offerto a 3 dai "betting analyst" di William Hill contro il 3,50 del segretario di Stato vaticano. Resiste a 6 la "coppia" italiana formata da Matteo Zuppi e Pierbattista Pizzaballa, mentre sale da 5 a 9 il ghanese Peter Turkson. Il balzo in quota più considerevole è quello di Jean-Marc Aveline, "protetto" di Bergoglio: il francese nuovo Pontefice si gioca ora a 18, in netto calo rispetto al 33 di sei giorni fa. A spuntare nell'elenco dei bookmaker è anche lo statunitense Robert Francis Prevost, in ascesa ma al momento ancora un outsider a quota 50. (ats)
Seconda fumata nera
Alle 11.51 ecco la fumata nera, dopo i due voti di questa mattina: ancora nessun successore di Papa Francesco.
«Auspico fumata bianca per questa sera»
«Auspico che questa sera tornando a Roma trovi già la fumata bianca». Lo dice il cardinale decano Giovanni Battista Re prima di celebrare a Pompei la Messa in occasione della Supplica alla Madonna del Rosario. «Sono particolarmente lieto di essere qui all'inizio del Conclave perché lo Spirito Santo abbia a soffiare forte e sia così eletto il Papa di cui ha bisogno la Chiesa di oggi e il mondo di oggi» ha aggiunto Re, sottolineando che il nuovo Papa «prima di tutto dovrà cercare di rafforzare la fede in Dio in questo nostro mondo caratterizzato dal progresso tecnologico ma sotto l'aspetto spirituale abbiamo notato un po' un "dimenticare Dio"». (ats)
Un'edizione straordinaria su carta dell'Osservatore Romano
L'Osservatore Romano - quotidiano in lingua italiana edito nella Città del Vaticano -, in caso di elezione del Papa, uscirà immediatamente con una edizione straordinaria e immediata del giornale in forma cartacea. Un'edizione a tiratura limitata e gratuita, che verrà di distribuita in Piazza San Pietro immediatamente dopo la presentazione del nuovo Pontefice, possibilmente anche con la sua prima foto in bianco e dichiarazione. Un servizio prezioso e unico per tutti i fedeli presenti, che ieri, ad assistere alla prima fumata, erano oltre 45 mila.
I fedeli in piazza: «Aspetteremo fino a stasera»
Sono già in piazza San Pietro i fedeli pronti ad assistere alla prima fumata del giorno prevista per le 12, o anticipata alle 10.30 solo nel caso in cui dovesse essere bianca. Tra loro c'è chi è arrivato alle 8.30. «Rimarremo qui fino a che non sarà eletto il Papa», dice Maria Cosenza a Roma dal Brasile. È in compagnia di suo marito e ad entrambi piacerebbe vedere il cardinale Pizzaballa come nuovo pontefice "perché prega per la causa palestinese, come Francesco", sottolineano. Ma alla fine, «è lo Spirito Santo che agirà», aggiungono. Intanto gli occhi dei fedeli già assiepati alle transenne che delimitano le aree della piazza sono puntati verso il comignolo nella speranza di vedere la fumata bianca. (ats)
Tre spagnoli emergono tra i “papabili”
Al buio dei risultati del primo scrutinio nel conclave per l'elezione al soglio di Pietro, secondo voci riferite oggi da El Pais salgono le quotazioni di tre cardinali spagnoli come possibili successori di Bergoglio: Cristobal Lopez, Angel Fernandez Artime e Pablo Virgilio David. Cristobal Lopez, 72 anni, salesiano, a lungo missionario, è l'attuale arcivescovo di Rabat. Angel Fernandez Artime, 64 anni, è stato nominato da papa Francesco cardinale nel 2023 e l'anno successivo pro prefetto del dicastero per gli istituti di vita consacrata, la cui responsabile è una donna, Simona Brambilla. Il terzo nome che emergerebbe come papabile e finora "coperto", secondo il quotidiano, è quello di Pablo Virgilio David, arcivescovo di Kallookan, nelle Filippine, a sua volta nominato cardinale di recente. (ats)
Eletti al secondo giorno? Tre degli ultimi cinque
Nella storia recente, il secondo giorno di Conclave è spesso stato quello decisivo. Tre degli ultimi cinque Pontefici sono infatti stati eletti durante tra la seconda e la quinta votazione. Fu così per Papa Francesco nel 2013 (eletto al 5° scrutinio), per Papa Benedetto XVI nel 2005 (eletto al 4° scrutinio) e per Papa Giovanni Paolo I nell’agosto del 1978 (eletto al 4° scrutinio).
Il cardinale O’Malley: «Il Conclave non è Hollywood»
«Non funziona come nel mondo politico, nei partiti. È una questione di fede. Tutti vogliamo che sia eletto il Papa che Dio vuole. Confidiamo nel fatto che lo Spirito Santo ci aiuti a trovarlo. È un'esperienza molto spirituale, non un conclave di Hollywood». Lo ha detto in un'intervista al Corriere della Sera il cardinale Seán Patrick O'Malley, scelto da papa Francesco come presidente della pontificia Commissione per la Tutela dei minori, dal 2003 al 2024 arcivescovo di Boston. Durante il Conclave, spiega O'Malley, «nella realtà si vivono giornate che somigliano a quelle degli esercizi spirituali. Un'atmosfera molto intensa di preghiere, esami di coscienza, meditazioni. È come la Pentecoste, Maria e gli apostoli riuniti assieme nel Cenacolo. Col passare del tempo, cresce la consapevolezza della responsabilità che i cardinali hanno davanti a Dio, alla Chiesa e al mondo». Per sottolineare l'importanza che la Chiesa riveste, il cardinale ricorda papa Francesco: «L'affetto planetario che abbiamo visto, la commozione che ha accompagnato la sua morte, sono una dimostrazione dell'importanza che il papato ha nel tempo presente, anche nel mondo non cattolico e tra i non credenti». (ats)
«Parolin favorito, ma se non viene eletto entro domani…»
I nomi dei cardinali papabili sono ormai noti. Su tutti, quello del già Segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin. Ma il suo vantaggio dipenderà molto dalla lunghezza del Conclave, secondo il vaticanista del Tempo, Franco Capozza. «Credo che sia fortissimo, ma credo anche che se non eletto entro domani verrà bruciato. Come ho scritto, la sua elezione è una via molto stretta ma molto angusta. Se fosse un Conclave lungo e tormentato, invece, potrebbe essere eletto Filoni, che sarebbe un Papa di transizione: un profilo diplomatico elevatissimo, anche superiore a quello di Parolin».
Quando arriverà la fumata bianca?
Il primo scrutinio di ieri è servito, come si suol dire, a contarsi. Stando ai vaticanisti, prevale l’idea che le due votazioni di questa mattina - la seconda e la terza - non porteranno all’elezione del Papa. La “partita” dovrebbe invece entrare nella sua fase decisiva a partire dal pomeriggio. E probabilmente il nome del prossimo Pontefice uscirà da uno di quei due scrutini e dai quattro previsti per domani.
Il ritardo della prima fumata
La prima fumata nera, attesa attorno alle 19 di ieri sera, è infine arrivata solo alle 21.03. Un ritardo insolito, che in quel paio d’ore ha fatto discutere gli osservatori e sollevato diverse ipotesi su cosa stesse, effettivamente, accadendo. Premesso: non sappiamo cosa succede nella Cappella Sistina. Sul Conclave vige la più assoluta segretezza. Ma secondo alcune fonti, come riporta oggi il Corriere della sera, l’insolita attesa è probabilmente da attribuire a diverse concause: la lunghezza della meditazione del cardinale Raniero Cantalamessa (che avrebbe di conseguenza ritardato la prima consultazione); il numero di cardinali (18 in più rispetto al 2013) e il fatto che molti di questi sono neofiti (e alcuni non parlano italiano). Ma tra i fedeli in piazza San Pietro c’è anche chi ha pensato che il ritardo fosse dovuto al fatto che il Papa era stato eletto già al primo scrutinio.
Secondo giorno di Conclave: il programma
Inizia il secondo giorno di Conclave. I cardinali elettori si sono ritrovati prima delle 8 nel Palazzo Apostolico, per celebrare Messa e Lodi nella Cappella Paolina. A seguire si ritireranno alle 9.15 in Sistina per recitare l'Ora media e procedere poi alle prime due votazioni. Ci sarà quindi, verso le 12.30, il ritorno a Santa Marta con il pranzo. Alle 15.45 i porporati torneranno verso il Palazzo apostolico, per poi ritirarsi, verso le 16.30, in Sistina con altre due votazioni.