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Finalmente buone notizie, e arrivano dalla Scienza

Progressi scientifici offrono speranze per il futuro, con innovazioni rivoluzionarie nella lotta contro il cancro, l'Alzheimer e il diabete
Progressi scientifici offrono speranze per il futuro, con innovazioni rivoluzionarie nella lotta contro il cancro, l'Alzheimer e il diabete

Dopo aver sentito il telegiornale, la tentazione è quella di chiudersi in casa e non uscirne più. Tra guerre, alluvioni e movimenti oltranzisti alla riscossa, viene da chiedersi quale futuro possa mai avere il nostro povero pianeta, e noi che lo abitiamo. Sono tempi cupi, e mantenere alta la bandiera dell'ottimismo è sempre più difficile. Fortunatamente ci sono campi, come quello scientifico, che, a dispetto di coloro che si dicono scettici in merito, sono forieri di buone notizie, mai così indispensabili per dare nuova spinta ai pensieri positivi. La scienza, infatti, complice anche le grandi innovazioni tecnologiche dei tempi recenti, sta procedendo a passi da gigante in diversi ambiti, quali quello medico e astronomico, portando l'umanità vicinissima alla risoluzione di problemi fino ad ora senza risposta.

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Vaccini e tumori - Il Nobel per la medicina è stato assegnato, quest'anno, agli scienziati americani Victor Ambros e Gary Ruvkun, scopritori dei microRna, ossia delle piccole molecole di Rna che regolano l'attività dei geni nelle cellule, decidendo, per dirla in parole povere, quali di essi devono essere attivati e disattivati. Questa scoperta ha una portata rivoluzionaria nel campo della biologia molecolare e della medicina che si occupa di oncologia lotta e malattie congenite. L'idea che il funzionamento di certe patologie, e la loro possibile risoluzione, sia sempre più chiaro, è sicuramente una notizia che conforta e fa sperare che tale battaglia possa essere vinta dall'uomo. Come è possibile leggere sul sito della Fondazione Veronesi, gli studi legati all'utilizzo di vaccini a mRna contro determinati tipi di cancro, come il melanoma o il tumore al pancreas, “sono a un punto di svolta e stanno cominciando a dare risultati concreti”. Se fino ad oggi, si è parlato di vaccini da somministrarsi prima che il tumore possa manifestarsi, come quelli contro l'Hpv, attualmente si studia per svilupparne altri da somministrarsi quando la malattia si è già manifestata. Il vaccino contro il melanoma, ad esempio, prodotto da Moderna, è basato proprio sulla tecnologia a mRna e si trova nella fase III della sua sperimentazione, mentre a dicembre dello scorso anno, così come scritto su Sif Magazine, sono stati presentati i risultati più che incoraggianti dello studio di fase II in cui i pazienti affetti da melanoma sono stati trattati con un farmaco antitumorale, da solo o in combinazione con il vaccino a mRna. Oltre che per il melanoma, sono attive anche altre sperimentazioni, come quelle per il tumore alla prostata, al polmone, al colon retto e al seno 'triplo negativo', tutte patologie che, fino a poche decenni fa, corrispondevano ad una quasi certa condanna a morte. Sempre a proposito di vaccini, è il caso di sottolineare che nel 2023 ne è stato messo a punto uno nuovo contro la malaria, con un efficacia raddoppiata rispetto a quello precedente. Sviluppato dall'Università di Oxford, ne è stato raccomandato l'utilizzo dall'Organizzazione Mondiale della Sanità in considerazione del fatto che la malaria sia una malattia che miete ancora centinaia di vittime ogni anno, specialmente tra la popolazione infantile.

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Alzheimer - Per la rivista scientifica Science, il 2024 deve essere ricordato anche per i grandi passi avanti compiuti nella trattamento contro l'Alzheimer, una malattia che colpisce oltre cinquanta milioni di persone nel mondo, e che si stima possa superare la quota dei settantacinque mila entro il 2030. Si ripone molta speranza negli anticorpi monoclonali, ossia anticorpi diretti contro un solo antigene predefinito, già utilizzati nella medicina oncologica, e che possono essere prodotti in quantità illimitata grazie a delle sofisticate tecniche di ingegneria genetica. Sono state condotte due sperimentazioni distinte sull'anticorpo monoclonale denominato Aducanumab arrivando alla conclusione che tale anticorpo avesse, in effetti, ridotto l'accumulo nel cervello del paziente della proteina beta-amiloide, responsabile della patologia. La strada verso la scoperta di una vera e propria cura, però, è ancora in salita, sia per la natura notevolmente sfaccettata e varia dell'Alzheimer, sia per gli effetti collaterali messi in evidenza dagli studi condotti, quali il verificarsi di micro-emorragie o edemi cerebrali. Gli anticorpi monoclonali sono stati oggetto di sperimentazione anche per la cura del diabete.

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Diabete - Nel 2022 l'Agenzia del farmaco statunitense, Fda, ha approvato l'utilizzo di un anticorpo monoclonale da somministrarsi per via endovenosa, il Teplizumab, utile per ritardare la progressione del diabete di tipo 1. Per la cura di questa malattia, però, che colpisce mezzo miliardo di persone in tutto il mondo, sono in corso anche sperimentazioni con l'utilizzo di cellule staminali. Il Guardian riferisce che i risultati dello studio condotto su di una donna di venticinque anni affetta da una grave forma di diabete 1 sono stati molto incoraggianti, e “se prima la ragazza aveva bisogno di forti dosi di insulina ora la produce autonomamente”. Lo stesso dicasi per un uomo di quasi sessant'anni affetto da diabete di tipo 2 che è riuscito ugualmente ad emanciparsi dalla somministrazione di insulina.

Intelligenza artificiale e previsioni meteorologiche - Sempre più spazio, in campo medico e scientifico, sta guadagnando l'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale, la cui applicazione spazia dall'individuazione precoce di forme tumorali, con una accuratezza diagnostica aumentata del 45%, , alla meteorologia che, in tempi di cambiamento climatico, può rivelarsi essenziale per prevedere eventi potenzialmente disastrosi. Come riferito da Wired US, il DeepMind, l'unità di intelligenza artificiale di Google, ha ottenuto un risultato sorprendente, riuscendo a calcolare l'esatto punto d'impatto dell'uragano Lee, e i ricercatori di Google hanno dichiarato alla rivista Science che il loro modello Ai ha ottenuto risultati migliori di quella del Centro europeo previsioni meteorologiche a medio termine, un'eccellenza nel suo campo, “su almeno il 90% delle 1.300 variabili atmosferiche, come umidità e temperatura”. A differenza dei sistemi convenzionali, che richiedono l'utilizzo di computer altamente sofisticati e molte ore di calcolo, l'Ai di DeepMind può essere utilizzato anche da un semplice portatile, fornendo delle previsioni meteorologiche in meno di un minuto.

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Telescopio spaziale e l'universo - Anche l'osservazione e la comprensione dell'universo ha compiuto dei notevoli passi avanti, grazie soprattutto al telescopio spaziale James Webb, noto anche come 'Next Generation Space Telescope', lanciato nello spazio il 25 dicembre del 2021 ad una distanza dalla Terra mai raggiunta finora da qualsiasi altro strumento della Nasa. Tale portentoso telescopio è riuscito, quest'anno, ad individuare la galassia più antica tra quelle fino ad ora osservate, denominata Gz9p3. Si stima che si sia formata 510 milioni di anni dopo il Big Bang, e presenta una massa tale che si pensa sia il risultato di una fusione tra due galassie. Tale scoperta ha una portata storica, e ha aperto nuovi ed inediti scenari su di una più approfondita conoscenza sulla formazione dell'Universo. Le buone notizie provenienti dal mondo della Scienza non finiscono certo qui, e c'è da essere ottimisti a pensare che nel 2024 un team di ricercatori australiani ha sviluppato delle batterie utilizzando degli elettroliti a base di acque che possono essere facilmente sostituiti, prolungando il suo utilizzo per un tempo illimitato, o che alla Washington State University sono stati costruiti due robot grandi quanto degli insetti che potrebbero aprire nuovi scenari nell'utilizzo della robotica nella chirurgia o nel monitoraggio ambientale.

Alla luce di quanto detto non si può non guardare con un po' più di fiducia al futuro che ci aspetta, e se il presente sembra sopraffarci con il suo carico di brutte notizie provenienti dai quattro angoli del globo, bisogna tenersi stretta la convinzione che questo che stiamo vivendo sia anche l'età dell'oro per quanto riguarda le scoperte mediche e scientifiche e non ci sia mai stata un'altra epoca in cui la medicina e la scienza siano state così all'avanguardia come in quella attuale.


Appendice 1

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