ISRAELE: LIVEConcluso un nuovo scambio ostaggi-prigionieri palestinesi

«C'è un piano d'intesa»
Joe Biden e Benyamin Netanyahu hanno discusso «della situazione a Gaza», «della pausa nei combattimenti e dell'aumento dell'ulteriore necessaria assistenza umanitaria» nella Striscia. Lo rende noto in una nota la Casa Bianca riferendo della telefonata del presidente al premier israeliano. «I due leader hanno convenuto che il lavoro non è ancora finito e che continueranno a lavorare per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi», prosegue la nota, dove Biden plaude al rilascio degli ostaggi di Hamas negli ultimi tre giorni, compresa la bimba americana. «Ho detto al presidente Biden: c'è un piano di intesa, prevede la liberazione di 10 ostaggi per ogni giorno ulteriore di tregua»: lo ha detto stasera il premier d'Israele in una dichiarazione rilasciata al ministero della difesa, prima dell'inizio di una riunione del gabinetto politico di sicurezza. «Ma ho anche detto - ha precisato - che alla fine di quel piano riprenderemo con tutta la forza per conseguire gli obiettivi della guerra». (Ats ans)

Liberati 39 palestinesi
Il Servizio carcerario israeliano ha dichiarato che 39 detenuti palestinesi sono stati liberati sulla base dell'accordo con Hamas. Secondo quanto constatato dall'Afp, gli autobus hanno lasciato la prigione israeliana di Ofer, in Cisgiordania, dove i detenuti erano stati trasferiti prima del loro rilascio. I palestinesi sono quindi arrivati a Beitunia. (Ats ans)

Washington, Biden: «Il mio obiettivo è estendere la tregua oltre domani»
«Il mio obiettivo è estendere la pausa dei combattimenti oltre domani»: lo ha detto Joe Biden in una conferenza stampa improvvisata. Il presidente ha confermato che a breve parlerà col premier israeliano Netanyahu. «Penso che tutti gli attori nella regione vogliano solo la liberazione di tutti gli ostaggi e che, come dire, Hamas non controlli più nessuna porzione della Striscia di Gaza», ha aggiunto Joe Biden, dopo aver confermato in una conferenza stampa la liberazione della piccola Abigail Edan, 4 anni, con doppia cittadinanza israeliana e statunitense.

Tel Aviv, Netanyahu nella Striscia di Gaza per la prima volta dall'inizio della guerra
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha visitato le truppe nella Striscia di Gaza per la prima volta dall'inizio della guerra. «Stiamo facendo ogni sforzo per riportare indietro i nostri ostaggi, e alla fine li riporteremo tutti», ha detto Netanyahu ai soldati domenica, secondo il suo ufficio. «Continueremo fino alla fine, fino alla vittoria».

«Hamas consegna 17 ostaggi alla Croce Rossa»
17 ostaggi sono stati consegnati da Hamas alla Croce Rossa: 14 sono israeliani, tra cui 9 bambini, e 3 thailandesi. Lo riferisce la tv israeliana Canale 13. (fonte ats ans)

Il primo ostaggio statunitense sarà rilasciato?
«Abbiamo motivo di credere che ci sarà un rilascio oggi», ha detto domenica alla televisione americana Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Due donne e un bambino piccolo, in possesso di passaporto statunitense, sono nelle mani di Hamas dal 7 ottobre.

«Hamas blocca gli aiuti»
Hamas starebbe bloccando gli aiuti umanitari diretti nel nord della Striscia di Gaza. Lo afferma il portavoce in lingua araba delle Forze di difesa israeliane, Avichay Adraee. Su X ha pubblicato una foto che ritrarrebbe un posto di blocco che ha bloccato un convoglio di aiuti. «Residenti di Gaza, Hamas vi sta dimostrando che voi siete l'ultima delle loro priorità» ha scritto Adraee.

Petroliera abbordata al largo dello Yemen
Una petroliera appartenente a una società legata a Israele è stata abbordata al largo delle coste dello Yemen, ha dichiarato la società di sicurezza marittima Ambrey. «L'evento è probabilmente legato ad attori statali», ha dichiarato Ambrey, aggiungendo che la nave, appartenente a una società con sede nel Regno Unito e legata a Israele, aveva ricevuto minacce dai ribelli yemeniti Houthi sostenuti dall'Iran. (Ats Ans Afp)

Palestinese ucciso a Gaza
«Nonostante la tregua umanitaria sia entrata nel suo terzo giorno, le forze di occupazione israeliane hanno recentemente preso di mira due contadini a est del campo di Al-Maghazi, provocando il martirio di uno e il ferimento dell'altro». Lo scrive sulla piattaforma X (ex Twitter) la Mezzaluna rossa palestinese, spiegando che «la squadra dell'ambulanza» dell'organizzazione «si è occupata di due casi oggi, a est del campo profughi di Al-Maghazi, situato nel centro della Striscia di Gaza». (Ats Ans)

La rettifica della Croce Rossa
Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha rettificato le dichiarazioni di un alto funzionario, che metteva in dubbio lo scambio odierno tra ostaggi e prigionieri. «La comunicazione non era in nessun modo un'indicazione che le operazioni di rilascio previste per domenica non avrebbero avuto luogo. Le operazioni preliminari procedono» ma, per la loro stessa natura, «sono delicate e complicate e non si può mai essere assolutamente certi» che lo scambio avrà effettivamente luogo.

9 bambini e 4 donne dovrebbero essere liberate oggi
Secondo funzionari del Qatar, citati dai media israeliani, del gruppo di ostaggi che dovrebbe essere liberato oggi da Hamas fanno parte nove bambini e quattro donne, dopo 51 giorni di prigionia nella Striscia di Gaza. Come parte di un accordo separato, anche sette cittadini stranieri dovrebbero essere rilasciati. Dal canto suo, Israele dovrebbe rimettere in liberà 39 detenuti palestinesi che attualmente si trovano nelle carceri israeliane.

Finora sono stati rilasciati 26 israeliani nell'ambito dell'accordo mediato dal Qatar e dall'Egitto tra Israele e Hamas: attualmente, il numero ufficiale dei rapiti ancora a Gaza è di 195, ma Israele stima che il numero sia superiore a 200, e molti di loro non sono inclusi nell'attuale intesa.

La Thailandia intanto ha annunciato che alcuni dei suoi cittadini non erano inclusi nelle liste, forse perché si trovavano illegalmente in Israele. (fonte ats ans)
 
 

Il ritorno di Blinken
Il segretario di Stato statunitense Antony Blinken è atteso in Israele la settimana prossima, riporta il quotidiano con sede a Tel Aviv Haaretz. Sarà la quarta visita del ministro degli esteri degli Usa nello Stato ebraico nel giro di un mese e mezzo, dall'inizio della guerra. (Ats Ans)

«Il rilascio di ostaggi oggi non è sicuro»
L'alto funzionario della Croce Rossa Pascal Hundt ha dichiarato alla rete britannica Sky News che non è sicuro che oggi verranno rilasciati altri ostaggi. Intanto Israele accusa Hamas di aver violato i termini dell'accordo e di aver rilasciato una 13enne senza la madre. Hamas si difende e spiega di non aver violato l'accordo con Israele, secondo cui madri e figli in ostaggio non vengano separati nel momento del rilascio. L'organizzazione afferma di non aver trovato la donna, riporta l'emittente israeliana N12. (Ats Ans)

Uccisi vari leader di Hamas
Hamas ha rilasciato un comunicato in cui ammette che Israele ha ucciso circa dieci giorni fa diversi leader dell'organizzazione terroristica, tra cui il comandante della divisione regionale di Hamas nel nord della Striscia, Ahmed Randour, e il capo della divisione dei lanci di missili Ayman Siam.

Lo riporta il sito di informazioni israeliano Ynet. Nella nota diffusa dall'ala militare di Hamas, le Brigate Az ad-Din al-Qassam, si legge che Randour e Siam, insieme ad altri «leader» dell'organizzazione, «sono saliti a posizioni di eroismo e onore nella battaglia di Bol al-Aqsa. Questa è una jihad di vittoria o di martiri». (Ats Ans)

80 camion di aiuti e sette di carburante
La Mezzaluna Rossa egiziana ha informato che 80 camion di aiuti e sette camion di carburante sono entrati nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah. Lo riferisce il sito di informazioni israeliano Ynet.

Il capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel nord della penisola del Sinai, Khaled Zayed, dal canto suo in precedenza ha riferito all'agenzia di stampa italiana Ansa che oggi complessivamente almeno 200 camion con aiuti umanitari entreranno dall'Egitto a Gaza attraverso il valico di Rafah, aperto in entrambe le direzioni anche per accogliere i feriti e fa passare le persone rimaste bloccate dalle due parti, secondo il meccanismo concordato con la tregua tra Hamas e Israele, giunta oggi al suo terzo giorno.

Zayed ha aggiunto che ieri sono entrati 200 camion e l'altro ieri 215: il numero di mezzi pesanti che entrano a Gaza dall'inizio della tregua è dunque quasi raddoppiato. (Ats Ans)

Confiscato più di un milione
L'esercito israeliano ha confiscato l'equivalente di circa 1,16 milioni di franchi svizzeri nella guerra contro Hamas. Un portavoce del ministero della Difesa israeliano ha detto domenica che il denaro in valuta israeliana (shekel) è stato trovato «nelle basi di Hamas e nelle case dei ricercati dove Hamas era attivo». Inoltre, sono stati confiscati denaro iracheno e giordano e dollari statunitensi. Gli importi dovrebbero ora essere versati al Tesoro di Tel Aviv. (Ats Dpa)

Sei palestinesi uccisi in Cisgiordania
Sei palestinesi sono stati uccisi domenica notte durante le operazioni militari israeliane in Cisgiordania. Lo riferiscono fonti palestinesi. Il Ministero della Sanità controllato da Hamas ha affermato che cinque persone di età compresa tra i 17 e i 33 anni sono state uccise in un attacco di droni contro una casa nel distretto di rifugiati di Jenin, nel nord della Cisgiordania. Un sesto palestinese è stato ucciso in un villaggio a sud di Nablus durante uno scontro con soldati israeliani che erano entrati nella città durante un raid. (Ats Dpa)

Altri 13 ostaggi saranno liberati stasera
Domenica sera è previsto un nuovo scambio di 13 donne e bambini, prigionieri di Hamas da 51 giorni, in cambio di 39 palestinesi prigionieri nelle carceri israeliane.
Lo riferiscono fonti del Qatar, che parlano anche della liberazione di sette stranieri come parte di un accordo separato. Le Forze di difesa israeliane non hanno confermato ufficialmente, ma la radio dell'esercito e il sito d'informazione Ynet hanno sottolineato come gli ufficiali attendano la liberazione di 13 ostaggi.

La 21enne dovrà essere operata
La 21enne liberata nello scambio di sabato dovrà essere sottoposta a una serie di operazioni. Lo ha dichiarato il direttore del Soroka Medical Center, nel quale la giovane è stata ricoverata subito dopo la sua liberazione. Ci si attende un pieno recupero, ha aggiunto.

Le condizioni di salute degli ostaggi
Il direttore dell'ospedale pediatrico di Safra, presso lo Sheba Medical Center, ha fatto sapere oggi che le condizioni di dodici dei tredici ostaggi rilasciati, ovvero coloro che hanno trascorso la notte presso la struttura sanitaria, non hanno necessità di cure urgenti. Lo riferisce il quotidinao israeliano Haaretz.

«Gli orrori della prigionia sono evidenti su di loro, ma nessuno necessita di un intervento medico urgente e immediato», ha detto il professore Itai Pesach. La tredicesima persona rilasciata ieri è una 21enne, rapita dal festival musicale Supernova con suo fratello ancora tenuto in ostaggio, che è stata trasportata invece al centro medico Soroka di Beersheba per essere sottoposta a cure mediche immediate ed è al momento in condizioni stabili, si legge sul quotidiano in linea Times of Israel. (Ats Ans)

Gioia per la liberazione dei prigionieri
Scene di giubilo nelle strade della Cisgiordania e di Gerusalemme Est dopo la liberazione dei 39 prigionieri palestinesi inclusi nell'accordo di scambio con gli ostaggi. La folla ha applaudito gli ex carcerati e bandiere di Hamas sono sventolate, ha riferito domenica The Times of Israel.

Lo scambio di domenica
Dopo il rilascio di un secondo gruppo di ostaggi da parte del gruppo islamico Hamas in cambio di prigionieri palestinesi, oggi (domenica 26 novembre) verranno rilasciati altri ostaggi dalla Striscia di Gaza. L'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato nelle prime ore del mattino di aver ricevuto una lista con i nomi degli altri ostaggi che sarebbero stati rilasciati nella giornata odierna. Il loro numero non è noto. 

Sabato sera la Croce Rossa aveva portato 13 israeliani e alcuni stranieri dalla Striscia di Gaza in Egitto. Tra questi figurano quattro cittadini tedeschi con doppia cittadinanza e una bambina irlandese di nove anni che inizialmente si pensava fosse morta. (Ats Dpa)