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A Casablanca si trova la terza struttura religiosa più grande di tutto l’Islam
CASABLANCA - Quando le nubi della paura si addensano in cielo, un po’ di cultura può spazzarle via. Conoscere l’Islam, in questo senso, può servire parecchio in cui il terrorismo vuole far passare il messaggio di uno scontro di religione in atto, di una guerra di civiltà che non lascia scampo a nessuno. Conoscere questa religione millenaria può aiutare, dunque, a comprendere la sua ricchezza e complessità ed evitare facili generalizzazioni che non possono che giovare esclusivamente a chi vuole diffondere il terrore. Viaggiare è il modo migliore di conoscere, farlo in paesi come il Marocco, paesi in cui l’Islam mostra il suo volto più moderato e moderno, lo è ancora di più. Tra le tante mete possibili suggeriamo Casablanca e la sua Moschea di Hassan II, simbolo della religione di Maometto, nonché l’edificio più grande della religione musulmana dopo quelle nella sua Terra Santa, a Masjid al-Haram di La Mecca e la moschea del Profeta di Medina.
Progettato dall’architetto francese Michel Pinseau e costruita dalla Bouygues, questo edificio si presenta al vertice di un promontorio e per due terzi affaccia sull’Oceano Atlantico, all’estremità massima del Maghreb. Considerata uno degli esempi architettonici più validi del Marocco contemporaneo, presenta una struttura enorme, a cominciare da un piazzale di 90 mila metri quadri in grado di accogliere fino a 80mila fedeli.
La sala interna non è da meno, potendo ospitare 25mila persone nei suoi 20mila metri quadri di estensione. Il suo minareto, alto 210 metri, è infine il più alto del mondo. Inaugurata dal re Hassan II nel 1993, è diventata da allora un vero simbolo non solo per il Marocco, ma per tutto il Nord Africa.