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Ma Babbo Natale esiste veramente?

Come comportarsi di fronte all'inevitabile domanda dei bambini
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Ma Babbo Natale esiste veramente?
Come comportarsi di fronte all'inevitabile domanda dei bambini

Sarà perché navigano in internet con l'abilità di un hacker o perché ascoltano più di quanto venga detto, fatto sta che i bambini oggi diventano grandi prima. E ci si ritrova, così, al cospetto di pseudo adulti in miniatura che ne sanno più di quanto si possa immaginare. Anche su Babbo Natale! Così il giorno che tornano da scuola e, facendo i vaghi, chiedono «ma Babbo Natale esiste davvero?», il panico da risposta ghiaccia il sangue di ogni genitore che a sua volta si domanda «ed ora che dico?». In effetti non è facile rispondere e per farlo nel modo più opportuno è preferibile ascoltare anche il consiglio di un'esperta: nel nostro caso è la pedagogista Marta Bruzzone che, con la sorella Sara, ha anche fondato il Blogo-Contenitore emotivo MammeCheFatica.it.

La prima indicazione da seguire riguarda l'età del nanetto inquisitore a caccia di verità. Se è troppo piccolo, infatti, meglio negare con convinzione e seriamente, facendogli capire che chiunque gli abbia detto che Babbo Natale non esiste l'ha fatto solo sperando in una preferenza per sé da parte di Santa Claus. E poi insistere ricordando al piccoletto che bisogna prepararsi molto bene al suo arrivo senza rovinare la sorpresa. Se invece il bambino è più grandicello è preferibile ragionare sinceramente con lui ed ammettere la verità, ricordando che spesso capita che taccia la sua scoperta per timore di non ricevere regali. Se ci sono fratellini o cuginetti più piccoli, però, si potrà coinvolgere il bambino in un discorso di complicità, per evitare che riveli anche a loro la sua scoperta.

TMT (ti.mamme team)

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