Per piacere bisogna piacersi

Le donne di successo sono affascinanti e credono in se stesse
L'autostima è la base della serenità, non esistono regole per conquistarla, ma la si può migliorare. E grazie ad essa si potrà avere una percezione migliore di se stesse, grazie alla quale affrontare meglio la vita ed il mondo. Sembra una frase da cioccolatini, ma funziona davvero così e non è solo una questione di bellezza estetica. Perché quella che conquista è una donna affascinante ed il fascino deriva dalla positività sprigionata, grazie alla sicurezza di sé, tra sorrisi e magnetismo. Una donna davvero sicura e soddisfatta di sé, consapevole dei propri limiti e delle proprie imperfezioni, non si ferma davanti agli inconvenienti ed affronta gli ostacoli con il piglio risoluto. Il suo sex appeal non conosce frontiere e si inerpica tra ostilità ed indifferenza, facendo breccia anche nell'opinione altrui. Piacersi, alla fine, diventa anche sinonimo di successo.
C'è chi ha la fortuna di nascere con l'imprinting della sicurezza e va per la sua strada continuando ad esercitare questo mood, e c'è chi, invece, deve imparare a farlo giorno dopo giorno, partendo dall'amore per se stessa. Un'impresa tutt'altro che facile come riconosceva anche lo psicanalista tedesco Erich Fromm e come ha rilevato lo studio condotto dai ricercatori dell'Università del New South Wales in Australia. La ricerca nello specifico si è soffermata sull'analisi delle reazioni al cospetto delle fotografie. Guardare le nostre foto, infatti è spesso fonte di disorientamento: quasi stentiamo a riconoscerci a causa dell'immagine che abbiamo di noi stesse, ricreata nel riflesso che ci rimanda uno specchio. Di solito si notano le proprie imperfezioni invece delle potenzialità, e si finisce con il porsi quasi dei limiti nell'espressione di tutto il proprio essere. Un atteggiamento che penalizza la realizzazione personale e, quindi, il raggiungimento della felicità.
Non piacersi significa chiudersi e vivere con il peso di un'inadeguatezza che esiste solo nella propria testa con il rischio, però, di suggerirla anche agli altri. Il percorso, che comincia da adolescenti, è fatto di continui confronti dai quali si dovrebbero trarre spunti per migliorare o per esprimesi al meglio ed assolutamente non per rinunciare. Lo sguardo sul passato che 10 anni fa ci ricorda più magre e più propositive, non serve. Bisogna guardare al presente e proiettarsi nel futuro lavorando continuamente su quello che si è: vietato lasciarsi andare con la scusa dei bimbi piccoli da accudire o della casa da riordinare; vietato essere sciatte, abbandonare il parrucchiere o la palestra o il corso di scrittura. Il tempo è sempre poco, ma qualche minuto per sé è vitale trovarlo. Noi non siamo ciò che eravamo, ma possiamo essere ciò che vogliamo. Perché alla fine, piacersi è davvero il primo passo per piacere.
TMT (ti.mamme team)






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