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Fistola ostetrica: cause e rimedi

La lesione è una complicazione del parto e provoca incontinenza cronica
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Fistola ostetrica: cause e rimedi
La lesione è una complicazione del parto e provoca incontinenza cronica

Si chiama fistola ostetrica ed è tra le complicazioni del parto più fastidiose e temute, conseguenza di un'assistenza sanitaria insufficiente. Un travaglio prolungato, infatti, è all'origine della maggior parte dei casi, con la testa del feto che si blocca nel passaggio attraverso il bacino della mamma. Questa posizione provoca lo schiacciamento dei tessuti molli che, rimanendo a lungo senza irrorazione sanguigna, vanno in necrosi e si staccano dando, così, origine alla fistola. Praticamente si tratta di un foro che apre un passaggio tra la vagina e la vescica (fistola vescico-vaginale) o il retto (fistola retto-vaginale) - o anche entrambi - provocando problemi di incontinenza nella donna. 

Il blocco del feto deve essere risolto immediatamente, quindi, per evitare gravi conseguenze a mamma e bambino e l'intervento necessario è il taglio cesareo. Sintomi evidenti di una fistola ostetrica sono le perdite incontrollabili di urina o feci e, per evitare un'incontinenza cronica, richiedono una immediata riparazione chirurgica ed il conseguente reinserimento delle donne curate nella quotidianità. La riparazione avviene abitualmente per via vaginale e, raramente, per via addominale. Fondamentali per la scelta del percorso da seguire sono la grandezza della lesione, il luogo in cui si è formata ed, ovviamente, l'esperienza del chirurgo che deve intervenire. 

In seguito alla riparazione della fistola, è consuetudine somministrare antibiotici in particolar modo in caso di lesioni retto-vaginali. Non è impossibile anche la chiusura spontanea della fistola, che si verifica in circa il 15% dei casi, e solo in presenza di lesioni molto piccole e di trattamento immediato con metodo conservativo. L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha fissato la scomparsa delle fistole ostetriche come obiettivo del nostro millennio, soprattutto con riferimento ai Paesi meno sviluppati, nei quali l'assistenza medica non è garantita e comporta circa 100 mila casi ogni anno soprattutto in Asia, Africa subsahariana, America Latina, Caraibi e Paesi di lingua araba.

TMT (ti.mamme team)

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