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La sfida del cambio del pannolino

Genitori alle prese con l'animato rifiuto dei piccoli durante la fase anale
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La sfida del cambio del pannolino
Genitori alle prese con l'animato rifiuto dei piccoli durante la fase anale

Bambini che odiano farsi cambiare il pannolino. Sembra il titolo di un racconto comico ed invece è una realtà piuttosto diffusa che sorprende, puntualmente, i genitori e mette in scena tragedie a suon di pianti e contorsioni. Quando i piccoli che non sopportano l'idea di sostituire il pannetto percepiscono che il momento fatidico arriva, cominciano a ribellarsi strillando come disperate vittime delle peggiori torture. Il che rende più complicata ogni operazione e ci si deve ingegnare con espedienti di distrazione ed abilità circensi per effettuare il cambio in qualsiasi luogo, il più velocemente possibile ed in modo rilassato. 

Più facile a dirsi che a farsi! Essenzialmente sono due i motivi che spingono i bambini ad odiare il cambio dl pannolino: la fase anale e l'interruzione di un'attività piacevole. La seconda è l'opzione più semplice, soprattutto se il fenomeno si ridimensiona e non si ripete con altre attività come, per esempio, vestirsi. La fase anale, invece, è un po' più complicata non tanto per la gestione, quanto per la sua comprensione. Bisogna scomodare Freud per provare a capire cosa succede, visto che è stato proprio il padre della psicanalisi a parlarne. 

Questo periodo, comune a tutti i bambini, prevede come conseguenza proprio il rifiuto ad essere cambiato per non essere privato di quello che ha espulso dal suo corpicino benedetto. Quello che il piccolo deposita nel pannolino è roba sua della quale è orgoglioso e persino geloso, e nella quale - udite, udite! - si trova bene. Il concetto sembra assurdo ed anche un po' disgustoso, ma fa parte del modo di percepire le cose dei bimbi che, addirittura, considerano il contenuto del loro pannolino un dono per la mamma! E noi, ingrate, che quel pannetto lo buttiamo!

TMT (ti.mamme team)

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