Svezzamento: come, quando e perché

Come rinunciare al momento unico e prezioso dell'allattamento
Decidere di smettere di allattare è una scelta personale legata esclusivamente alla volontà della mamma e del suo bambino. Non esistono regole generiche alle quali fare riferimento né indicazioni valide trasversalmente e sono inutili gli scontri che a volte si scatenano parlando di allattamento e svezzamento. Il linea di massima ogni mamma si chiede quando sia giusto interrompere l'allattamento e come farlo. L'Organizzazione mondiale della sanità suggerisce l'allattamento esclusivo, meglio se al seno, almeno sino ai 6 mesi prima di cominciare lo svezzamento per il quale si deve procedere gradualmente all'inserimento degli alimenti. Questo eviterà cambiamenti stressanti per il piccolo e sensi di colpa nella mamma.
E già, perché c'è anche questo fattore da considerare: la contrizione materna unita alla sofferenza per il distacco. L'allattamento, infatti, è un'esperienza assoluta e totalizzante per ogni madre ed il momento dell'interruzione non è sempre sereno. Può succedere che sia il bambino stesso ad essere pronto per smettere di essere allattato ed è una condizione da rispettare anche se con dolore. Il momento così intimo dell'allattamento potrà essere sostituito da nuove consuetudini, da condividere anche con il papà, e da momenti esclusivi tra mamma e piccolo per mantenere viva l'intesa creata. Per quanto difficile possa essere, è importante ricordare che il legame con il proprio bambino sarà sempre speciale ed indissolubile.






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