Vincere al lotto?
Lotto: un gioco non equo ma solidale. La mostra Diamo i numeri! vi invita a scoprire tante curiosità
LUGANO - Avete mai fatto un terno al lotto? È molto più probabile che l’asteroide 99942 Apophis nel 2036 colpisca la Terra, con conseguenze in stile Armageddon, piuttosto che vincere al gioco del lotto.
Eppure continuiamo a scommettere e giocare con quelle 42 palline numerate che dal 1970 a oggi ci permettono di sfidare la fortuna, perché solo di questo si tratta: non c’è infatti sistema e numero ritardatario che tenga.
Un pronostico è composto da sei numeri e da un numero fortunato. Si vince quando si indovinano almeno tre numeri esatti della serie numerica 1-42. Chi invece indovina i sei numeri esatti più il numero fortunato si aggiudica il Jackpot che di solito corrisponde a un cospicuo premio in denaro, il cui ammontare dipende dal numero di giocatori e quelli non mancano mai.
Dal 1970 a oggi, la lotteria Swiss Lotto ha creato più di cinquecento nuovi milionari ma per vincere occorre comunque una fortuna sfacciata. Nel lotto svizzero a 42 numeri, le probabilità di azzeccare i sei numeri vincenti sono di 1 su 5,3 milioni, e per il Jackpot la probabilità di vincere scende a 1 su 31 milioni. Questi numeri sono quelli che rendono il gioco del lotto il più iniquo fra i giochi d’azzardo.
Un gioco probabilità si definisce equo se paga al vincitore un premio pari all'importo giocato moltiplicato per il reciproco della probabilità di vittoria. Nel lancio di una moneta, per esempio, la probabilità di indovinare se uscirà testa o croce è 1 su 2. Il gioco è quindi equo se, ad esempio, puntando un franco sull'uscita di testa se ne vincono due in caso di successo. Se, al contrario, la vincita è inferiore a due franchi, il gioco è sbilanciato a favore del banco.
Se da una parte il gioco del lotto è il più iniquo fra i giochi d’azzardo, è anche quello che permette il finanziamento di progetti di pubblica utilità in ambito culturale, ambientale, sociale e sportive. Le giocate, che confluiscono nel fondo cantonale Swisslos, ad esempio, sono in parte destinate alla realizzazione di progetti caritatevoli in una misura che varia dal 18 al 30% a seconda del cantone.
Se siete giocatori incalliti o semplici curiosi attenti a salvaguardare il proprio portafoglio, potrete approfondire alcuni dei concetti probabilistici che stanno alla base dei giochi d’azzardo grazie all’esposizione Diamo i numeri!, aperta a Villa Saroli di Lugano durante i fine settimana dal 7 novembre al 19 dicembre e del 23 e 30 gennaio.
La mostra è proposta da L’ideatorio, dalla Facoltà di scienze economiche e dal nuovo Istituto Interdisciplinare di Data Science dell’Università della Svizzera italiana, in collaborazione con la Società Matematica della Svizzera Italiana (SMASI) e l’Istituto scolastico della Città di Lugano.
Diamo i numeri! rientra nell'ambito di «Ricerca live», il Festival della scienza organizzato in occasione dei 200 anni dell'Accademia svizzera di scienze naturali (SCNAT). Fino al 31 ottobre vi saranno vari appuntamenti in tutto il Cantone. Il programma completo è disponibile cliccando qui.
Immagine: L'ideatorio-USI





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