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LUGANO

Odor di femmina, ma esiste?

Sareste in grado di riconoscere, con il naso, se una maglietta è stata indossata da un uomo o da una donna?
Immagine: Fotolia
Odor di femmina, ma esiste?
Sareste in grado di riconoscere, con il naso, se una maglietta è stata indossata da un uomo o da una donna?

Sembra incredibile, il nostro olfatto non è così raffinato come quello dei cani, eppure i nasi dei visitatori a Ficcanaso in città sembrano, per la maggior parte, riuscire a individuare se un tessuto è stato indossato da una donna o da un uomo. E questo anche se essi non hanno fatto uso di deodoranti o profumi.

All’esposizione abbiamo appeso due stoffe identiche, una tenuta per alcune ore contro il corpo di un uomo, l’altra restata a contatto con il corpo di una donna. Le possibili variabili individuali sono state eliminate: le due persone coinvolte hanno mangiato lo stesso cibo, hanno dormito nello stesso letto e hanno utilizzato lo stesso sapone e dentifricio. 801 persone hanno annusato questi tessuti e il 77% dei visitatori è riuscito a indovinare la stoffa rimasta in contatto con il corpo femminile.

Ma allora esiste l’odore di maschio e di femmina? Sì, tutti i corpi hanno un loro odore specifico, ma esistono anche delle differenze tra gli uomini e le donne. In particolare l’odore di femmina ha sempre suscitato l’interesse di romanzieri e scrittori. Nella letteratura è descritto come qualcosa che contiene “preziosi” messaggi. Un esempio si trova in un passaggio dell’opera lirica Don Giovanni di Mozart, dove a un certo punto il protagonista esclama “Zitto, mi pare sentire odor di femmina...”, e Leporello gli risponde: “Cospetto, che odorato perfetto!”. Bisogna dire che in quell’epoca gli odori erano sicuramente più intensi di quelli che annusiamo noi oggi quando ci troviamo accanto a una persona. In quel secolo non erano ancora stati inventati né lo shampoo né le mutande, e le donne usavano circondarsi le parti intime con una cintura a cui erano appesi dei sacchetti con erbe e fiori profumati… Così da diffondere un aroma di petali e fiori assieme a quanto madre natura liberava dalla carne. Ma quelle “puzze” non erano considerate delle puzze in quanto tali, piuttosto degli “odori” molto interessanti. Oppure come scrisse Lev Nikolayevich Tolstoy in una delle sue opere “Attraverso quel profumo, Pierre comprese che non solo Elena poteva diventare sua moglie, ma doveva diventarlo, perché non era possibile altrimenti”.

Oggi viviamo in una società post-odorosa, dove tutto è disinfettato, lavato e profumato. Ciò non toglie però che l’odore di ognuno è unico e inconfondibile. E tutti lo sappiamo: l’odore di una donna è distinguibile da quello di un uomo. Ma la sorpresa è un'altra: come dei segugi riusciamo facilmente a distinguerli.

Voi riuscireste a riconoscere quale stoffa è stata indossata da una femmina e quale da un maschio? Vi aspettiamo a Ficcanaso in città per scoprirlo!

L’ideatorio-USI

 

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