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SCI ALPINO“La Gut è da medaglia. Noi? Anche”

03.02.15 - 07:00
Carlo Janka e Wendy Holdener ci hanno raccontato le loro sensazioni alla vigilia delle gare iridate
“La Gut è da medaglia. Noi? Anche”
Carlo Janka e Wendy Holdener ci hanno raccontato le loro sensazioni alla vigilia delle gare iridate
SPORT: Risultati e classifiche

BEAVER CREEK (USA) - Carlo Janka e Wendy Holdener. Sono loro due, insieme con Lara Gut, Didier Défago e Patrick Küng i grandi favoriti - parlando di rossocrociati - per le gare dei Mondiali di Vail/Beaver Creek. Da loro ci si attende molto. Sicuramente una bella prestazione e poi chissà, magari anche una medaglia. Uno esperto (anche se “appena” 28enne), l’altra sbarazzina, uno affermato ma comunque in cerca di riscatto, l’altra pronta a scoprire sensazioni ed emozioni nuove... Come avranno vissuto l’avvicinamento alla rassegna iridata?

“È fantastico essere qui - ci hanno risposto in coro - siamo felici di poter essere protagonisti in Colorado”.

Sei stato uno dei più forti sciatori del mondo e hai vissuto il tuo anno migliore nel 2010 - abbiamo chiesto a Janka - poi però sei praticamente scomparso dalle scene…
“Tutti i guai sono cominciati a causa dei problemi che ho avuto - ha sottolineato proprio Carlo - prima ho preso un virus misterioso, poi sono stato costretto a operarmi al cuore e dopo quello ho avuto dolori alla schiena. Con tutti questi "contrattempi" sono stato costretto a rallentare. Non mi sono potuto allenare, ho perso confidenza con gli sci e non ho avuto modo di abituarmi ai materiali nuovi”.

Tante tribolazioni sono forse finite quest’anno: a Wengen è arrivato un successo pesantissimo. Liberatorio…
“Quella vittoria ha significato moltissimo per me. Dopo tante stagioni complicate sono infatti finalmente tornato al successo e l’ho fatto attraverso il lavoro duro”.

Come stai ora?
“Davvero? Mi sento meglio. Mi sento forte come non sono mai stato”.

Quindi sei pronto a dare battaglia durante i Mondiali?
“La pista di Beaver Creek mi piace moltissimo: ci ho vinto tanto. Anche se non penso di essere uno dei grandi favoriti, credo di avere le capacità di rappresentare al meglio il mio paese. Credo di poter andare a medaglia”.

Cosa pensi della squadra svizzera, ci sono tanti possibili “medagliati”?
“Abbiamo atleti molto forti. Lara Gut e Wendy Holdener possono lottare per il podio. E tra gli uomini vedo benissimo Beat Feuz, che ha chiuso al secondo posto la discesa di Beaver Creek a dicembre. Didier Défago, Patrick Küng e io, inoltre, abbiamo tutti delle possibilità nelle gare veloci. E poi non dimenticate che c’è anche la combinata. Insomma, molti di noi hanno la possibilità - e spero che la sfrutteranno - di fare un buon risultato”.

Una possibile medagliata - secondo Carlo - è dunque Wendy Holdener, quest’anno dimostratasi in grado di battagliare con le migliori al mondo…
“Non sono partita pensando al risultato - ci ha confidato proprio Wendy - affronterò questi Mondiali provando a imparare il più possibile, a crescere”.

Eppure, una volta che sei in ballo…
“Devo fare esperienza, non progetti. Certo, darò il massimo, ma davvero, al termine della manifestazione, non mi farò condizionare da quel che sarà arrivato dalla pista. Potrei finire nella top-10 o fuori dalla top-10 ma non cambierebbe il mio stato d’animo”.

Un podio iridato non ti farebbe vacillare?
“Sarebbe fantastico, sarebbe incredibile ma… ribadisco. Non ci penso. Non è quello che rincorro. Ovviamente, poi, dovesse arrivare.... Però non parlate di me come una favorita, non sono pronta.. Lara, lei sì che è forte, lei sì che ha grandi chance di arrivare all’oro”.

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