Il presidente del Consiglio di Stato bernese non vuole che la manifestazione si svolga nella capitale
BERNA - Con la vittoria di Nemo all'Eurovision Song Contest (ESC), la Svizzera si prepara a ospitare l'edizione dell'anno prossimo. Ma non tutti ne sono entusiasti. Per il presidente del Consiglio di Stato e capo del Dipartimento Sicurezza di Berna Philippe Müller (PLR), la capitale non può in nessun caso ospitare la manifestazione.
Il politico di spicco ha infatti definito l'ESC «completamente corrotto» e ha specificato che quest'anno è stato «caratterizzato anche dall'antisemitismo e accompagnato da terribili episodi di violenza con interventi di polizia». Müller ha poi dichiarato: «ESC: stai lontano da Berna!».
Schweizer gewinnt den seit Jahren durch & durch #korrupten #ESC. Dieses Jahr auch noch #antisemitisch geprägt & von schlimmen Gewaltereignissen mit Polizeieinsätzen begleitet. Und die sonst ach so „kritischen“ @Tamedia-Blätter? Spüren sich nicht mehr.
— Philippe Müller (@SicherheitBern) May 13, 2024
?ESC: Bleib‘ fern von Bern! pic.twitter.com/JAY46MgGD5
Già prima della vittoria di Nemo, si discuteva su quale località svizzera fosse più adatta a ospitare la manifestazione, con diversi politici di spicco che chiedevano la candidatura di Berna.
La risposta del Consiglio di Stato - Il brusco intervento di Müller non significa necessariamente che l'ESC non si terrà nella capitale. Il responsabile della comunicazione del Consiglio di Stato Reto Wüthrich ha dichiarato alla Berner Zeitung che il tweet di Müller non rappresenta l’opinione del Consiglio: «Philippe Müller ha espresso la sua opinione personale. Il Consiglio di Stato non ha ancora potuto affrontare la questione, poiché la sua prossima riunione si terrà mercoledì».
La reazione del sindaco di Bienne - La questione si è fatta sentire anche nella città natale di Nemo (Bienne), dove il sindaco Erich Fehr ha dichiarato in intervista a radioCanal3 che si vergogna di «essere bernese» e di «questo presidente del governo».