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CANTONEGenitori ultrà: calcio più tranquillo col responsabile fair play

19.08.15 - 06:04
In Svizzera centrale i genitori saranno allontanati dai campi di calcio per porre fine alle scenate del calcio giovanile. Ma in Ticino si è già un passo avanti.
fotolia
Genitori ultrà: calcio più tranquillo col responsabile fair play
In Svizzera centrale i genitori saranno allontanati dai campi di calcio per porre fine alle scenate del calcio giovanile. Ma in Ticino si è già un passo avanti.

LUGANO - La campagna si chiama “Genitori fuori dal campo” e vuole mettere freno agli eccessi dei tifosi del calcio giovanile che altri non sono che mamme e papà. L’iniziativa è della Federazione calcio della Svizzera centrale e debutterà con il prossimo campionato allievi. I campi saranno quindi delimitati da nastri che non permetteranno ai genitori di avvicinarsi a meno di tre metri dal campo di gioco. Per il momento si tratta di un invito ai club, se la situazione non migliorerà, dal prossimo anno sarà introdotta una vera e propria regola.

Ticino all’avanguardia - Anche il Ticino conosce ampiamente il problema, in aprile/maggio 2014 si era dovuti arrivare addirittura alla sospensione del campionato allievi D9, quando qualcuno era addirittura arrivato a minacciare gli arbitri che, nel campionato D9 sono poco più grandi dei ragazzi in campo. «Siamo intervenuti introducendo una nuova figura, un responsabile del fair play per ogni squadra. È riconoscibile da una pettorina e si occupa di gestire queste situazioni», ci spiega il presidente della Federazione ticinese di calcio Luca Zorzi. Ma nemmeno la regola dei tre metri scelta a Lucerna è una novità a Sud delle Alpi. «Già tutti i campi sono delimitati a tre metri, ma per una questione di sicurezza. Si evita che i ragazzi vadano a sbattere contro cose o persone», spiega Zorzi.

Mai più maggio 2014 - Interventi che hanno contribuito a riportare il calcio ticinese ai piani alti della classifica della sportività. «Sì, la situazione è migliorata. Non ci sono più stati episodi di inciviltà gravi come quelli del maggio 2014», conclude Zorzi.

I compiti dell’uomo fair play - La squadra di casa dallo scorso campionato deve mettere a disposizione anche il responsabile fair play, si tratta in genere di un genitore. «Si può scegliere anche il più scalmanato, così la responsabilità può aiutarlo a calmarsi», ci spiega il segretario della Ftc Domenico Martinello. I compiti suoi compiti sono l’accoglienza del mini arbitro (che ha poco più dell’età dei ragazzi) e il controllo dei genitori durante la partita. «Li può invitare ad applaudire dopo una bella azione, indipendentemente da chi l’ha fatta». Poi vi è il compito più importante, intervenire, possibilmente prima, che qualcuno perda la testa: invitando il genitore troppo su di giri a prendere fiato. Nelle linee guida distribuite dalla Federazione vi è, infine, anche il compito di controllare
che gli allenatori non escano dalla zona tecnica e un sano lavoro di sensibilizzazione.

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