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LUGANOL'OSI fa 90 e guarda sempre più all'Europa

14.05.24 - 12:28
Presentato il programma di un'Orchestra della Svizzera italiana sempre più dedicata a diventare un'eccellenza continentale
OSI / KAUPO KIKKAS
L'OSI fa 90 e guarda sempre più all'Europa
Presentato il programma di un'Orchestra della Svizzera italiana sempre più dedicata a diventare un'eccellenza continentale

LUGANO - Nel 2025 l'Orchestra della Svizzera Italiana (OSI) arriva al prestigioso traguardo dei 90 anni e, per celebrare la ricorrenza, ha allestito un programma molto ricco e vario, che sarà spalmato lungo tutto l'anno.

«L'orchestra del Cantone, ma anche della Città» - Il vicesindaco Roberto Badaracco ha sottolineato come l'OSI sia «diventata la nostra orchestra e l'ospitiamo sempre molto volentieri. Il LAC è la scena giusta per un'orchestra di questo livello, nazionale e internazionale. Siamo molto fieri e vogliamo sostenerla e aiutarla». L'aumento del contributo stanziato dall'ente pubblico è un segno dell'interesse della Città «e un'attestazione di stima», ha aggiunto. Un impegno «che apprezziamo tantissimo», ha risposto il Direttore amministrativo Samuel Flury.

Ambizione e qualità - Il presidente della Fondazione Mario Postizzi: «Sono sempre più convinto che il cammino che abbiamo delineato e percorso sia quello giusto. Abbiamo avuto la necessità di cambiare la rotta, ma abbiamo avuto un faro davanti che è la nostra Orchestra». Uno stimolo vincente: «Come giocare a calcio con giocatori che segnano 30 reti in ogni campionato e un allenatore che è più bravo di Carlo Ancelotti, ovvero Markus Poschner». L'ultima tournée in Germania rende chiaro che l'OSI può solo guardare avanti e non dovrà fare «passi da gambero». Quindi massima attenzione verso il futuro e una giusta e sana ambizione. «Per questo a più riprese ho invocato alla politica di essere coraggiosa». Un messaggio lanciato in vista del finanziamento richiesto al Cantone e che dovrà essere valutato. «Non si vive di sola cultura», ha aggiunto Postizzi, ma essa «sa diventare un faro di straordinario conforto, specie nei momenti bui». Una garanzia è la presenza del pubblico, «la cui frequenza è strepitosa». Postizzi non ha esitato a parlare di «miracolo».

Lo sguardo all'Europa - La Direttrice artistica Barbara Widmer ha voluto fare il punto su cos'è l'OSI dopo il percorso compiuto negli ultimi 10 anni. La costruzione del LAC, la collaborazione con Markus Poschner, le sfide finanziarie e sociali (come il Covid), «che ha portato a ripensare a cos'è un'orchestra in un territorio come la Svizzera Italiana». Una realtà piccola «ma con un grandissimo potenziale. Possiamo sentirci fieri e paragonati con varie realtà a livello europeo». Un punto sul quale Widmer è ritornata è quello dell'Orchestra come portabandiera della cultura ticinese in giro per l'Europa. L'OSI, ha aggiunto Widmer, è un team unito che rema compatto in una sola direzione.

La dedizione è tutto - Il Direttore principale Markus Poschner ha ricordato questi 10 anni ricchi di «momenti musicali di grande passione e altissima gioia. Il desiderio di fare musica ai massimi livelli è davvero speciale non solo per il direttore», ma anche per tutto il pubblico. «Il vostro entusiasmo ci hanno spinto a esecuzioni di livello altissimo». Un decennio riassumibile in una vera e propria «storia di successo». Ma il vero successo è da cercare altrove: «In una qualità molto rara, la dedizione assoluta alla musica. Il più grande obiettivo, la più grande felicità, ma anche la più grande sfida». Questa è anche la volontà di aprire «nuovi orizzonti» e «non essere mai completamente soddisfatti, per ricercare il momento perfetto». Poschner ha ricordato come questa sarà la sua ultima stagione alla guida dall'OSI, anche se «il nostro cammino non finirà mai». Ci possono essere grandi orchestre, «ma c'è una sola OSI» ha concluso Poschner tra gli applausi.

Chi prenderà il suo posto? «Ci vuole la persona giusta» ha spiegato Widmer, che deve rientrare appieno in quella che è la visione complessiva dell'Orchestra. Il processo di sostituzione «è lungo e non ci spaventa che per un anno non ci sia un Direttore principale. Oggi mi sembra prematuro parlare d'idee».

Il programma - La Hall del LAC di Lugano è stata il teatro della presentazione della stagione 2024/25 di uno dei capisaldi dell'offerta culturale ticinese. Il LAC è uno dei punti fermi del programma: qui debutterà la stagione giovedì 26 settembre sotto la direzione di Krzysztof Urbański e proseguirà fino al 10 aprile, sull'arco di 10 concerti con personalità del calibro di Charles Dutoit, Martha Argerich, Jan Lisiecki, Yulianna Avdeeva e così via.

Altro luogo deputato ai concerti dell'OSI è l'Auditorio Stelio Molo della RSI, che sarà la casa della rassegna OSI in Auditorio che si svolgerà tra il 14 novembre e il 6 febbraio. «La chiamiamo la stagione Play&Conduct Plus», ha sottolineato Widmer. «Una stagione intima e sperimentale, con un focus su Heinz Holliger».

Si torna al LAC poi per i concerti di Pentecoste, una vera e propria mini-stagione che va ad ampliare (o meglio, a sostituire temporaneamente) il Festival Presenza che vedrà la sua ultima edizione proprio tra qualche giorno.

Appuntamento ormai imprescindibile del programma è be connected, la rassegna che punta ad attirare il pubblico giovane verso la musica classica, attraverso una serie di progetti di mediazione. Tornano i Lunch with OSI, i concerti all'ora di pranzo; i concerti per le scuole e le famiglie (a Lugano ma anche al PalaCinema di Locarno). Il gran finale è previsto domenica 8 giugno 2025 al LAC di Lugano, quando il Direttore principale dell'OSI Markus Poschner dirigerà - all'apice delle celebrazioni per i suoi 10 anni a Lugano - tutti i cori amatoriali del territorio nei Carmina Burana.

I tour - L'OSI, poi, è sempre più una realtà del panorama culturale internazionale. Le tournée in giro per la Svizzera e l'Europa prenderanno il via già il 10 agosto da Rheinfelden e proseguiranno nei mesi successivi tra l'Italia, l'Austria, la Slovenia, la Croazia e la Germania. Non mancherà nemmeno quest'anno tutta l'attività sul territorio cantonale: i concerti a Bellinzona, ad Ascona alle Settimane musicali, l'inaugurazione del Locarno Film Festival, ma anche il concerto con il Teatro del Tempo al Cinema Teatro di Chiasso, a tema Puccini.

OSI sostenibile - L'OSI è attenta alla sostenibilità, a partire dall'impatto generato dal pubblico che si sposta per i concerti. Autosili pieni e bus praticamente inutilizzati. Che fare, quindi? Flury ha dichiarato «con particolare orgoglio» che verrà lanciata una partnership con FFS e Arcobaleno che permetterà d'includere il prezzo del trasporto nel ticket d'ingresso per tutti i concerti delle stagioni OSI al LAC, OSI in Auditorio e OSI a Pentecoste, così da spostarsi con i mezzi pubblici «ed evitare gli ingorghi».

Qualche numero - 45mila le presenze nel corso dei 74 concerti proposti nel corso della stagione 2023/24 sul territorio della Svizzera italiana. Uno studio BAKeconomics, ha aggiunto Flury, ha mostrato che per ogni franco erogato in Ticino per la cultura vengono generati 2,58 franchi di valore aggiunto. Il grado di sovvenzionamento pubblico dell'OSI è pari al 51%, «il più basso della Svizzera».

I 90 anni - Tra le varie iniziative per festeggiare i 90 anni ci sarà un libro che racconta il "dietro le quinte" e che sarà scritto da Lorenzo Sganzini. Inoltre verrà valorizzato il patrimonio audiovisivo in possesso della RSI.

I 10 anni di Poschner - Abbiamo già parlato dei festeggiamenti per Poschner: l'OSI ha pensato a un fine settimana, dal 6 all'8 giugno 2025, nel quale celebrare il direttore d'orchestra. Si partirà con una Jam Session con i musicisti OSI, una band e lo stesso Poschner. Dopo questo momento informale si terrà il Concerto di Gala con Julia Fischer al violino, con musiche di Bernstein, Britten e Brahms. Quindi i già citati Carmina Burana.

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