Cerca e trova immobili

L'OSPITERealizzare SecurCity a Lugano

20.12.09 - 18:28
di Roberto Badaracco, Capogruppo PLR CC Lugano
Ti-Press / Francesca Agosta
Realizzare SecurCity a Lugano
di Roberto Badaracco, Capogruppo PLR CC Lugano

LUGANO - Una volta a Lugano c’era chi si lamentava di una recrudescenza dei furti, degli atti vandalici, dei borseggi, dello spaccio di droga dilagante e di fatti di violenza generalizzata. Circostanze in grado di creare insicurezza e modificare i comportamenti dei cittadini, tenendoli lontani dal centro città con concrete ripercussioni sulla sua vivibilità e sui commerci. Tutte le forze politiche invocavano allora misure più incisive e più controlli per garantire più sicurezza.

Ora giunge in Consiglio comunale un messaggio, SecurCity, che persegue proprio tali obiettivi, iniziando dal centro per poi ramificare la sua azione nei vari quartieri cittadini. Una richiesta di credito equa che intende 1) rendere la zona pedonale centrale inaccessibile ai non autorizzati tramite la posa di cippi e barriere elettroniche d’entrata e d’uscita, 2) videosorvegliare la zona centrale della città per dissuadere i malintenzionati dal commettere reati e perseguire coloro che si macchiano di azioni criminose.

E proprio quando il Municipio giunge con la richiesta di un credito ben strutturato, alcune forze politiche incominciano a tentennare, sollevare dubbi e perplessità inesistenti per ostacolare ad arte la messa in cantiere di un progetto fondamentale per la città. Come si suol dire: fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Il Gruppo PLR ha sempre sostenuto questa iniziativa che mira ad un centro città più sicuro, godibile e vivibile. Una carta da spendere per i cittadini, il turismo, i commerci ed il settore alberghiero.

C’è chi sostiene che troppe telecamere violino la privacy, che è sbagliato incominciare dal centro, che non esiste una strategia da parte della polizia. Tutte favole metropolitane e semplici pretesti per impedirne la concretizzazione. In realtà 35 telecamere sono un’inezia e permettono di garantire la copertura minima su una superficie di mq 180'000. E poi: chi teme le telecamere? La strategia esiste ed è quella di monitorare tutta la città attraverso controlli puntuali, la videosorveglianza mobile dove occorre e la prevenzione. C’è infine chi invoca più agenti. Il sottoscritto ha postulato più volte l’aumento dell’organico, ma comprende pure che il problema non è quello di sostituire le videocamere con gli agenti, ma quello di supplire con adeguati strumenti ad una loro carenza endemica, dettata da svariate cause. C’è sempre chi vuole fare il sordo quando non vuol sentire.

Lunedì sera ci sarà la prova dei fatti. Chi parla di sicurezza e al momento decisivo si defila, e chi veramente sostiene la sicurezza e la polizia contribuendo alla realizzazione di un progetto essenziale per il futuro. I cittadini ne tengano conto, soprattutto quelli del centro che durante le assemblee di quartiere si lamentano ripetutamente del degrado del centro città per il clima di insicurezza che vi aleggia. Il PLR lotterà fino in fondo affinché Lugano diventi una città sicura nei fatti e non solo nelle parole di quanti vogliono farsi belli davanti all’opinione pubblica.

Roberto Badaracco, capogruppo PLR CC Lugano

Foto d'apertura: Ti-Press / Francesca Agosta

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE