Tre mesi fa il banco degli imputati rimase vuoto. Per gli automobilisti protagonisti della presunta gara clandestina questa è l'ultima opportunità
LUGANO - Si sarebbero dovuti presentare in aula lo scorso 16 giugno, ma non lo hanno fatto. Come riferisce il CdT, quella del 14 ottobre, per i due automobilisti protagonisti tre anni fa di una presunta gara clandestina sull’A2 in Riviera, è l'ultima chance.
I due, un 29enne informatico austriaco ed un manager inglese di 26 anni, videro interrotta la loro corsa, il 24 giugno 2013, dalla Polizia cantonale a Lodrino. Secondo il procuratore generale John Noseda stavano prendendo parte al «Modball rally», manifestazione a tappe che tocca diverse città europee. I piloti, partiti da Londra per arrivare a Praga, sono accusati di grave infrazione alle norme della circolazione.
L’austriaco, infatti, viaggiava a 204 chilometri orari. L'inglese, invece - che tra l'altro avrebbe anche contraffatto la targa posteriore per "fregare" il radar, circolava a 191 all’ora. Una cosa li accomuna: quei 170 km/h raggiunti nella galleria autostradale del San Gottardo. Le due auto sportive, sequestrate, si trovano ad oggi al Servizio dei reperti a Bellinzona. I due, intanto, si difendono assicurando che non c'è stata alcuna gara, ma "solo" un eccesso di velocità.