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HCL - ANALISI DERBYSpirito di sacrificio e cinismo: ecco la ricetta della vittoria

19.11.13 - 11:12
I bianconeri sono tornati a battere l'Ambrì, ritrovando il sorriso contro i leventinesi dopo un anno: in pista si è vista un'attitudine costruttiva e positiva
Ti-Press / Carlo Reguzzi
Spirito di sacrificio e cinismo: ecco la ricetta della vittoria
I bianconeri sono tornati a battere l'Ambrì, ritrovando il sorriso contro i leventinesi dopo un anno: in pista si è vista un'attitudine costruttiva e positiva
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LUGANO – Il Lugano già in giornata torna al lavoro per preparare l’ennesima trasferta in quel di Zugo, ma l’adrenalina nelle vene per il derby conquistato lunedì sera alla Valascia si farà sicuramente sentire. Non sarà stato forse la sfida più intensa ed emozionante della stagione, ma quella vista ad Ambrì è stata sicuramente la partita che può dare molte sensazioni positive a Fischer e alla sua truppa.

Presentarsi alla Valascia con 27 punti a cospetto di un Ambrì lanciato con 17 lunghezze di vantaggio – e dopo aver perso in maniera neanche troppo meritata a Zugo e in casa col Kloten – non doveva essere facile già in partenza, ritrovarsi nel line-up senza Hirschi e Vauclair… poteva essere una mazzata sul morale che avrebbe potuto stendere tutti. Tutti ma non questo Lugano, che ha fatto di necessità virtù e ha fatto quadrato intorno alle proprie forze e alle proprie debolezze.

Costretti a giocare con sole tre linee difensive – e poco dopo anche offensive – i sottocenerini hanno lavorato in maniera sontuosa sotto l’aspetto difensivo, come squadra, in blocco. Tutti hanno dato il 100%, concedendo occasioni all’Ambrì, è vero, ma lottando e affidandosi alla serata super anche di Merzlikins, autore di alcune parate importanti al suo primo derby giocato. Come ha detto lo stesso Fischer, i bianconeri in alcuni momenti sono stati fortunati, ma la fortuna va cercata e alimentata: quella che forse era mancata nell’ultimo derby giocato tre settimane fa ancora alla Valascia.

Anche in quest’occasione c’è stata una rete non data ai leventinesi, ma gli arbitri con tutta la buona volontà non sono riusciti a capire se la porta si fosse spostata prima che il disco avesse varcato la linea: a guardarla bene, la decisione presa è sembrata quella più logica. Questa volta però i bianconeri, pur subendo nel secondo tempo il gioco dei cugini, non hanno vacillato e hanno tratto da questo la forza per insistere. Si è visto un gran carattere nel rimettere in piedi una partita che Mieville sembrava poter indirizzare sul binario biancoblù.

Se la rete di Ulmer è stata fondamentale per dare coscienza a tutto il Lugano che la vittoria poteva essere alla portata, la serata di Pettersson è stata incredibile. A parte la rete decisiva – che slap! e che velocità d’esecuzione – lo svedese è sembrato davvero l’uomo in più. Veloce, gran pattinatore sia in attacco che in fase difensiva e con un impatto sulla squadra incredibile: il suo alzarsi dalla panchina dopo la rete e andare a spiegare ai propri compagni i movimenti da fare, dando loro grinta è stato eloquente.

Per un Pettersson che entra così nel gruppo bianconero, c’è un Metro che potrebbe uscirne. Non si può certo definire il suo addio al Lugano per una partita non giocata, è vero, ma la sua assenza ha fatto rumore: per carità, la decisione di Fischer era nell’aria e sembrava logica e proprio questo può far pendere l’ago della bilancia. Con Pettersson così, con Micflikier e McLean che lavorano sempre bene – lunedì sera forse un po’ meno in fase offensiva – e soprattutto con un Metropolit a mezzo servizio come è apparso nelle ultime apparizioni… il ghiaccio per lui sembra sempre più lontano. Starà a Fischer decidere cosa fare e come affrontare la grana, ma sicuramente qualcosa accadrà, per il bene del Lugano e dello stesso Metropolit; nel frattempo bisogna tornare a pensare all'hockey giocato e in arrivo c'è la trasferta di Zugo e il nuovo derby alla Resega, ovvero punti fondamentali per la rincorsa playoff. È il momento di centrare una serie continua di vittorie che possa dare sicurezza e stabilità alla truppa bianconera.

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