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MESSICOStrage al mercato dei fuochi d'artificio, salgono a 36 i morti

21.12.16 - 21:13
Si contano anche 72 feriti e decine di dispersi. Le autorità pochi giorni fa: «Abbiamo le migliori misure di sicurezza al mondo»
Strage al mercato dei fuochi d'artificio, salgono a 36 i morti
Si contano anche 72 feriti e decine di dispersi. Le autorità pochi giorni fa: «Abbiamo le migliori misure di sicurezza al mondo»

CITTÀ DEL MESSICO - Venticinque minuti di panico, esplosioni e fiamme e un bilancio di almeno 36 morti, 72 feriti e decine di dispersi: è così che un incidente ha trasformato il mercatino di fuochi d'artificio San Pablito a Tultepec, nell'hinterland di Città del Messico, in un vero inferno.

«Non so come è cominciato, ma di colpo c'erano esplosioni dovunque, la gente scappava ma non c'era dove nascondersi», ha raccontato una guardia di sicurezza sopravvissuta alla tragedia.

Il mercatino San Pablito occupa lo spazio di un intero isolato dove erano istallati circa 300 venditori di fuochi artificiali: vendono la loro merce soprattutto in queste settimane per le feste di fine anno, durante le quali i messicani danno sfogo alla loro tradizionale passione per i giochi pirotecnici.

Pochi giorni fa le autorità locali lo avevano controllato, dichiarando alla stampa che si trattava di «un posto completamente sicuro, con le migliori misure di sicurezza al mondo». «Gli spazi fra gli stand sono più che sufficienti, non c'è alcun rischio di un'esplosione a catena», aveva detto Juan Rodarte Cordero, il responsabile municipale dell'organizzazione del mercato.

Eppure, stando alle testimonianze raccolte dalla stampa locale, questo è esattamente quello che è successo: un razzo si è accesso in modo fortuito e, senza controllo, è rimbalzato tra gli stand fino a raggiungere un deposito di fuochi d'artificio. Così si è scatenato l'inferno.

Ora l'intero perimetro sembra aver subito un bombardamento: spariti gli stand, restano solo cenere, sporcizia e fumo.

L'intensità delle fiamme è stata tale che l'identificazione dei cadaveri sta andando a rilento, giacché la maggior parte dei corpi sono carbonizzati o mutilati, ha spiegato alla stampa il procuratore dello stato di Messico, Alejandro Gomez, dando l'ultimo bilancio delle vittime.

In passato, San Pablito era già stato teatro di sciagure: nel settembre del 2006 un incendio aveva distrutto la parte più antica del mercato, e qualche mese più tardi c'erano state altre esplosioni, ma finora non era mai avvenuta una tragedia di queste proporzioni, e con questo numero di vittime.

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