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LOCARNOLa lezione di Gianni Amelio ai detrattori ticinesi di L.A.Zombie

06.12.10 - 09:54
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La lezione di Gianni Amelio ai detrattori ticinesi di L.A.Zombie

LOCARNO - È una lezione morale quella che ha dato Gianni Amelio, apprezzato regista,  e direttore del Film Festival di Torino ai detrattori del film L.A. Zombie  di Bruce LaBruce, presentato nella scorsa edizione del Festival di Locarno, e presente anche al festival torinese.

Le sue parole sono state pubblicate oggi su laRegioneTicino. Gianni Amelio si è detto stupito delle polemiche nate in Ticino, dove addirittura si sono chieste le dimissioni del direttore artistico Oliver Père.

"Posso pensare – ha dichiarato Gianni Amelio – il male più grande che ci sia. Mi pare impossibile che si possa chiedere la testa di un direttore per un film, per giunta così innocuo . Un film dove si ride molto, se si è sani dentro. È un film anche doloroso, senza scandalo. Non è questa la pornografia, chi ha attaccato Olivier Père non ha mai visto un film porno. Un film porno è una cosa fatta da adulti per adulti. Non mi scandalizza il genere, per me la pornografia da condannare è lo sfruttamento del dolore nei telegiornali, quello che i benpensanti chiamano: informazione. I porno sono più chiari e innocenti. Bruce LaBruce è un autore rispettabile e Locarno ha avuto un grande coraggio nel riconoscerlo, e io sono solidale con Père. Da parte mia ho voluto il film nella sezione Onde, quella più sperimentale, perché ho voluto evitare al pubblico lo shock di scoprirlo accanto a film più normali. Io non sono poi un ammiratore di questo film, LaBruce ha fatto di meglio, per me, comunque ha un suo interesse nella prima parte, mentre la seconda è meno forte, magari l’idea bastava per un corto. Ma non accetto il moralismo bacchettone di chi sguazza dentro le cose".

 


 

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