"L.A. Zombie" e "Homme au bain" i due film che hanno mandato su tutte le furie l'editore locarnese Dadò sono piaciute al regista Gianni Amelio, tanto che li ha voluti nel programma del festival torinese
LOCARNO/TORINO - Le cosiddette "pietre dello scandalo" del Festival del film di Locarno finiscono nel programma del Torino Film Festival. Stiamo parlando di L.A. Zombie di Bruce LaBruce, e Homme au bain di Christophe Honoré, le due pellicole presentate ad agosto a Locarno e che nelle scorse settimane sono state al centro di di un feroce attacco da parte dell'editore locarnese Dadò, che ha accusato la rassegna locarnese di immoralità.
L'editore Dadò, come è ormai già noto, ha pubblicato sulla copertina della sua "La Rivista di Locarno" alcuni fotogrammi tratti dal film L.A. Zombie e ha condannato senza mezzi termini i vertici del Festival di Locarno - il presidente Solari, e il direttore artistico di Oliver Père - chiedendo addirittura le dimissioni di Père. A fare imbestialire l'editore Dadò sono state le scene esplicite di sesso contenute nei due film, ree secondo lui di abbassare la qualità artistica del nostro festival. Una crociata - quella di Dadò - definita invece "moralista ed illiberale" secondo i difensori delle due pellicole.
Ebbene i due film tanto incriminati in Ticino, approdano all'autorevole Torino Film Festival, diretto dall'altrettanto autorevole regista Gianni Amelio. Il programma della rassegna torinese è stato presentato oggi, e a sorpresa sono spuntati i nomi dei due film. Saranno presenti in due differenti rassegne, in "Onde" per qunato riguarda L.A Zombie e "Festa mobile - figure nel paesaggio" per Homme au bain. Stando a quanto ci è dato sapere gli organizzatori del Film Festival di Torino avevano mostrato interesse nei confronti delle due pellicole già prima che fossero proiettate a Locarno. Staremo a vedere se le imprese porno di François Sagat in versione zombie, scandalizzeranno anche il pubblico italiano e se anche nella vicina penisola si griderà alla vergogna.
s.f.